Parte 10 십

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Porto le mani contro il suo petto, allontanandolo da me.
«C-Che cosa fai?», balbetto, con il cuore che batte a mille.
Daniel assottiglia le labbra e mi guarda impassibile. Dopodichè sospira, «Mi dispiace», borbotta, «Mi sono fatto prendere dal momento».
«Ti sei fatto prendere dal momento?!», dico e la mia voce fa eco per tutto il condominio, ma questo poco importa, tanto ci vivono vecchi che a malapena riescono a sentire, «Daniel, sono fidanzata!», esclamo.
Rimaniamo in silenzio per un po' e dopo alcuni minuti bastati e avanzati, decido di non proferire più parola, dandogli le spalle e infilando le chiavi di casa nella serratura.
«Però hai ricambiato», afferma, lasciandomi di stucco (è un barbatrucco!!).
Sospiro e porto giù la maniglia della porta, entrando e sbattendogliela in faccia.

Mi porto una mano tra i capelli.
Cosa mi è successo?
Prendo il cellulare dalla mia borsa e mi meraviglio delle numerose notifiche che mi sono arrivate.
Provengono tutte da Jungkook.
Deglutisco e leggo i messaggi che mi ha mandato.

Jungkook: Elaine

Jungkook: Elaine rispondi al telefono

Jungkook: Mi stai facendo impazzire

Jungkook: Cristo

Jungkook: Ma vuoi rispondere al telefono???

Jungkook: Sto arrivando a casa

Jungkook: Perfavore rispondi

Jungkook: ????

Jungkook: Sono qua sotto

Jungkook: Elaine

Jungkook: Perchè c'è un auto parcheggiata qui?

Jungkook: Sei a casa?

Jungkook: Ti ha accompagnato Daniel???

Jungkook: Sono nell'ascensore sto arrivando

Jungkook: Non dovevo neanche venire.

Il mio cuore perde un battito.
Con le mani tremanti, esco di nuovo dall'appartamento, dirigendomi verso l'ascensore.

Intanto digito il numero di Jungkook e metto il telefono accanto all'orecchio in attesa che risponda.

Sono completamente in stato di shock, non ci posso credere che Jungkook abbia visto tutto.

Una voce robotica mi dice che al momento il contatto non è raggiungibile e io sospiro.

Le porte dell'ascensore si aprono e mi affretto ad uscire dal condominio.
«Jungkook!», dico, guardandomi intorno.

Mi dirigo verso il giardino e scendo gli scalini. Continuo a chiamarlo al telefono ma non risponde.

Improvvisamente lo vedo, seduto sull'erba, girato di spalle.
Corro più veloce che posso e appena lo raggiungo, circondo le mie braccia intorno a lui, da dietro.

«Non è quello che pensi, ti prego, credimi», gli sussurro all'orecchio.
China il capo e sospira, «Ma io ho visto tutto».

Si volta verso di me, sciogliendo le mie braccia intorno a lui.
Ci guardiamo negli occhi per un po', seduti sul prato asciutto del giardino del nostro condominio, sotto la luce del sole e l'aria fresca di Busan che sfiora entrambi.

«Elaine...», mi chiama, il labbro inferiore tremante, «Scusami».
Confusa, porto le mie mani ad intrecciarsi con le sue.

«Scusami se non ci sono quasi mai per te ultimamente, ma perfavore, non lasciarmi. Non sostituirmi con qualcun'altro, non ce la farei mai».

La mia bocca si forma in una 'O', sorpresa.
Accarezza le mie mani con i pollici, «Ti amo più di ogni altra cosa».

Deglutisco e sciolgo le nostre mani intrecciate, abbracciandolo.
«Jungkook, ti amo anche io», sussurro, appoggiando la guancia sul suo petto, «Non ti tradirei mai. È stato un errore, scusami».
Rimaniamo così per un po'.

«Mi sei mancata, mia principessa».
Lascia un bacio sui miei capelli.
Giocherello con le dita della sua mano destra.

Mi alzo a malavoglia dal suo petto, per guardarlo negli occhi, «Devi tornare al lavoro», borbotto.

Sul suo viso appare un ghigno, «Erano due giorni, volevo farti una sorpresa», ridacchia, «Ma evidentemente la sorpresa l'ho presa io».

Gli do una leggera pacca sul braccio, ridacchiando.
«Ti porterò a cena fuori, come promesso», sussurra, avvicinandosi al mio viso e strofinando il mio naso con il suo.

Poco dopo ci alziamo dall'erba.
Jungkook intreccia le sue mani con le mie ed insieme ci dirigiamo verso l'entrata del nostro condominio.

Quando siamo in ascensore, lo sento sospirare.
«Tutto okay?», gli chiedo.

Si volta per guardarmi dritto agli occhi e annuisce, accennando un debole sorriso.
Non mi convince affatto, ma preferisco lasciar stare e godermi questo momento con lui.

Quando usciamo dall'ascensore, c'incammiamo verso la porta del nostro appartamento e io abbasso la maniglia.
«Non l'hai chiusa a chiave?», domanda sbalordito Jungkook, mentre entriamo.

Annuisco lentamente, «Ero talmente in panico che mi sono dimenticata».
Scoppia a ridere e mette le mani intorno ai miei fianchi.

«Vestiti elegante stasera...», sussurra, lasciandomi un bacio sul collo.
Dopodichè mi lascia lì impalata.

Lo osservo incamminarsi verso il bagno e chiudere la porta.
Intanto io mi dirigo in camera e apro lentamente le ante dell'armadio sospirando.

Non ho tanti vestiti eleganti, gli unici che mi piacciono davvero sono quelli che mi hanno regalato Hailie e Taehyung a Natale e al mio compleanno.

Inizio a tirare fuori tutti i vestiti finchè in un angolo ne trovo uno che non pensavo neanche di avere.

Lo afferro e indietreggio, osservandolo.
È bianco panna e arriva a metà coscia.

È troppo semplice per i miei gusti, ma penso che basti.
Esco dalla stanza ed entro nel bagno, ritrovandomi Jungkook nella vasca.

«Piccola».
Appoggio i miei vestiti sul lavandino e lo osservo, «Sbrigati che devo lavarmi anche io», borbotto.

Sul suo viso appare un ghigno, «Unisciti a me, piccola».
Scuoto la testa, «Sbrigati», ripeto, guardandolo alzarsi lentamente dalla vasca e apparire completamente nudo davanti a me.

Si mette l'asciugamano intorno alla vita ed esce dal bagno.
Sospiro e cambio l'acqua della vasca.
Non si sa mai cosa abbia combinato dentro quello.

Dopo circa quindici minuti a lavarmi e ad asciugarmi i capelli, esco dal bagno, sentendo fracasso in cucina.

«Kook?», lo chiamo.
Mi blocco immediatamente quando lo vedo arrivare velocemente dalla cucina al salotto con un vassoio pieno di cibo in mano.

Lo seguo in salotto e la mia mascella è completamente a terra.
Anche Jungkook, sembra più scioccato di me.

«È bellissimo».
«Sei bellissima».

Diciamo all'unisono.
Roteo gli occhi al cielo e accende le candele poste sugli scaffali, rendendo l'atmosfera più romantica.
Mi avvicino verso il tavolo ornato di varie decorazioni e rimango esterrefatta nel vedere cosa ha cucinato.

«Me lo ha insegnato Jin huyng, è il tuo piatto preferito ed è una fortuna che sia questa la mia unica specialità», sorride, imbarazzato.

❝CHEATING.❞  jjk [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora