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Quella mattina probabilmente fu uno dei miei risvegli piú belli, Richie era accanto a me, dormiva ancora e questa volta non c'erano ne le urla di mia madre e neanche la mia odiosa sveglia. Mi alzai dal letto e guardai l'orario, erano già le 11:00 di mattina. Lasciai Richie a dormire un altro po' e scesi di sotto per fare colazione.
Mio fratello e mio padre non c'erano, dubito che fossero usciti, forse dormivano ancora anche loro. Mi diressi in cucina a prepararmi un caffè.
«Dovresti spegnerlo» disse una voce all'improvviso dietro di me, sobbalzai e poi guardai il caffe che usciva fuori dalla macchinetta, spensi di corsa il gas.
Mi girai per vedere chi fosse, anche se purtroppo avevo già capito, era Ian..
Non dissi nulla, volevo evitarlo, quindi mi versai il caffè ed iniziai a berlo.
«Ehy non essere incazzata per come ti ho parlato ieri sera, non avevo capito subito che eri qui con il tuo ragazzo..» disse poi, pensava che Richie fosse il mio ragazzo? Da una parte non volevo dirgli che non lo era, forse mi avrebbe lasciato in pace almeno.
Entrò in cucina Lisa, la fidanzata di mio padre, che mi salutò.
«Ciao Ellie! Come ti va?»
«Bene bene» Insomma..
«Ho incrociato per il corridoio prima il ragazzo con cui sei arrivata, Richie mi sembra si chiami. Non sapevo avessi un fidanzato» Ma perché tutti pensavano che fosse il mio ragazzo. Diamine non potevo mentire anche a lei, poi avevo già detto a mio padre che venivo con un amico.
«Ah Richie..no no, siamo solo amici» le dissi.
«Ah, ok» disse Lisa. Ian mi guardò con uno sguardo quasi compiaciuto, quanto non lo sopportavo.
Salii di sopra per vestirmi. Richie non era in stanza, forse era in bagno o era sceso anche lui di sotto, potevo approfittare per cambiarmi qui. Appena tolsi la maglia però sentii la porta della stanza aprirsi. Credevo fosse di nuovo Ian, invece mi girai di scatto e vidi Richie..fortunatamente.
«Oh cazzo. Emh..» e richiuse la porta, in tutto questo mi ero anche dimenticata che fossi in reggiseno. Lui si era impanicato, mentre io stavo tanto tranquilla..ma che bella figura.

Si era fatta l'ora di pranzo ed io avevo passato l'ultima ora sul divano con mio fratello a vedere la tv insieme a Richie, Ian invece aveva fatto avanti ed indietro tutto il tempo e finalmente pochi minuti fa se n'era andato.
«A tavola!» urlò Lisa dalla cucina.
Mi sedetti accanto a Lisa e Richie, mentre mio padre e Josh erano davanti a noi..che situazione imbarazzante.
«Come ti trovi a Derry Ellie?» mi chiese mio fratello.
«Bene, mi sono fatta degli amici»
«Era ora!» disse lui ridendo, io gli sorrisi al contrario di Richie che lo guardò leggermente male.
«Dovreste uscire questa sera, è festa a Portland, c'è tipo una specie di..spettacolo?» disse mio padre.
«È un concerto papà» lo corresse Josh.
«Non so se è una grande idea Ken, ti ricordo che Josh è in punizione» disse Lisa a mio padre piú a bassa voce, come per non farsi sentire.
«Eddai mamma! Ellie è appena arrivata» commentò Josh.
«Beh non ha tutti i torti..» disse mio padre e Lisa lo guardò storto.
«E va bene!» disse lei poi.
«Però andiamo domani sera, c'è una band migliore» disse Josh guardandomi, mi fidavo di quello che diceva perché ci piaceva la stessa musica, al contrario di quella che si sentiva Richie che non mi piaceva affatto.
«Come preferisci tu» dissi.
«Potete invitare anche Ian con voi» disse Lisa. È vero mi stava simpatica, ma è da questa mattina che continuava a dire cose nel momento sbagliato. Richie che stava bevendo, quasi si strozzò con l'acqua, non era una grande idea far uscire lui insieme ad Ian.
«Ah non so se vorrà venire..» dissi, cercando di evitare il discorso.
«Glielo chiedo io dopo» disse Josh, ma perchè?!

«Ti va di uscire un po' oggi pomeriggio?» chiesi a Richie dopo che avevamo finito il pranzo ed eravamo tornati in camera.
«Pensavo volessi passare del tempo con tuo padre»
«Beh si, magari con lui vado a cena fuori questa sera»
«Gliel' hai chiesto?» disse Richie.
«Non ancora»
«Scusa, ma non dovrebbe essere lui a dirtelo? Sei venuta fin qui per lui ed hai anche mentito a tua madre, una cena te la deve come minimo»
«Che vorresti dire?»
«Quello che ho detto..»
«Tu pensi che mio padre sia uno stronzo vero?» dissi dopo un po'.
«Beh io..non sono affari miei» rispose.
«Senti se vuoi tornare a casa, nessuno ti obbliga a rimanere qui» dissi, avevo come l'impressione che lui non adorava questo posto e non volevo certo obbligarlo a restare.
«Scherzi? Io resto» disse, mi sentii un po' piú sollevata.
«Mi spieghi perchè sei voluto venire cosí tanto?» dissi in tono divertito, in effetti ancora non l'avevo capito bene.
«Beh che c'è, ora non mi vuoi?» ma che cosa(?)
«Non ho detto questo..» dissi un po' imbarazzata.
«Piú tardi usciamo» disse poi chiudendo il discorso. Io non lo capivo proprio, la sera prima faceva il dolce e addirittura mi aveva anche dato un bacio della buonanotte ed ora? Non volevo si comportasse da stronzo.
Erano le 5:00 di pomeriggio ed io mi stavo preparando per fare una passeggiata con Richie.
Nel mentre che sistemavo le cose però trovai un vecchio diario. Lo aprii e mi ricordai subito che quello era il diario che avevo alle medie, quando ancora vivevo a Portland ed i miei non erano separati. Sorrisi per averlo ritrovato e poi lo riposi dentro il cassetto della scrivania, forse avrei ricominciato a scriverci. Può sembrare una cosa stupida, ma mi aiutava molto avere un diario quando non sapevo con chi sfogarmi.
«Sei pronta?» mi chiese Richie interrompendo i miei pensieri.
«Si, andiamo»

Io e Richie stavamo camminando da un po' per le vie di Portland.
«Sempre meglio di Derry no?» dissi.
«Beh, sicuramente» rispose sorridendo.
«Sapevi che piú giú c'è anche il mare?»
«Davvero?» disse un po' sorpreso. «E se andassimo?»
«Non possiamo arrivarci a piedi, dobbiamo come minimo prendere delle bici» dissi,
«Mmh, costeranno parecchio?»
«Boh, mio padre una volta mi ha detto che durante il periodo estivo le puoi prendere per un giorno e paghi molto meno, mi ricordo anche dov'è il negozio se non mi sbaglio»
«Ah, beh le prendiamo e poi non gliele riportiamo piú ok?» disse Richie ironico..o almeno spero.
«Ma, Richie!» esclamai ridendo, poi si mise a ridere anche lui.

Si era fatto quasi buio ormai. «Torniamo a casa» dissi a Richie.
«Direi di sí, ho una fame. Tu vai a mangiare con tuo padre?» mi chiese Richie.
«Non credo, forse un' altra sera» dissi.
Aprii la porta di casa e vidi subito mio padre scendere le scale, forse avrei potuto dirglielo adesso della cena, dopotutto era già pronto.
«Papà andiamo a..» ma lui mi interruppe.
«Lisa! Quante volte te lo devo ripetere?!» urlò. Direi che questa non era la serata giusta.
Richie si sdraiò sul divano ed io salii le scale per tornare in camera. Sentivo ancora le urla di mio padre e Lisa che litigavano per chissá cosa, ma perchè mio padre si comportava sempre cosí? Volevo che riuscisse a mantenere la relazione con Lisa, con mia madre non c'era riuscito. Speravo che almeno tra loro due durasse, ma per quello che avevo visto non mi sembrava che stesse andando nel migliore dei modi.
Presi una penna ed aprii il mio diario scrivendo ciò che mi passava per la testa, in questo modo forse avrei dimenticato per un po' tutti i miei pensieri e le mie preoccupazioni.

BROKEN SOUL ~ Richie Tozier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora