«È davvero squisito», dico, appena prendo un altro boccone del bibimpab cucinato da Jungkook.
Sul suo volto appare un sorriso imbarazzato.Mangiamo con calma, mentre lui mi parla di cosa ha combinato con Jimin al lavoro.
Non gli do tanto ascolto, è forse perchè sono anche abbastanza stanca e infatti mi limito solo ad annuire e sentire a pezzi.«Piccola, ti sto annoiando?», ridacchia Jungkook.
Sorrido debolmente e mi puliso gli angoli della bocca con il fazzoletto, dopo aver preso l'ultimo boccone di bibimbap.«Scusa, non dovrei parlarti del lavoro adesso», si alza dalla sedia e si avvicina a me, portando le sue mani sulle mie spalle.
«Guardiamo un film», sussurra.
Annuisco e mi alzo anche io. Sparecchiamo la tavola e dopo aver sistemato tutto, ci buttiamo sul divano, le mie gambe appoggiate sopra le sue, come ai vecchi tempi.Non guardavamo un film da tanto tempo ed effettivamente mi è mancato tutto ciò.
Jungkook accende la televisione e sullo schermo appare Will Smith.Faccio un urletto di gioia riconoscendo subito il film, nonchè il mio preferito: Collateral Beauty.
Sento Jungkook schioccare la lingua contro il palato, «Ancora? L'avrai guardato cinquecento volte», borbotta e punta il telecomando contro la televisione per cambiare.
«No, no!», esclamo, cercando di fermarlo ma lui cambia canale e alza il braccio cercando di non farsi prendere il telecomando da me.
Quando ormai capisco di non avere più speranze di prendere l'oggetto dalle sue mani, sbuffo e gli do le spalle, con le braccia conserte al petto.
«Hey, guarda, c'è il nuovo film di Star Wars!», esclama, picchiettandomi sulla spalla ma io lo ignoro, tenendo il broncio.
«Eh dai...», ridacchia.
Cerco di allontanarmi il più possibile da lui.
Poco dopo dalla televisione sento la voce doppiata in italiano di Will Smith che ormai so a memoria e mi volto subito, ma la mia visuale viene coperta da Jungkook che appoggia le sue labbra sulle mie.Colta di sorpresa, rimango ferma sotto il contatto delle sue labbra e poco dopo delle sue mani che accarezzano dolcemente ogni centimenteo del mio corpo.
Mi riprendo quando sento la sua lingua picchiettare sul mio labbro inferiore ed è così che la serata passa.
Il bacio diventa più intenso e finiamo per fare di più.[...]
Apro lentamente gli occhi, sentendo freddo al mio corpo.
Quando mi sveglio completamente, mi rendo conto di non avere i vestiti addosso e di essere coperta solo da una coperta rossa a pois, sul divano.Mi passo una mano tra i capelli e mi alzo, ritrovandomi a terra il mio intimo e il mio vestito, insieme alla maglietta di Jungkook.
Decido di mettermi quella al posto del vestito e dopodichè faccio per dirigermi in bagno per lavarmi il viso, ma la luce accesa della camera da letto attira la mia attenzione.
Apro lentamente la porta, trovando Jungkook in pigiama, sulla soglia della porta del balcone, al telefono.
Non si è accorto di me, perciò decido di stare in silenzio.
Poso lo sguardo sul comodino e vedo che sono solo le tre del mattino.Chi diavolo sta chiamando a quest'ora?
«Lo so, piccola. Devi stare tranquilla, tornerò presto».
Sento il mio cuore perdere un battito.
Jungkook si passa una mano tra i capelli, sempre dandomi le spalle.«No, non si è accorta di niente ed è meglio così. Aspettiamo solo un altro po' e possiamo rivederci, okay?».
Mi mordo il labbro inferiore, cercando di trattenere le mie lacrime.
«Ci sentiamo dopo, dai», ridacchia e si stiracchia, chiudendo le porte del balcone, «Ti amo anche io».
Indietreggio velocemente quando finisce la chiamata e corro in bagno, chiudendo la porta e cercando di fare meno rumore possibile.
Appoggio la schiena contro di essa e sospiro.
Le lacrime iniziano a scendere ininterrottamente.
Sempre la solita storia.Ormai è chiaro.
Jungkook mi sta di nuovo tradendo.Soffoco i miei singhiozzi, coprendomi la bocca con la mano.
L'idea di doverlo affrontare mi mette più ansia di quanto potrebbe sentirla lui.Mi guardo allo specchio.
Cos'ho che non va?
Perchè mi pugnala alle spalle?Gli ho sempre dato tutto quello di cui aveva bisogno.
È davvero come dice Taehyung?Deglutisco, asciugandomi inutilmente le lacrime che vengono coperte con altre.
Poco dopo la porta del bagno si spalanca.
«Elaine!», esclama Jungkook, correndo verso di me e voltandomi verso di lui.Non ho neanche il coraggio di guardarlo negli occhi, non ho il coraggio di dirgli cosa ho sentito, non ho il coraggio di lasciarlo andare.
«Elaine, che succede?!», domanda, cercando di asciugare le mie lacrime.
Cerco di levarmi dalla sua presa ma mi stringe improvvisamente a se, portando le sue braccia intorno al mio corpo.
Continuo a piangere sul suo petto, sotto la dolce melodia della sua voce che cerca di calmarmi.
[Flashback, 4 anni fa]
«Idiota che non sei altro!», esclama Joy, tirandomi una pacca sulla testa.
Mi massaggio la parte dolorosa e mi chino a terra per afferrare lo zaino che mi ha fatto cadere ma tira un forte calcio, mandandomela dritta in faccia.
Cado a terra, sentendo le guance pizzicare.
Questa non ci voleva.
Questa non ci voleva, Dio.«Oh, la piccola sta piangendo?», mi deride e io cerco di ignorarlo, ma improvvisamente inizia a tirarmi i capelli.
«Hey, hey, si può sapere che diavolo stai facendo?!», esclama una voce maschile che riconosco subito: Jungkook.
La presa di Joy sui miei capelli si libera e io alzo lo sguardo, trovando il mio ragazzo alle prese con Joy.
Cerca di allontanarla, senza neanche torcerle un capello e lei, se ne va a passo spedito.
Jungkook si china cercando di essere alla mia altezza ma io non ho neanche il coraggio di guardarlo, per l'imbarazzo.
«Scusami se hai una ragazza così...», sospiro, asciugandomi le lacrime.
Le braccia di Jungkook circondano improvvisamente il mio corpo e il suo dolce profumo mi manda completamente fuori di testa.«Mi piaci così come sei, mia piccola principessa. Ricordati che Iron Kookie ci sarà sempre per te, perchè ti ama più di ogni altra cosa al mondo, addirittura più di suo padre Iron Man».
Ridacchio e mi lascio coccolare dai suoi baci su tutto il mio viso.
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❝CHEATING.❞ jjk [IN REVISIONE]
FanficIn cui Jungkook tradisce la sua ragazza molteplici volte, ma viene sempre perdonato. © spearhaes e -anonimo- // 2018