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Un fulmine nel bel mezzo della notte ci sveglia. Il temporale non è ancora passato, ma sia io che io ragazzo al mio fianco siamo svegli. La sveglia segna 00:00. Chris si stacca da me, si alza.
Mi tiro su a mia volta, provo ad accendere la luce, niente. Nessun segno di miglioramento, la tempesta ancora colpisce la nostra città.
Non ho notizie da mia nonna da ormai 12 ore. Ho paura possa succederle qualcosa.
"Stanno bene" sento dire alla mia spalle.
Vorrei gridargli che è tutto quello che mi rimane. Ma non posso farlo. Non ancora. Non con lui .
"Lo so " mi limito a dire.
Sento i suoi passi avvicinarsi fino a che riesco a vedere il suo riflesso nel vetro della finestra. Mi volta.
"Torniamo a letto" mi muovo automaticamente verso il letto dietro di lui. Ci stendiamo uno di fronte all'altro, ci copriamo bene con le coperte.
"Torniamo a dormire?" chiedo in un sussurro. Non parla mi avvicina al suo petto e mi stringe. E so perfettamente che è un si.
Ci osserviamo ancora negli occhi. Cerco di leggergli dentro. Vorrei sapere perché non mi ha rivolto la parole per quasi un mese, vorrei sapere cosa hanno significato per lui questi baci. Ma non glielo chiederò mai.
"Con Jonas?" Mi sembra di vedere un lampo di qualcosa nei suoi occhi, forse gelosia?
"Siamo amici" fa un sospiro di sollievo" facciamo un gioco?"
Chris mi guarda interrogativo.
"Il gioco delle 20 domande. Possiamo farci una domanda ciascuno fino ad esaurirle. Cominci tu"
"Ma se non ho nemmeno acconsentito"
"Shh ho deciso io per tutti e due"
"Okay...allora.." ci pensa su un po' "il nome dei tuoi primi migliori amici"
Perché mi sono fregata con le mie stesse mai? Perché?
"Noora e Chris" vedo un sorriso spuntare sulle sue labbra. Ha un sorriso stupendo. "Tocca a me. Il nome di tutte le ragazze con cui sei stato fidanzato"
"Allora, c'è una lista lunghissima. Ma quelle con cui sono stato fidanzato o quelle che ho baciato?" Mi guarda sorridendo.
"Quello che vuoi"
Ci pensa per un po' poi comincia "allora in seconda elementare ho baciato Vilde una amica della mia migliore amica, in quarta elementare sono stata con una ragazza ma non ricordo il nome, alle medie ho avuto 4. No forse erano 5.." va avanti così per i successivi 5 minuti. Praticamente ha baciato ed è stato fidanzato con tutte le ragazze della nostra scuola. E poi ci sono io che ho baciato solo lui. Lo sguardo mi cade sulle sue labbra e lui deve averlo notato perché subito sorride.
"Sono stato il tuo primo bacio?"
Che? Che razza di domanda è? Saranno fatti miei. Abbasso il capo sentendomi improvvisamente sono esame.
"Oh si. Decisamente lo sono stato" ride.
Mi volto dall'altra parte guardando la finestra e mi stacco da lui mettendomi a confine del letto.
Lui intanto ride.
"Sei proprio una bambina" con il braccio afferra la mia vita e mi costringe a girarmi di nuovo verso di lui.
"Sei così scema"
Ah io? Certo come no. Durante sta notte si è ribaltato il mondo.
"Smettila di pensare a un insulto da rivolgermi. Sento le tue rotelle che si muovono fin da qui"
Mi avvicina sempre più a lui.
"Sono stato il tuo primo bacio" sussurra prima di lasciarmi un bacio all'angolo della bocca. Per poi accostare delicatamente le nostre labbra.
"No" mi stacco decisa da lui." Non puoi baciarmi quando ti pare e poi sparire"
"Se vuoi anche tu puoi baciarmi quando ti pare"
Lo colpisco alla spalla con un forte pugno.
"Non scherzare. Io non voglio baciarti e tu dovresti smettere di baciare me"
"Mai"Dio. Ti odio. Ti odio tantissimo.
Faccio per alzarmi ma un braccio me lo impedisce.
Mi divincolo alla ricerca di una via di fuga. Ma lui è troppo forte. Così sono costretta a distendermi di nuovo al suo fianco.
"Non scapperai di nuovo" sussurra.
"Ah io sono scappata? Mi hai baciato e hai dormito con me e mi hai evitato per uno stramaledettissimo mese. Sono ancora io quella che scappa??"
Silenzio, questo è tutto quello che ottengo.
Ci siamo girati tutti e due dandoci la schiena. Io non ho intenzione di parlargli e a quanto pare lui è della mia stessa idea. Cosa nascondi Christofer Schistad?

La notte è lunga e io riesco a prendere sonno solo verso le 4 del mattino.

Pov Chris
Mi sveglio abbracciato a lei. Ormai è giorno e credo abbia anche smesso di piovere. Mi alzo facendo in modo che non si svegli.
Esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle, provo ad accendere la luce. Grazie al cielo è tornata.
Prendo il telefono da sopra il ripiano della cucina. È tornata anche la linea telefonica.
Vado subito da Eva, al diavolo il non voglio svegliarla.
"Eva" sussurro al suo orecchio.
"Eva" parlo a voce normale.
"Eva!!" Urlo in fine.
"Sono sveglia" Urla lei alzandosi di scatto.
"È tornata la linea telefonica e la luce"
Prende subito il telefono e chiama la nonna. Capisco la sua preoccupazione di perderla le è rimasta solo lei del suo passato. E  me. Ma lei non sa che il suo Chris sono io

"Stanno tornado" esordisce entrando in cucina.
"Okay molto interessante. Dove posso trovare qualcosa da mangiare?"

Pov Eva
Gli passo un pacco di biscotti, il latte e due tazze.
Un lampo di genio mi ricorda che devo scrivere a Jonas. Riprendo il telefono. Cosa gli scrivo?

*Le ragazze hanno spostato tutto, possiamo uscire* oppure *mi dispiace per ieri ma si mi piacerebbe uscire con te sabato*
"Non uscire con lui. " mi dice Chris arrabbiato.
"Perché non dovrei siamo amici"
"Sei in ingenua. Tu a lui piaci"
"Non è vero siamo semplici amici. Come te e Lydia o come te e Melody"
"Io non le ho mai invitate al ballo. E non ho mai chiesto di uscire a nessuna delle due"
"Uscirò con lui mettitelo in testa"
Sbuffa e mi lancia uno sguardo di sfida. Si alza e mi raggiunge, mi guarda dall'alto.
"Perché esci?" Sussurra avvicinandosi progressivamente verso il mio viso.
"Perché siamo amici" gli rispondo per l'ennesima volta.
"Per quello o perché stai cercando di non innamorarti di me?" Sussurra prima di baciarmi.  E se avesse ragione? E se stessi semplicemente mentendo a me stessa?

Prometti che non vai più via?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora