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Lacrime salate bagnano il mio viso da 10 minuti. La nonna sarà qui a momenti e non deve sapere niente. Quella donna non rientrerà a far parte della nostra  vita non glielo permetterò.
Finalmente riesco a trovare la forza per andare in bagno lavarmi la faccia ed eliminare le traccia di lacrime e mascara dai miei occhi.

Bussano alla porta mentre sono ancora in bagno, asciugo velocemente il viso e vado ad aprire.  Dallo spioncino vedo che è Chris.
"Cosa ci fai qui?" Chiedo prima di essere stretta in un'abbraccio.
"Non so chi fosse e perché ti ha sconvolto tanto. Ma shh adesso ci sono io"
E così rimaniamo sulla porta al freddo di dicembre che non mi tocca stretta in quel abbraccio.
Stretta a lui, ripenso al volto di mia madre mi assomiglia così tanto. E mi odio per questo, non voglio assomigliare a quella donna che mi ha abbandonato a me stessa. Non porto nemmeno il suo cognome, me lo sono fatto cambiare con quello della nonna  quando finalmente capii che non sarebbe tornata a prendermi.  L'ho aspettata per mesi, fissando fuori dalla finestra con il piccolo Chris al mio fianco. Aspettavo la macchina di papà che tornava a prendermi per portarmi con loro ma non è mai arrivata.
Mi stacco da Chris per permettergli di entrare e di chiudere la porta.
"Guardiamo un film?" mi chiede. So che lo fa per distrarmi e lo ringrazio mentalmente per questo.
Si toglie le scarpe, mi afferra per la vita e mi fa stendere al suo fianco sul piccolo divano. La mia schiena contro il suo petto tonico. Ci copre entrambi con la coperta che era sul bracciolo del divano e in religioso silenzio "guardiamo" il film.

Il film è appena finito.
"Mi vuoi dire chi era alla porta?" Sussurra.
"Non mi va di parlarne" voglio seppellire questo incontro per il resto della mia vita. "Non dire niente alla Nonna però"
"Va bene ma io ci sono..." mi stringe al suo petto.
Continuano a parlare di cose stupide evitando l'argomento, fino all'arrivo della Nonna.
"Eva sono a casa" urla.
"Oh ciao Chris ti fermi qui?" Ma tutta questa gentilezza?
"Se non disturbo mi farebbe piacere"
"Ma tu non disturbi mai" gli sorride mia nonna. Nonna? Sicura di stare bene?

Dopo cena Chris è andato via e io sono corsa in camera per evitare la nonna. Se la guardassi per più di 5 minuti le racconterei tutto e non deve accadere.

~la mattina dopo~
Esco correndo di casa, la nonna non può accompagnarmi e io sono in ritardo.
Corro fino all'angolo quando mi scontro con...con mia madre.
"Ancora tu?" Le chiedo.
"Eva voglio spiegare a te e a tua nonna"
"Stai lontano da me, da mia nonna e dalla casa"
Le intimo.
"Ma io devo spiegarvi e ho bisogno di parlarti di una cosa importante"
"Non voglio nessuna spiegazione da te. Mi hai abbandonato. Adesso l'ho accettato quindi puoi tornartene da dove sei venuta" so di aver usato un tono duro ed è proprio quello che volevo.
"Ma..."
"Eva" mi sento chiamare dall'altra parte della strada. Chris.
"Sta lontana da casa mia" le intimo correndo verso la macchina. Salgo e crollo in un pianto liberatorio. Per quanto posso esserle sembrata forte mi fa ancora male vederla.

POV Chris
La mamma. Ecco cosa l'ha distrutta. Vorrei poterla rassicurare ma lei non deve sapere chi sono per lei. Non posso perderla, le ho procurato troppo dolore...
Mi limito a stringerle la mano e a portarla il più lontano possibile dalla madre.
"Vuoi andare a scuola?" Le chiedo.
"Si. Lydia mi deve raccontare un appuntamento" si asciuga gli occhi e mi sorride.
È molto più forte di quello che credessi. Lasciarla per quanto le ha fatto male l'ha resa anche più forte.

POV Eva
Scendiamo dall'auto. All'ingresso Lydia e Melody mi aspettano, saluto Chris con un veloce bacio sulla guancia per poi correre da loro. La Bionda mi deve una spiegazione molto lunga e dettagliata della sua uscita.
"Racconta" quasi urlo raggiungendole.
"Mi ha porta in ristorante italiano. Abbiamo mangiato nell'imbarazzo più totale. Abbiamo conversato di cose stupide e abbiamo cominciato a prendere in giro i nostri rispettivi migliori amici..."
"Ehi!" Esclamiamo offese io e Melody.
"Poi ha pagato nonostante le mie proteste. E siamo andati a fare una passeggiata al parco dove si è dichiarato e mi ha chiesto un altro appuntamento"
L'abbracciamo felici. Farmi mi manca un pezzo: cos'erano quello sguardi ieri in cortile? Qui la ragazza non ci ha detto tutto. Ma non la forzo a parlare mi limito a farmi gli affari miei ed ad andare in classe.
Ma chi voglio prendere in giro il prima possibile indagherò che Sherlock Holmes spostati.

Un altro giorno di scuola per fortuna è finito. Chris mi accompagna a casa editrice ferma da me come tutti i giorni.
"Cosa vuole oggi madame?" Mi chiede.
"Non lo so scelga lei ma che sia buono"
"Qui è tutto buono se non cucina lei" si prende gioco di me. Dopo di che sparisce in cucina, da dove un rumore di pentole mi arriva alle orecchie. Ma che sta cucinando il pranzo per un matrimonio?
Pochi minuti dopo si presenta con una frittata di patate e würstel. L'assaggio e devo ammettere a mio malgrado che se l'avessi cucinata io non sarebbe mai venuta così buona.

Poco dopo le 4 del pomeriggio mentre  Chris mi ripete biologia bussano alla porta. Chris fa uno scatto che manco Flash e va ad aprire.
"Signora la invito a lasciare questa casa ora" Dalla voce Chris sembra molto rilassato ma so che le sue mani sono strette in due pugni come so che la signora è mia madre.
"Signora non lo ripeterò un'altra volta. Lasci questa casa"
Mia madre non demorde continua ad insistere per parlare con me.
Il tono di Chris si alza lievemente, è il momento di prendere tutto il coraggio che non ho e affrontarla.
Mi avvio verso l'ingresso. Mi metto davanti a Chris e gli prendo la mano.
"Va bene mamma. Sono qui. Hai 5 minuti non di più poi sparirai così come sei tornata"
Sono davvero pronta per la verità?

Prometti che non vai più via?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora