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Non posso mostrarmi debole, non lo sono mai stata veramente. Per quanto mi abbia sconvolto devo capire. Ho bisogno di risposte, ho bisogno di una spiegazione e la prima persona a cui chiederla è la nonna.
"Nonna posso?"
"Certo" Mi fa sedere sul divano accanto a lei. Devo solo trovare il coraggio per chiedere se sapeva se ogni volta che mi aveva spinta verso Chris era perchè sapeva, perchè il giorno in cui sto sempre malissimo non mi aveva urlato che era proprio affianco a me.
"Tu sapevi..." Non riesco ad andare avanti non ci riesco...non riesco ad essere forte non ci riesco..
"Cosa?" Mi guarda confusa.
"Sapevi che Christoffer era il mio Chris?" evita il mio sguardo. Evita i miei occhi."Perchè non me lo hai detto?" sussurro con la voce incrinata.
"Non lo so. Credevo saresti crollata di nuovo e quanto ti ho vista così felice con quei ragazzi con lui, era troppo tardi per poterti dire la verità. Tesoro ti giuro che non volevo mentirti ma c'era troppo da far crollare e non volevo vederti a pezzi ma probabilmente adesso lo sei solo di più"
"Eri in contatto con loro da molto?"
"No Madison mi ha contattato solo quando eravamo in California per offrirmi il lavoro qui. E di comune accordo abbiamo deciso di non dirvi niente"
Quindi Chris non sapeva niente? Dio sono una tale idiota.
"Devo andare" prendo il cellulare e comincio a correre per le strade, chiamando Chris.
"Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile" cazzo Chris rispondi dove puoi essere?
Casa sua è troppo lontana da raggiungere e dubito sia lì di domenica mattina, comunque chiamo Madison per assicurarmi sia così.
"pronto?"
"Madison Chris è in casa?"
"no perchè è successo qualcosa?"
"no niente tranquilla. adesso devo andare"
Continuo a camminare senza meta per le strade di San Francisco. Il suo cellulae continua ade essere staccato e ho già controllato il centro commerciale, il parco e il cortile della scuola. Tutti i posti che mi vengono in mente pensando a lui.
Dove può essere Chris se non a casa sua? Arcobaleno!!
Cerco il suo contatto tra le chiamate:
"Rossa"
"Nick sai dov'è Chris?" Un attimo di silenzio e un tintinnio di chiavi.
"dove sei? che ti a prendere e andiamo insieme da Luke" gli dico la mia postazione e aspetto.
La sua auto si ferma davanti a me e salgo. Nell'auto con noi c'è Jack che mi sorride e mi scompiglia i capelli.
"non toccarmi idiota" esclamo sorridendo debolmente.
"ci sei mancata Piccolina" mi dice Nick sorridendomi dallo specchietto. Abbasso lo sguardo mortificata.
"in verità a me no. sono state le miglior due settimane della mia vita" gli faccio la linguaccia mentre Nick lo spintona.

Parcheggiamo davanti al palazzo di Luke e saliamo fino al suo appartamento. Ci divide una porta e vengo assalita dal panico. Cosa gli dirò, sarà incazzato con me? Mentre Jack infila le chiavi nella toppa faccio un passo indietro. La chiave gira, il chiacchiericcio confuso mi arriva alle orecchie. La sua risata spontanea. Non posso. Ho troppe domande, troppe cose da spiegare, e lui è troppo felice per raccontargli quanto mi ha fatto male, quanto sono stata male. E probabilmente anche lui è stato così male. Non posso far tornare di nuovo tutto a galla.
NIck entra, Jack si volta a guardarmi e sussurra qualcosa a Nick poi richiude la porta.
"ti ricordi il nostro discorso prima di natale?" annuisco "credo tu sia pronta per raccontare e per ottenere le tue spiegazioni"
"jack e cosa gli dico? non gli ho concesso nessuna spiegazione"
"entra là dentro e bacialo cazzo. probabilmente vi amate da tutta la vita. entra e si te stessa" mi spinge dentro.
Attraversiamo il corridoio e entriamo nel salotto. Tutti puntano lo sguardo su di noi.
"hey" il mio saluto assomiglia più a una domande che a un saluto vero e proprio. "credo di dovere delle spiegazioni a tutti. E credo di dover chiedere scusa a voi ragazze per come vi ho trattate e a te" punto i miei occhi verdi nei suoi e lentamente mi avvicino.
"perdonami. avrei dovuto ascoltarti e lasciarti spiegare. Ma mi sono sentita ingannata da te e dalla Nonna. Ma tu non sapevi, o comunque non sapevi dall'inizio. quindi ti chiedo adesso quello che avrei dovuto chiederti la prima volta che mi sei sembrato il mio migliore amico, se mi sei sembrato la persona più importante della mia vita. l'unica persona che io abbia mai amato incondizionatamente nonostante mi abbia fatto soffrire"
"cazzo Eva d avevo detto di baciarlo non di farci venire il diabete" esclama Jack. Sei dita medie gli vengono puntati contro per poi scoppiare tutti a ridere.
"amore non sto capendo" sento sussurrare da Caroline a Luke.
"tranquilla ormai si capiscono solo loro" risponde sempre Jack mentre Melody gli tira un cuscino dritto in faccia.
Torniamo a guardarci e insieme sussurriamo "ti fa se rifacciamo il castello?" ci sorridiamo e lui mi bacia. Un bacio che sa d'amore, di dolore tenuto dentro per troppo. Di mancanza, di verità. Un bacio che sa di noi. Ci stacchiamo e mi stringo al suo petto.
"adesso non ti lascio più andare" mi sussurra all'orecchio. Ci stacchiamo e vado ad abbracciare le ragazze e luke.
Mi siedo sulla sedia di fianco a Chris e cerco la sua mano. È ora di raccontare tutta la verita tutta mia e la nostra storia una storia, una storia contorta complicata e dolorosa. Ma sono le persone che probabilmente ci supporteranno per tutta la vita. Perché le amicizie che fai al liceo sono sempre le amicizie più forti. Le amicizie che dureranno per sempre.

4 anni dopo

"ne abbiamo passate tante sai piccola? Sono rimasta incinta di te a 19 anni, e sei la cosa più bella ci sia mai capitata" la piccola le stringe il dito e le rivolge un ambio sorriso. Il sorriso di una figlia che riempie il cuore.
"sai piccola Hazel? tu sei la prova del nostro amore"
La porta della camera da letto si apre e il tuo papà piccola Hazel entra e guarda voi le sue donne preferite. Si avvicina al letto bacia la tua mamma e ti accarezza il capo.
"cosa le stavi raccontando?"
"la nostra storia"

Prometti che non vai più via?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora