Parte 12 십이

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Stringo il pigiama di Jungkook, senza smettere di piangere.
Lui appoggia le sue mani dietro alla mia schiena, cercando di calmarmi.

«Cos'è successo?», domanda per la milionesima volta.
Mi stacco leggermente da lui e alzo il capo per guardarlo negli occhi.

È bellissimo.
Lo è sempre stato.
Anche quando la prima volta che ci siamo visti teneva quella frangetta che lo rendeva così puro e innocente.

«Piccola mia», sussurra.
Le parole uscite dalla sua bocca tremano, come se non le avesse mai detto.
Lo vedo deglutire e portare le mani su entrambe le mie guance.

«J-Jungkook», balbetto.
Lui aspetta che parli, ma dalla mia bocca non esce niente di quello che devo dire.

«Ti amo», lo abbraccio, affondando il mio viso sul suo pigiama che è ormai diventato un grande fazzoletto asciuga lacrime.

«Elaine, ti amo anche io», mi accarezza i capelli e io sento il suo cuore battere forte, come il mio.

Scoppio ancora a piangere, stringendolo più forte a me.
Rimaniamo così per tutto il tempo, Jungkook mi lascia dei baci tra i capelli.

Stento a credere che tutto alla fine andrà a galla.
Che tutto ciò che Jungkook mi ha tenuto nascosto prima o poi lo verrò a sapere.

«Non voglio lasciarti, Jungkook, non voglio stare senza di te».
«Mia piccola, non succederà mai».

Le sue parole mi feriscono ancora di più.
È incredibile come in una situazione del genere lui stia ancora cercando di mentirmi.

Sospiro e mi allontano, asciugandomi le lacrime.
Ci guardiamo negli occhi e rabbrividisco.
Jungkook si passa una mano tra i capelli scuri che vanno all'indietro e dopodichè ritornano alla loro posizione iniziale, con due ciuffetti separati che mettono a risalto la sua fronte.

«Elaine, andiamo a dormire...», sussurra, tenendomi per il braccio e trascinandomi in camera.

Osservo la sua schiena, lasciandomi trascinare da lui.
Mi sembra di essere trascinata dal diavolo.
Da un diavolo dalla voce angelica di cui mi sono innamorata, trascinandomi verso il suo posto preferito: l'interno.

Mi sembra di avere la Sindrome di Stoccolma.
Deglutisco appena entriamo in camera.

Ci adagiamo entrambi sul letto e io rimango ferma tra le braccia di Jungkook.
Cosa sto facendo?

Vorrei tanto allontanarmi, ma il suo profumo attira la mia attenzione ed è così che mi addormento, sotto il suo dolce profumo, il contatto con il suo corpo e la sua voce che mi canticchia una canzone.

[...]

«Principessa...», sento delle labbra appoggiarsi sul mio collo e mugolo, girandomi con ancora gli occhi chiusi.

«Principessa, svegliati», una mano mi scuote.
«Ancora cinque minuti», borbotto, circonando le mie braccia e le mie gambe intorno al corpo di Jungkook, usandolo come cuscino.

Poco dopo sento una risata, «Non sei proprio cambiata», sussura con voce impastata dal sonno, «Oggi ti accompagno al lavoro, però sbrigati, sei in ritardo».

Apro lentamente gli occhi ritrovandomi Jungkook che mi sorride.
«Buongiorno», borbotta, lasciandomi un bacio sulla punta del naso.

Dopodichè mi da una pacca sul sedere, facendomi sussultare.
Balza dal letto e io lo guardo male, «Sbrigati, pigrona», ridacchia, uscendo dalla stanza.

Sbadiglio e mi alzo lentamente dal letto, ancora assonnata.
Dopo essermi vestita e lavata il viso, m'incammino in cucina dove vedo Jungkook ai fornelli.

❝CHEATING.❞  jjk [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora