«Non è quello che pensi tu, è solo il migliore amico di mio fratello..e tu non gli farai del male» dopo aver pronunciato queste parole Richie sembrò guardarmi con uno sguardo perso,
«Ellie ma allora non mi ascolti!» Richie mi fece allontanare da Ian, poi disse a bassa voce,
«Posso assicurarti che lui è It, non lo vedi che si comporta in modo strano? Non gli è mai importato di te ed ora cosa succede..cambia improvvisamente?» guardai Richie non sapendo bene cosa dire,
«Richie ma se l'hai sempre detto che le persone possono cambiare»
«Si ma non da un giorno all'altro!» urlò,
«Io..non so a cosa credere» risposi sincera,
«Devi darmi retta Ellie»
«Ma..perchè dovrei?!» in quel momento mi resi conto che avevo perso la pazienza, Richie rimase in silenzio: «Anche tu ultimamente ti comporti in un modo strano che non mi piace!» esclamai,
«Io?! E che avrei fatto?» chiese arrabbiato,
«Ancora non l'hai capito?! Te l'ho già detto, appari e ricompari come se niente fosse. Un attimo prima non te ne frega niente di me, stai al bar ad ubriacarti con una sconosciuta e quello dopo mi baci!
Chi sei tu veramente Richie Tozier?» gli dissi. Avevo detto tutto ciò che mi tenevo dentro, anche il fatto che l'avevo visto bere con quella ragazza, lui appariva sconvolto e confuso e questo mi faceva sempre di piú innervosire.
«Ellie..ma tu ti fidi di me?» mi chiese, non mi sarei aspettata questa domanda,
«Richie io non so piú chi tu sia» dissi,
«Giá..perchè tu pensi che io sia It no?!» urlò poi,
«It che?! Ma di che state parlando?» disse improvvisamente Ian,
«Niente.. Ian vai a casa» gli dissi, ma il ragazzo non mi ascoltò, continuava a guardare male Richie.
«Ellie rispondi alla mia domanda!» urlò Richie, non lo riconoscevo piú. Non sapevo se lui voleva che rispondessi alla sua prima domanda o al fatto se credevo che fosse It oppure no, visto che non volevo neanche domandarmi quest'ultima cosa preferii rispondere a ciò che mi aveva chiesto inizialmente, "ma tu ti fidi di me?" le sue parole continuavano a risuonarmi nel cervello.
«Ora come ora io..» i miei occhi stavano diventando troppo lucidi, ma dovevo dirgli la veritá.. «Non mi fido di te» il ragazzo sembrò come aver appena ricevuto un colpo al petto causato dalle mie parole. Tutto ciò era strano, io che mi fidavo sempre di tutti, non riuscivo a fidarmi di lui..di Richie.
«Vattene» riuscí solo a dire. Questo mi ricordò la nostra prima vecchia litigata, era finita allo stesso indentico modo, io che mi arrabbiavo con lui e poi me ne andavo semplicemente perchè mi parlava con quel tono freddo, come se non gli importasse piú nulla di me.
Superai Richie piangendo ed iniziai a camminare, mano a mano mi allontanai sempre di piú da lui e da quel parco.Erano passati dieci minuti, dieci minuti che camminavo e pensavo a Richie. Ancora non ero arrivata a casa, ma non ci volevo andare, volevo solo tornare da lui. Forse ero stata troppo dura, come potevo non fidarmi di Richie dopo tutto ciò che avevamo passato insieme? Non dico che dovevamo chiarire, ma come minimo avevo bisogno di parlargli.
Mi girai ed iniziai a correre, speravo di trovarlo ancora lí.Raggiunsi nuovamente quel parco in circa cinque minuti, ormai era praticamente vuoto. Entrai cercando di intravedere in lontanaza la figura di Richie, magari seduto su una panchina, l'avrei raggiunto come aveva fatto lui con me una volta. Non riuscivo a trovarlo, ad un certo punto sentii come delle urla. Ma non erano urla di spavento, erano piú grida di dolore.
Corsi piú veloce che potevo in fondo al parco dove eravamo prima, speravo non stesse accadendo niente di brutto, ma purtroppo portavo addosso una brutta sensazione.
Quando arrivai alla fine, poco prima della cascata del fiume, quello che vidi fu la cosa peggiore che potessi mai vedere, in confronto le apparizioni di It mi avevano fatto meno male.
«Ian ma cosa??!» dissi al ragazzo singhiozzando mentre osservavo Richie sdraiato a terra con la testa su una roccia. La sua fronte perdeva sangue, era immobile con gli occhi chiusi.
Mi buttai a terra davanti a lui urlandogli: «Richie! Svegliati!» provai diversi modi per svegliarlo, ma niente. A quel punto alzai la testa e piangiando guardai Ian che era di fronte a me,
«Perchè Ian? Perchè?!» lui mi osservò con uno sguardo che non tralasciava emozioni, anzi sembrava quasi compiaciuto di ciò che aveva fatto.
«Eppure io te l'avevo detto appena sei arrivata qui di non fidarti di me» disse.
Inizialmente non capii cosa intendesse, ma poi mi ricordai. La scritta con il sangue che avevo trovato sullo specchio del bagno: don't trust me...Ian era It.Mi alzai in piedi e gli urlai:
«Io non ho paura di te...Pennywise» lo chiamai per nome anche se mi faceva strano perchè in fondo era il corpo di Ian, ero rimasta tutto il pomeriggio a parlare con quel ragazzo ed ora scopro che non era lui.
«Oh lo so Ellie. La tua paura piú grande sei tu. Tu hai paura di perdere le persone a te care, ed oggi ne hai perse due.» sentii un colpo al cuore, due?! Lo guardai piangendo. It guardò per un attimo a terra confuso e poi rivolse lo sguardo di nuovo a me, ma cosa stava succedendo?
«Ellie?!!» quasi urlò guardando il corpo di Richie, lo guardai negli occhi e lo vidi piangere..questo è solo un altro dei giochetti di Pennywise.
«Ian..??» tanto valeva reggergli il gioco, ormai sapevo che lui era It, anche perché era impossibile che fosse tornato alla sua forma senza che me ne fossi resa conto.
«C-cosa è successo??» sembrava molto scosso, per un momento provai pena per lui..come se fosse veramente Ian.
Mi inginocchiai di nuovo davanti a Richie, «Devo chiamare un' ambulanza» dissi tremando, dovevo avvisare qualcuno, ora la prioritá era Richie, perché non gli ho creduto..
«Richie ti prego svegliati» dissi tra le lacrime mentre il ragazzo davanti a me, che non sapevo piú chi fosse in realtá, mi guardava sconvolto:
«Chi l'ha ridotto cosí?» chiese, «Chi?! Sei stato tu! Tu!!» urlai iniziando a dargli dei pugli nel petto, lui però non opponeva resistenza, anzi sembrava ancora piú scosso.
Alla fine mi bloccò urlandomi: «Ellie calmati! Io non ho fatto niente!» vidi la sua faccia bagnata di lacrime, a quel punto scoppiai rassegnata in un pianto anch'io. Lui mi prese a se e mi abbracciò, cosa che non mi aspettavo. In quel momento non feci piú nulla e mi lasciai abbracciare, avevo ancora una piccola speranza che ora Ian fosse solo se stesso, magari It se ne era andato dopo quello che aveva fatto a Richie...Ma come avrebbe fatto?Improvvisamente sentii un rumore di rocce che cadevano, sporsi la testa poco in avanti per vedere cosa c'era nella rupe dove si trovava la cascata. A quel punto lo vidi, era il clown, si stava arrampicando. Mi sciolsi in fretta dall'abbraccio, «Ian!» gli urlai. Ma non facemmo in tempo a fare nulla, It ci aveva raggiunto. Afferrò da dietro la maglietta di Ian.
Vidi per l'ultima volta il suo viso mentre cadeva dalla rupe scomparendo nell'acqua.
«Noo!!» urlai, realizzando subito dopo che a quell'altezza non poteva essere vivo, ma perchè It ci voleva morti tutti? Questo ancora non lo sapevo.
Tra le lacrime, non so come, riuscii a trovare un momento di luciditá. Perderò due persone oggi, aveva detto. No, non posso perdere anche Richie.
Lo guardai, aveva il viso pallido, ma cercai di rimanere il piú tranquilla possibile e di non farmi prendere dal panico. Contavo i suoi battiti, all'inizio non riuscivo a sentirli e questo mi terrorizzò, ma poi fortunatamente ci riuscii.
I suoi battiti però erano molto lenti, avevo bisogno di aiuto.
Non avrei potuto sopportare di perderlo.#spazio autrice#
Ragazzi cosa ne pensate del capitolo?❤ È stato un po' sconvolgente e sicuramente importante per la storia. Volevo dirvi che probabilmente essa terminerà al capitolo 30, perciò manca poco.. Ma non vi preoccupate, sicuramente potrei fare un sequel😏
~Martina
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BROKEN SOUL ~ Richie Tozier
Fanfiction(La storia prende ispirazione dal famoso romanzo di Stephen King "It") Trama: Sono passati anni da quando il "club dei perdenti" ha sconfitto per la prima volta il clown Pennywise. Ora i ragazzi, dopo ciò che hanno passato, sono molto cresciuti. Sop...