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9 anni dopo
Dopo poco più di tre anni dalla partenza del ragazzino, Eva e la nonna si erano trasferite in California per una motivazione che faceva ancora star male la piccola, l'abbandono del suo unico amico. Era stata talmente male che nessuno avrebbe potuto immaginare un effetto così disastroso su di lei. Dopo l'abbandono dei genitori aveva pianto tanto ma aveva la certezza che il suo amico sarebbe rimasto lì con lei, ma dopo che lui se ne era andato Eva aveva perso il suo punto di riferimento ed era stata troppo male per restare lì. E adesso si erano ritrasferite perché la nonna, Hazel aveva aperto un negozio di antiquariato a San Fancisco.
Eva era partita senza nessun problema, ormai non si legava più a nessuno, tanto che cambia se ne vanno sempre tutti?
Oggi avrebbe cominciato la nuova scuola.
Pov Eva
" e che cazzo Eva ti muovi?"
"Viva la finezza nonna" ma io dico a 60 anni dice più parolacce di me.
"Eva ti puoi muovere che se no fai tardi!!"
"Se la smettessi di urlare ti renderesti conto che sono pronta e sono io che aspetto te"
Presi il cellulare dal comodino per poi buttarmi a peso morto sul divano. "Nonna ti muovi? Che poi mi fai fare tardi!!"
"Eva perché non muovi il culo e ci vai a piedi a scuola?" Urlò spazientita mia nonna. Io andare a scuola a piedi? Ahahah no.
"Nonna non è divertente muoviti"
La vidi arrivare così mi alzai e ci dirigemmo verso la macchina.
Dopo 5 minuti di silenzio imbarazzante cercai di accendere la radio, ma mi arrivo un piccolo schiaffo sulla mano. " non ci provare niente radio la mattina che mi viene mal di testa" sbuffai.
Dopo altri 5-6 minuti di macchina arrivammo davanti la scuola. Non ero spaventata, non me ne fregava niente, tanto non mi sarei fatta amici e la cosa non mi infastidiva. La solitudine mi piace.
"Fatti degli amici Eva" mi urlò mia nonna prima di partire.
"Non ci contare" sussurrai entrando nel istituto. Dovevo solo trovare l'aula di spagnolo. Si niente giro della suola o documenti da ritirare avevo già fatto tutto il giorno prima per evitare ritardi e <presentati alla classe>.
Mancavano 5 minuti all'inizio delle lezioni e io avevo trovato quasi tutte le aule tranne quella che mi serviva. Poi come un miraggio vidi il cartellino sulla porta ~Aula 509 Spagnolo~
Esultai mentalmente. Entrai e mi sedetti in ultima fila vicino al muro. Tirai fuori i libri e scarabocchiai il mio nome sulla prima pagina. Esattamente 5 minuti dopo la campanella suonò e  la classe comincio a popolarsi. Vedevo la gente entrare mandarmi uno sguardo strano e bisbigliare con i propri amici. Se volete la prossima volta mi metto un insegna luminosa sulla testa e ci scrivo ~sono quella nuova evitare di farvi i cazzi miei~. Potrebbe essere un'ottima idea ripensandoci. La sedia di fianco a me si scostò, una ragazza dai lunghi capelli biondi mi sorrise, non ricambiai il sorriso.
"Piacere Lydia" mi porse la mano.
"Piacere ma no" non strinsi la sua mano. Ma chi la conosce e chi la vuole conoscere. Tanto smetterà di cercare di diventare mia amica molto presto e mi lascerà in pace. Solitamente dopo il "piacere ma no" nessuno più cerca di diventare mia amico.
"Okay non mi vuoi stingere la mano, nessun problema. Allora ti sei trasferita di recente?" Annuì un po' annoiata, sempre le solite domande, tanto lo so che non gliene frega niente di quello che le dico.
"Okay sono stufa delle solite domande. Una domanda nuova ti va di venire a pranzo con me e i miei amici?" Annuì sempre scocciata, successivamente realizzi quello che aveva veramente detto. "No mi dispiace non voglio avere rapporti con nessuno di voi persone"
"Hai già detto di sì quindi ci sarai perché lo hai detto" sorrise un po' malefica. Forse un amica sola me la sarei potuta anche fare, ciò non vuol dire che uscirò con lei ma che a scuola non sarei più tanto sola. No Eva tu sei uscita pazza non ti devi fidare delle persone.
"Non verrò a pranzo non te mettitelo in testa"
"Vedremo rossa"
Non ti farò vincere bionda. Non puoi arrivare tu con i tuoi capelli biondi e i tuoi  occhi azzurri e il tuo fisico da modella e scombussolare quella che orami è la mia vita da 9 anni. Non riaprirò il mio cuore per farlo ferire nuovamente.

Prometti che non vai più via?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora