I due semidei si salutarono prima di tornare uno nella propria cabina e l'altro per farsi qualche altro esercizio all'aperto prima di pranzo.
Nico sperò di trovare Jason al muro dell'arrampicata, convinto che avrebbe chiesto la rivincita all'infinito pur di battere Jackson almeno una volta. Arrivato poté constatare che le sue supposizioni erano giuste. Come aveva immaginato trovò i due ragazzi che si sfidavano ancora una volta. Percy era più avanti di un metro, Jason invece era costretto a rimanere immobile dove si trovava, rischiando – se spostava di un centimetro il piede – di abbrustolirsi i peli delle braccia. Gli faceva quasi pena il figlio di Giove, che poteva benissimo usare i suoi poteri sull'aria e spingersi fino alla cima senza nessuna difficoltà.
« Hai deciso di mettere radici? » gli urlò Percy.
« Pensa per te Jackson! » gli rispose Jason, che effettivamente non si decideva a muoversi. Il figlio di Giove sbuffò, lasciandosi cadere, e come se fosse fatto d'aria tornò al suolo, notando solo in quel momento chi era presente. « Ehi! » lo salutò il figlio di Giove, sorpreso di vederlo. Nico rispose con un cenno del capo, fissando Percy che stava per arrivare alla cima. « A quanto state? » domandò Nico, inserendo un accenno di curiosità e sarcasmo nella domanda. Jason rimase in silenzio, esattamente non lo sapeva nemmeno lui quante volte lo aveva battuto. « Che importa! » esclamò allora il ragazzo. « Domani riuscirò a batterlo » disse sicuro sé, anche se sembrava di convincere più se stesso che Nico, il quale annuì per compassione. Poco più tardi il figlio di Poseidone scese dal muro, portandosi indietro i capelli che gli stavano appiccicati sulla fronte. « Per tutti gli dei, Grace! » esclamò, riprendendo lentamente fiato. « Ti ho battuto di nuovo » rise tra un sospiro ed un altro. « Ehi Nico! » salutò, notandolo solo in quel momento. « Non ti avevo visto, quando sei arrivato? » gli chiese, stirandosi intanto un braccio che gli si era indolenzito. « Poco fa » rispose.
« Ti va di mostrare a Grace come si supera il muro? » chiese, appoggiandosi con un mano sulla spalla di Jason, il quale lo guardò storto. Nico provò ad accennare una risata. « Mi è passata la voglia » ammise. « Magari domani » propose, ottenendo un cenno di assenso da parte di Percy. « Ci sto! » esclamò il figlio di Poseidone.
«Sempre se non vinco io» disse con tono di sfida Jason, levando la mano di Percy dalla sua spalla.
« È tutto da vedere » soffocò una risata Percy.
«Sarà la volta buona» si accigliò il figlio di Giove.
Tra una chiacchiera ed un'altra suonò la conchiglia, richiamando l'attenzione dei semidei ad andare verso la mensa. I tre ragazzi non ebbero nemmeno il tempo di potersi fare una doccia.
Come quella mattina il tavolo della casa numero 13 era occupato, già sedute c'erano Annabeth e Piper, che pareva stessero parlando di qualcosa di molto interessante, ma non appena videro arrivare i tre smisero subito.
Percy si avvicinò alla sua ragazza dandole un bacio, sedendosi al suo fianco tenendola per mano. « Ha accettato » lo aggiornò la figlia di Atena.
« Sì, me l'ha detto » rispose Nico, accomodandosi sulla panca. « Ma rimane una pazzia » sospirò, non capiva il bisogno di portarselo dietro.
« Allora » si schiarì la voce Piper. « Chi ha vinto oggi? » chiese, cambiando argomento.
« Io » gongolò Percy, con il figlio di Giove che lo guardava storto.
« Domani non sorriderai più! » lo avvisò Jason, ottenendo solo un cenno compassionevole da parte di Percy, ma anche da Piper.
I quattro ragazzi parlavano animatamente, cercando di coinvolgere anche Nico nel dialogo, il quale rispondeva solo a monosillabi. Era troppo preso a fissare il tavolo numero 7, pensando alla mattina appena trascorsa e riflettendo su ciò che gli aveva detto il ragazzo sotto l'albero. È stato carino da parte sua dirglielo, era abbastanza sicuro che lo pensasse davvero, ciò che gli sfuggiva era perché glielo avesse detto. Il figlio di Ade era così preso dai suoi pensieri che si estraniò completamente dalla conversazione, non udendo poi la domanda che Percy gli aveva fatto. « Ehi Nico » lo richiamò per la seconda volta.
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RICOMINCIO DA TE // solangelo
Fanfiction[Conclusa] La fanfiction è ambientata subito dopo la guerra contro Gea e il campo rivale. Questa è un po' la mia visione su come potrebbe essere nata la relazione tra Nico e Will. Buona lettura! ©copertina creata da me su Canva.com ©tutti i diritti...