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"Cosa?" Credo di aver capito male. Chi mai potrebbe invitarmi al ballo.
"Cioè ti va di venire al ballo con me?" chiede un po' in imbarazzo.
"Chi ti ha costretto?"
"Nessuno. Ma come ho saputo che non avevi un accompagnatore ho deciso di farti io da cavaliere"
"Ehm...okay" rispondo un po' incerta. Sarà una serata da incubo, farò una marea di figure di merda me lo sento.
"Quindi è un si?" Annuisco con il capo "passo a prenderti alle otto in punto. Mandami l'indirizzo"
"Okay" ci salutiamo e lo vedo sparire. Meno male che mi hanno comprato il vestito, devo assolutamente ringraziarle domani.

Dopo ieri cerco di evitare le ragazze e Nick. Ho scritto un messaggio dove le ringraziavo e che avevo trovato un cavaliere per il ballo ed mi hanno tempestato di messaggi e chiamate che ho ignorato. E adesso sembro una ricercata, cammino velocemente con le spalle curve, son arrivata alla terza ora in questo modo e sono sicura di riuscire ad arrivare a fine giornata.

Attendo la fine della quarta ora, dopo c'è il pranzo e so come evitarlo. Una parola: tetto.  Ci sono finita per caso i primi giorni e adesso so perfettamente come arrivarci.
La campanella suona, esco velocemente dalla classe andando verso il secondo piano. Ci arrivo integra, mi guardo indietro. Non c'è nessuno.  Metto il piede sul primo scalino per salire sul tetto quando vengo tirata per lo zaino e caricata in spalla.
"Nick!! Smettila di prendermi sempre a sacco di patate!!" dico spazientita.
Mi porta in cortile al nostro solito posto, e mi fa scendere.
"È sempre un piacerà trasportarla signorina" gli alzo il dito medio e lui ride.
Mi siedo e tutti mi fissano.
Prendo il mio panino e l'osservo. Certo che la nonna fa proprio dei bei panini, e sono anche buoni. Dovrebbe aprire una paninoteca.
"Allora?!" Dice spazientita Lydia guardandomi.
"Allora cosa? Sono stata invitata"
"Da chi?!" Urla Melody.
"Un ragazzo"
"Sul serio? Credevo da una scimmia" commenta sarcastico Luke.
"Chi è?" I volti di Lydia e Melody sono sempre più vicini al mio.
"Uno del mio corso di matematica" rispondo vaga.
"Nome? Cognome?" Dicono in contemporanea le ragazze. Mi spaventano queste due.
"Jonas Vasquez "
Un urlo arriva alle mie orecchie e mi ritrovo stesa sul prato con queste due addosso a me, quando si staccano osservo i ragazzi. Nick, Luke e Jack sorridono felici, Chris mi guarda e basta. Sembra arrabbiato.

In un battito di ciglia è già il giorno del ballo. Non sono pronta...cavolo sento l'ansia salire. Ho dato l'indirizzo di casa mia a Jonas, ho un vestito e delle scarpe. Il problema sono i miei capelli rossi e il trucco.
Come se mi leggesse nella mente mia arriva una video chiamata da Lydia.
"Rossa" saluta.
"Bionda" saluto.
"Arriccia le punte dei capelli, metti mascara ombretto che sfuma dal grigio al verde e un rossetto rosso"
"Grazie mille ci vediamo sta sera"
"Certo"
Attacca. Amo questa ragazza è ufficiale. Faccio quello che mi è stato consigliato da Lydia. Ammetto di aver avuto qualche problema con i capelli e che ho rischiato di fare fuoco alle mie orecchie ma alla fine ci sono riuscita e il risultato non è male.

Come un'orologio svizzero alle 8:00 in punto suona il campanello. La nonna apre mentre io scendo dalle scale. La nonna mi guarda con gli occhi di chi ha appena visto nascere una nuova vita, so che come uscirò da questa porta scoppierà in lacrime. Jonas mi osserva a bocca aperta. Oh andiamo, chiudi quella bocca che entrano le mosche.
La nonna mi abbraccia e sussurra "sei bellissima vorrei che tua madre fosse ancora qui" le faccio un sorriso triste.

La nonna ci scatta tantissime foto, poi ci lascia andare. Salgo sulla macchina di Jonas.
Il viaggio è stato molto diverso da quello fatto con Chris, abbiamo chiacchierato e canticchiato le canzoni che passavano alla radio. Scendo dall'auto appena parcheggiata nel cortile della scuola. Ci sono molti più festoni e palloncini di quanto avessi immaginato. Wow è a tutto così grande e stupendo.
Entriamo, tutti i ragazzi della scuola riuniti qui con vestiti eleganti e capelli perfettamente acconciati. Cerco  tra la folla i miei amici.
Li vedo infondo alla palestra.
"Jonas vado dai miei amici. Vuoi venire?" Annuisce con il capo. Lo prendo per un braccio e lo trascino in fondo alla sala.
Tutti mi guardano a bocca aperta.
"Eva con un vestito? Amore domani ci sposiamo" dice Luke alla sua fidanzata Caroline e lei ride.
"Sei bellissima" mi dicono le ragazze facendomi fare un giro.
Jonas intanto è lì che si fissa le scarpe in attesa di una presentazione.
"Ragazzi lui è Jonas mi ha accompagnato al ballo"
"Ciao" i ragazzi si presentano uno a uno stringendo la mano a Jonas tutti tranne Chris che si allontana urtandomi.
"Lascialo perdere è un po' ubriaco" dice Nick sorridendo.
"Vado a prendere qualcosa da bere. Tu cosa vuoi?" Chiedo a Jonas. Ovviamente non vado a prendere da bere e Lydia e l'unica a capirlo facendomi l'occhiolino.
"Nulla grazie" gli sorrido e mi allontano.
Dove diavolo sei Christofer Schistad?!
Lo cerco per un po' fino a trovarlo fuori seduto sulle scale con una bottiglia di birra.
"Christofer Schistad entra subito e chiedi scusa al mio accompagnatore!" quasi gli urlo.
Lo vedo alzarsi e poggiare la bottiglia su uno degli scalini mi raggiunge e mi tira verso il suo petto.
Che caspita sta succedendo?!
"Sapevo che quel vestito ti sarebbe stato di incanto" mi sussurra all'orecchio. Mi sento come paralizzata ma non riesco  nemmeno a rendermene che con la velocità con cui si è avvicinato si allontana perdendo la sua bottiglia di birra.
"Dio!" Esclamo esasperata. Questo ragazzo mi farà impazzire.

Ritorno dagli altri, dico che mi sono fermata a parlare con una mia compagna di corso.
Le labbra di Lydia mimano un 'cosa è successo?' le faccio segno con il dito che le spiegherò tutto dopo.
Per un po' rimaniamo lì seduti a parlottare della scuola e della nostra vita privata. Quando in comune accordo decidiamo di andare a ballare.
"Balliamo" per un paio di canzoni quando guarda caso parte un lento. La mia solita fortuna, già non so ballare normalmente figuriamoci un lento.  No grazie,  io non ballo.
"Devo andare un attimo in bagno" scusa banale che funziona sempre. Mi allontano, uno sguardo brucia su di me e non è quello di Jonas. Esco in corridoio, la musica è ancora udibile nonostante le spesse porte della palestra.
Mi poggio alla parete dell corridoio, sono stata una cretina. Sono fuggita da un ballo. Non era la prima volta che ballavo un lento mi era già capitato con il piccolo Chris, ma ero molto più piccola di adesso.

Flashback
I due piccolini erano in sala da pranzo buttati sul divano, si annoiavano da morire. E la nonna Hazel si scocciava di vederli così annoiati così decise di insegnargli a ballare.
Prese il suo vecchio giradischi e inserì uno dei dischi su cui ballava con il marito. Prese da parte il piccolo Chris e gli sussurrò di chiedere un ballo ad Eva.
Lui si diresse verso di lei e in modo impacciato disse "signorina Mohn mi concede questo ballo?"
"Certo signorino  Schistad"
Si misero uno difronte all'altro. La nonna posiziono le loro braccia, quelle di Eva intorno al collo di Chris e quelle di Chris sui fianchi di Eva. Erano troppi carini. Ballarono pestandosi i piedi avvicenda per tutto il pomeriggio.

Sorrisi a quel pensiero. Mi manca ma non dovevo pensarci.
Le porte della palestra si aprirono mostrano un ragazzo alto dai capelli color caramello.
"Mi concede questo ballo?" mi chiese.
"Con piacere" acconsenti. In fondo con lui non ci sarebbe stato problema, a tratti ci odiavamo eppure continuavamo a stare nella stessa compagnia. Era maleducato e estremamente odioso ma in fondo mi piaceva stare con lui. E se avesse provato a ricattarmi avevo il numero della mamma.
Mi prende per i fianchi e mi avvicina a lui, lego le miei mani al suo collo. Ondeggiamo a ritmo della musica della palestra.
"Sei la seconda persona con cui ballo in tutti i miei 18 anni di vita"
"Wow, il richiestisismo Chris Schistad che balla con la nuova arrivata, con problemi psicologici importanti. Mi devo sentire onorata?"
So che pensa che io abbia problemi psicologici dopo il pomeriggio a casa sua. Ma non me ne faccio un problema sai quanta gente lo ha pensato? Troppa.
"In realtà sto ballando con la bellissima nuova arrivata dai capelli rossi che ha invitato uno stronzo patentato al ballo" 
" Perché non ti piace Jonas?"
"Perché è riuscito a fare quello che non sono riuscito a fare io" sussurra.
"Cosa?"
"È una brutta persona fidati. Adesso basta parlare"
Mi stringe più vicino  a lui, mi fa poggiare la testa contro il suo petto.
Rimaniamo così per un eternità, la canzone è finita da un pazzo credo addirittura ne siano partite altre due. Non riesco a staccarmi da lui. Stacco la testa dal suo petto e lo becco a guardami. I nostri occhi si incastrano, nessuno dei due riesce e vuole staccare gli occhi dall'altro.
Come un movimento meccanico lui abbassa il volto contro il mio e io mi alzo sulle punte.
Siamo a pochi centimetri di distanza. So che quello che sta per succedere cambierà per sempre tutto e non sono sicura di riuscire a...
Non riesco a finire il mio pensiero che le sue labbra sono sulle mie. Sono calde e morbide, è un semplice bacio  ma è pur sempre il mio primo bacio. Ed è stato stupendo. Ma non lo ammetterò mai pubblicamente.
Ci stacchiamo subito, ci guardiamo negli occhi ancora per un po' poi come se avessi ripreso coscienza del mio corpo, mi stacco da lui e scappo dalla parte opposta. Lasciandolo li a fissarmi mentre scappo da quello che è appena successo.

Spazio me
Non odiatemi. Giuro che cercherò di fare il prima possibile.
Ma ho praticamente tutti i compiti delle vacanze da fare.

Se vi va potete seguirmi sulla mia pagina Instagram mi chiamo libri.per.sempre
Alla prossima
-M❤️

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