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Chris...non può essere quel Chris. Quel Chris che si è dimenticato di me subito dopo avermi lasciato per vivere la sua nuova meravigliosa vita senza di me in un posto a me sconosciuto senza dirmi niente.
Una parte di me sperava che fosse lui e che si ricordasse come me il nostro primo incontro, speravano che in un <ti va se rifacciamo il castello?> Ma non disse nulla.
Pov Chris
Non poteva essere lei...eppure le somigliava così tanto. Ma non poteva essere lei, lei era ad Oslo con la nonna. E io mi ero ripromesso che nn avrei più pensato a Lei. Avrei potuto provare con il <ti fa se rifacciamo il castello?> come nella nostra prima conversazione ma mi sembrò proprio ridicolo. Non potevo continuare a sperare in un arrivo improvviso della MIA piccola dai capelli rossi.
Pov Narratore
Non si videro per una settimana, in cui tutto filava liscio. Eva stava lentamente facendo cadere pezzi della sua corazza, grazie a Lydia, Melody e Nick. Quei tre individui erano riusciti ad entrare nella sua vita, erano riusciti a farsi spazio nel suo cuore. Lydia con la sua testardaggine era riuscita a non cedere ai continui rifiuti di Eva. Nick si era  rivelato un ragazzo molto dolce che già teneva molto ad lei. E Melody era riuscita a rallegrare le giornate della piccola Eva. Chiamatelo "colpo di fulmine per le amicizie" o come vi pare. Ma fu proprio così.

Alla fine quelle due pazze di Lydia e Melody avevamo seriamente parlato con Hazel  la nonna di Eva e adesso stavano trascinando Eva al centro commerciale.

Pov Eva
"Non voglio venire. Lasciatemi andare" urlo per farmi lasciare andare.
"Okay vengo se mi lasciate"
Lydia rise alla mia affermazione ma fu Melody a parlare.
"Secondo te crediamo veramente a ciò che hai appena detto?" Domanda sarcasticamente.
Annuisco con la testa, se mi lasciassero andare comincerei a correre per rifugiarmi in camera mia. Ma queste due non accennano neanche lontanamente a lasciarmi. Non voglio un vestito e non voglio andare a questa stupida festa. Continuo a protestare fino a quanto mi ritrovo davanti a un negozio d'abbigliamento. Lydia e Melody sorridono in un modo leggermente inquietante, cerco di allontanarmi da loro e da quel negozio che non rispecchia minimamente il mio abbigliamento attuale. Non so come mi ritrovo in un camerino con un infinita di vestiti.
"Io questi così non li provo" urlo per farmi sentire. Ultimamente urlo molto strano che non abbia ancora perso la voce....
Lydia da fuori mi minaccia di togliermi il computer se non li provo tutti. Tutto ma il computer no. Sbuffo per poi cominciare a provare tutti i vestiti che hanno scelto le due pazze.
Troppo corto
Troppo colorato
Mi lascia la schiena scoperta
Sembro una Troia
Questo nn lo provo nemmeno
Dopo un miliardo di vestiti e commenti non ho trovato ancora niente. Mi rivesto neanche il tempo di varcare la tenda del camerino che mi ritrovo dentro con tante anzi troppe maglie e jeans.
"Basta! Non ne posso più" urlo spazientita.
"Se li provi e trovi quello che cerchiamo ti offriamo il pranzo per una settimana e oggi ti offriamo un caffè nella caffetteria più buona di sempre"
Fatemi capire io devo trovare quello che loro cercano? Non ha senso tutto ciò... 
Uff mi provo queste cose solo perché ho seriamente bisogno di un caffè e il più presto possibile.
Maglia dopo maglia e jeans dopo jeans, ho finalmente trovato quello che loro cercavano per me e ammetto che non è male, almeno avrò le gambe coperte e questa cosa mi piace molto.
Alla fine "abbiamo" deciso per un jeans leggermente strappato con sopra una maglia bianca a maniche corte con una scritta rossa, a cui io a casa abbinerò una felpa enorme per tenermi calda ai primi di ottobre.
~~~
Finalmente fuori da quel maledetto negozio, non essendo abbastanza contente del look quelle due pazze psicopatiche mi hanno praticamente trascinata nel reparto accessori dove hanno deciso di abbinare al mio outfit alcuni braccialetti e degli orecchini.
Giuro solennemente (di non avere buone intenzioni) che non verrò mai più a fare shopping con quelle due. Ci rendiamo conto che sono stata in quel negozio circa 4 ore?! Ho seriamente bisogno di caffeina per riprendermi da questa esperienza traumatica.
"Adesso mi offrite il caffè che mi avere promesso"
"Abbiamo promesso cosa??" dicono insieme con innocenza.
"Non provate a fare le furbe voglio il mio caffè"
"Oh guarda si è fatto tardi. Ciao Eva ci vediamo domani!" esclamano correndo via. Stronze le urlo dietro.
Non mi vogliono offrire un caffè? Bene me lo comprerò da sola. Tirchie.
Trovo un bar poco distante, Monet's è scritto a caratteri cubitali sull'insegna. Sembra un posto carino, apro lentamente la porta, nessuno sembra far caso a me. Mi dirigo verso il bancone, una ragazza dai capelli biondi mi chiede cosa può portarmi.
"Un caffè macchiato e una cioccolata" la tipa guarda dietro di me alla ricerca di un mio possible accompagnatore.
"Sono sola. Le bibite sono per me." Interrompo bruscamente la sua ricerca muta. Lei abbassa il capo dispiaciuta, le consegno i soldi e mi siedo aspettando le mie bibite.  La borsa  con i vestiti e gli accessori poggiata a terra, la guardo. Devo seriamente andare a una festa? Com'è una festa da liceale? Ma che da liceale com'è una festa in generale. L'ultima festa a cui sono andata è stata quella di Noora quando avevo 6 anni, mi divertì tantissimo a quella festa.
Flashback
Eva non voleva assolutamente andare a quella festa da sola così aveva costretto Chris ad andare con lei. Si Noora era sua amica ma non era abbastanza importante come Chris. Così quel pomeriggio insieme erano andati alla festa. Come di consuetudine avevano consegnato il regalo alla festeggiata e avevano fatto gli auguri.  Si erano seduti sul divano e avevano mangiato e festeggiato con tutti gli altri. Ovviamente ci furono i soliti incidenti da festa: Coca-Cola versata, pop corn lanciati, cadute micidiali. Ma una cosa fu particolarmente bella di quella festa...
Pov Eva
Ero così persa nei miei pensieri che non mi sono accorta che la tipa mi ha messo davanti le miei bibite che il ragazzo dai capelli caramello si è seduto al mio fianco.
"Posso rubarti la cioccolata?"
No. Ma guarda questo! Tutti tirchi in questa città. Dai Eva si educata è amico dei tre dell'ave Maria prova a essere educata.
"Si"
Una parte di me mi dice che un si così annoiato e infastidito non è educato. Ma che me ne importa, manco lo conosco questo.
Chris prende la mia cioccolata e ne prende un grande sorso.  Anche al mio Chris piaceva la cioccolata calda...
Penso malinconica, perché quel bambino è riuscito a cambiarmi così tanto e a modificarmi la vita in un modo così assurdo. Come è possibile che un abbandona possa farti così male?
"Terra chiama Eva sei con noi?" chiede il ragazzo di fianco a me.
"Eva risponde a terra, che vuoi?"
"Terra chide se la sua spedizione sulla luna è andata bene"
"Eva risponde che non sono affari suoi"
"Terra crede che invece siano affari suoi visto che siamo allo stesso tavolo" okay la cosa sta diventando ridicola.
"Credo che dovemmo smetterla"
"Terra crede che sia divertente" ride.
"Credo si sia fatto tardi...a mai più Terra"
Mi alzo dal mio posto per poi uscire dal bar lasciandolo li. Quel ragazzo ha qualcosa che mi ricorda Chris a parte io nome ovvio...

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