Mi fermai con la mia bici dopo circa dieci minuti che stavo pedalando, mi guardai intorno cercando di capire dove fossi finita ma in realtà non ne avevo la minima idea. Aspettai Richie sperando che stesse arrivando.
«Ellie?!» lo sentii gridare,
«Sono qui!»
«Ehy ma dove pensavi di andare» disse scendendo dalla bici con il respiro affannoso e i capelli scompigliati.
«I-io non lo so..» dissi cercando di non scoppiare a piangere.
«Dai togliamoci da qui che stiamo in mezzo alla strada» disse.
Io e Richie ci fermammo poco dopo in un vicolo per decidere cosa fare.
«Sicura che non vuoi tornare a casa?» chiese Richie.
«Sicura, sono ancora incazzata con mio padre e poi gli darei una soddisfazione no?»
«Mmh. Ma allora dove pensi di andare?» disse Richie un po' preoccupato.
«Non lo so. Non ho amici qui»
«Beh, non possiamo mica dormire per strada» era molto strano tutto ciò, di solito ero io quella seria, questi comportamenti erano piú da Richie che miei.
«Emh...»
«Cosa stai pensando?» chiese curioso.
«Una persona ci sarebbe che conosco, l'unica..» dissi.
«E chi è?»
«La conosci anche tu.»
«No. Non starai pensando di andare da Ian sul serio?!» disse Richie incredulo.
«Richie non ci sono altre possibilità purtroppo, abbiamo finito i soldi e poi sappiamo dov'è casa sua»
«Si ma..Ellie dopo tutto quello che ha fatto? Non vuoi andare da tuo padre, ma da lui si?!» disse quasi urlando.
«A me non interessa di cosa pensa quell'idiota! Anzi facendo l'arrabbiata gli farei solo capire che qualcosa mi importa, ma non è cosí. Ci ospiterà, almeno che non vuole farci dormire davvero per strada..»
«Non sono molto sicuro di questa cosa..» disse Richie ed in fondo neanche io sapevo bene se fosse la cosa giusta.Alla fine arrivammo a casa di Ian, forse era stata una cattiva idea.
«Richie lasciamo perdere..»
«No, ormai siamo qui» Richie si avvicinò al campanello e suonò.
Era l'una di notte, forse Ian stava dormendo.
Invece aprí la porta, era in pigiama e aveva una faccia assonnata.
«Voi?!» disse confuso.
«Senti lei è troppo buona per chiedertelo, quindi lo faccio io. Potresti ospitarci questa notte? Ha litigato con il padre e non vuole tornare a casa, ma non sappiamo dove altro andare..purtroppo» disse Richie. Ian scoppiò a ridere, lo sapevo.
«Andiamo via Richie» dissi guardando male Ian.
«Cosa c'è di divertente?» chiese Richie.
«Mi fate ridere. Insomma per quale motivo dovrei ospitarvi?» disse Ian.
«Come minimo per chiedere scusa ad Ellie per come ti sei comportato, cazzo per una volta non fare il coglione» disse Richie. Ian sembrò cambiare espressione.
«Potrei anche ospitare lei, ma a te non ti voglio» disse Ian riferendosi a Richie, lo sapevo. Quest'ultimo mise una mano in fronte e sembrò perdere la pazienza: «Ma perchè devi fare cosí?! Non siamo piú dei ragazzini!» disse Richie, in quel momento mi accorsi quanto caratterialmente potesse essere cresciuto, forse per certi versi era anche piú maturo di me.
«E va bene cazzo! Solo perchè so bene che vuol dire avere dei genitori di merda» disse infine Ian, non avrei mai pensato che si fosse convinto. Richie entrò ed io lo seguii subito dopo, «Parla per te» dissi poi guardando Ian, non poteva permettersi di dire che avevo dei cattivi genitori perchè neanche conosceva mia madre, anzi non sapeva proprio nulla di loro..o di me.«Dormi sul divano te» disse Ian a Richie. «Di sopra c'è una camera per gli ospiti» disse poi riferendosi a me. Guardai lui e poi Richie.
«Dormo sul divano anch'io» mi andava bene perchè era molto grande, già tanto che avevamo trovato una casa. Ian alzò le spalle e tornò a letto, pensai che probabilmente i suoi dovevamo essere ricchi per possedere questa casa. Ah già, i suoi, ma dov'erano? Non credo fossero in casa..forse aveva ragione sul fatto che avesse dei genitori di merda.
«Hai visto che divano..» dissi a Richie quando iniziò a togliere i cuscini, sembrava un letto matrimoniale quasi.
«Come mai sei voluta restare a dormire qui, con me?» le mie guance arrossirono, in realtà non lo sapevo bene neanch'io. Forse volevo scoprire cosa provava realmente Richie per me, perchè dopo che siamo andati via dalla spiaggia sembrava essere tornato tutto come prima tra di noi.
«Mmh..cosí» dissi non sapendo cos'altro dire.
«Sono stanchissima» dissi poi sdraiandomi sul divano, saranno state quasi le 2 di notte.
«Hai freddo?» mi chiese Richie che si trovava dietro di me. In quel momento mi resi conto che non avevo una coperta, ma per il sonno che avevo praticamente avrei potuto dormire anche per terra.
«No, sto bene» dissi un po' fredda.
«Mmh ok, buonanotte Ellie» disse Richie.
«Notte» una lacrima rigò nuovamente il mio viso, era chiaro che Richie non era innamorato di me come lo ero io di lui.La mattina mi svegliai con un rumore proveniente dalla cucina. Mi alzai e lasciai Richie a dormire.
Vidi Ian che preparava delle uova strapazzate.
«Ben svegliata» mi disse.
«Giorno», «Senti io, ti ringrazio per averci ospitato» dissi poi, mi costava un po' ringraziarlo, ma alla fine era la cosa giusta da fare.
Lui fece un sorriso, poi disse solo: «Di niente». Era la prima conversazione normale che facevamo senza litigare.
«È il tuo ragazzo o no allora?» disse Ian dopo un po'.
«Emh, cosa?»
«State insieme?» disse guardando me e dopo Richie sul divano. Ma perchè gli importava tanto di sapere questa cosa?
«Non proprio...No» risposi un po' scocciata.
«Beh allora le cose sono due: o ami me, oppure semplicemente io ti sto sul cazzo ed è lui che non ti ricambia. E se è cosí veramente, deve avere qualche problema» rimasi un attimo scioccata dalle sue parole, mi parlava come se lo conoscessi da una vita..ma tutta questa confidenza?
«Non è che mi stai sul cazzo Ian. Tu mi stai proprio indifferente, è diverso» dissi, diamine sto diventando stronza.
«Aiiaaa» disse divertito.
«Cosa?» domandai,
«Preferivo starti sul cazzo. L'indifferenza è peggio» Beh non aveva tutti i torti. Mi chiedevo come Richie non si era ancora svegliato dopo tutta la confusione.
Andai davanti al divano e sorrisi alla vista di lui addormentato.
«Mi impegnerò a farti dimenticare di lui» disse poi Ian,
«Impegnati piuttosto a non starmi sul cazzo» risposi.
«Allora vedi che non ti sto indifferente!» disse quasi urlando. Mi girai alzando gli occhi al cielo, perchè a me.
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BROKEN SOUL ~ Richie Tozier
Fanfiction(La storia prende ispirazione dal famoso romanzo di Stephen King "It") Trama: Sono passati anni da quando il "club dei perdenti" ha sconfitto per la prima volta il clown Pennywise. Ora i ragazzi, dopo ciò che hanno passato, sono molto cresciuti. Sop...