Parte 18 십팔

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> Consequences - Camila Cabello

«Perfavore, parliamo», sussurra Jungkook, appena chiude la porta alle nostre spalle.

Mi guardo intorno e noto che la casa non ha un bell'aspetto: i cuscini del divano sono completamente a terra, il vaso di fiori appoggiato prima al tavolino è a terra, frantumato in mille pezzi.

Sospiro e mi volto verso di lui, notando solo ora che i suoi occhi sono ricoperti da delle occhiaie grosse quanto le mie.

«Mi ami?», domanda lui, avanzando di qualche passo verso di me.
«Sì, ti amo da morire, Jungkook», sussurro, con il cuore in mano.

Sul suo viso appare un sorrisetto debole e io porto la mia mano sulla sua guancia, accarezzandola e sentendo i miei polpastrelli bagnarsi, segno che sta piangendo.

Nel vederlo così, mi sale un groppo in gola. Più la sue lacrime escono dagli occhi, più mi viene voglia di tornare indietro nel tempo, ai primi giorni in cui ci amavano come se non ci fosse un domani, a progettare il nostro futuro durante l'intervallo a scuola, ad uscire dalla mia finestra per andare ad un appuntamento con lui quando ero in punizione. Vorrei solo tornare indietro.

Sento le mie guance bagnarsi, entrambi siamo ricoperti di lacrime di dolore, sensi di colpa e tristezza.

Jungkook attorciglia le sue braccia intorno al mio corpo e io rimango lì accoccolata alle sue braccia, senza smettere di piangere.

«Voglio solo che tu mi perdoni, El», sussurra al mio orecchio, appoggiando il viso all'incavo del mio collo e la mia spalla e sento le sue lacrime bagnare la mia pelle, il che mi fa rabbrividire.

Mi mordo il labbro inferiore, cercando di bloccare i miei singhiozzi, ma con scarsi risultati.

Stringo Jungkook a mia volta, il salotto si ricopre di singhiozzi, del rumore quasi sordo dei nostri vestiti che si strofinano per l'abbraccio troppo stretto.

«Mi dispiace, Elaine, mi dispiace tantissimo», sussurra ancora, allontanandosi di poco per guardarmi in viso.

Porta le sue mani sulle mie guance e cerca di asciugarmi le lacrime con i pollici.
«Mi dispiace», ripete.

«Non puoi risolvere niente con un mi dispiace», borbotto, e lui si morde il labbro inferiore.

Le sue dita tremano al contatto con le mie guance e io sospiro, allontanandomi da lui.

«Ti ho dato tante opportunità, Jungkook», dico, osservando il vaso di fiori a pezzi, a terra, «Questa era l'ultima e l'hai sprecata».

Mi volto di nuovo verso di lui, quando i nostri occhi si incrociano, è come se la stanza si fosse ricoperta di fuoco intorno, dove noi non possiamo passare, perciò siamo completamente bloccati, a pochi centimetri di distanza.

Mi lecco le labbra secche, mi asciugo le lacrime e stringo i pugni.
«Ti perdono».

Mi guarda sbalordito.
Sul suo viso appare un sorriso tra tutte quelle lacrime e si avvicina a me, per stringermi di nuovo ad un abbraccio ma io faccio qualche passo indietro.

«Ma non staremo più insieme».

Il suo sorriso sparisce e sento il cuore battere forte.
E se entrambi non fossimo più in grado di sorridere?

«No, no, no, perfavore», sussurra, afferrando il mio polso.

Scuoto la testa portando la mia mano sul suo petto, cercando di allontanarlo da me.
«Ho bisogno di te, Elaine».

«Anche io ho bisogno di te», sussurro e mi dimeno dalla sua presa sul mio polso.

«Allora perchè non vuoi più? Senza l'un l'altro non siamo niente, Elaine. Ti prometto che non lo farò più, te lo giuro».

«Sono stanca delle tue promesse», m'incammino verso l'uscita e appoggio la mano sulla maniglia, ma sento il suo corpo spingere contro il mio da dietro e abbracciarmi.

Appoggio la testa contro la porta, chiudo gli occhi e lascio pendere dalle mie labbra un sospiro furstrato.

«Non mi lasciare così», sussurra e sento i suoi polpastrelli accarezzarmi la pancia.

Mi volto, rimanendo bloccata tra le sue braccia e la porta alle mie spalle.
«Mi mancherai tanto».

«Ce la caveremo», gli sussurro, portando le mie mani tra i suoi capelli.
Fa un sorriso debole e il suo viso si avvicina sempre di più al mio finendo per togliere tutte le distanze che ci hanno separato da quando sono arrivata in questa casa.

Le sue labbra a contatto con le mie portano via tutti i pensieri di quel momento, tutto il dolore provato, i suoi sensi di colpa, il mio perdono e tanto altro.

Porto le braccia dietro al suo collo e lui le sue mani sulle mie guance, approfondendo il bacio.

Le nostre lingue giocano tra di loro, cercando dominanza e ovviamente, anche l'ultima volta, è sempre Jungkook a dominarmi.

La stanza che prima era ricoperta di singhiozzi, si ricopre delle nostre lingue che schioccano tra di loro e del tremendo bisogno di Jungkook.

Mi stacco da lui e lo guardo negli occhi un'ultima volta.
«Ti amo», sussurro.
«Ti amo di più».

Mi volto e abbasso la maniglia della porta, uscendo dall'appartamento, senza voltarmi un'ultima volta.

Quando la richiudo, lo sento appoggiarsi violentemente contro la porta dall'altra parte e sospiro.

Inizio a scendere lentamente le scale e ogni gradino mi porta alla fine di tutto questo.

Le lacrime continuano a scendere, non ci posso credere che è tutto finito.
«Dannazione...», sussurro, fermandomi ad un certo punto.

Guardo in alto, nell'inutile speranza di trovarlo guardarmi e salutarmi con un sorriso, dicendomi che è tutto uno scherzo.

Ma non c'è.

Devo smetterla di convincermi che qualcosa cambierà. È andata così, Jungkook ha sprecato tutte le sue opportunità e come ci siamo detti, una volta fatto, le nostre strade si sarebbero separate.

L'amore infinito che provavo per lui, sembrava così forte e indistruttibile, eppure niente è per sempre.

Continuo a scendere lentamente le scale, ricordandomi i vecchi tempi in cui giocavamo a rincorrerci come bambini e probabilmente i vicini di casa ci stavano cristonando per il troppo rumore che creavamo.

Giungo alla fine delle scale, la porta d'uscita è davanti a me e dopodichè tutto cambierà.

Jungkook non farà più parte della mia vita, ciò vuol dire che sto per compiere un grande passo in cui tutto ora sembra il nulla.

Avanzo e tengo stretta la maniglia della porta, le mani che mi sudano.
Mi mordo il labbro inferiore.

Apro la porta e l'aria di Busan invade l'intera stanza, facendomi rabbrividire.
Esco definitivamente dall'appartamento e alzo il capo verso il cielo chiaro e azzurro, ricoperto di nuvole.

Un nuovo capitolo della mia vita è iniziato.

❝CHEATING.❞  jjk [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora