Citazione per il capitolo:
Insistere è testardaggine. Perseverare è determinazione.
(Jacinto Benavente)
Eleanor
<<Hockey>> rispose frettolosamente andandosene via.
Quel ragazzo aveva seri problemi, cosa avevo fatto per meritarmi la sua indifferenza?
Non lo sapevo neanche io.
Ma una cosa che ero certa di sapere era che mi stava nascondendo qualcosa.
Ero sicura non avesse scelto solo l'nockey.
Mi rassegnai, guardai l'orario e tornai in classe.
Una noiosissima lezione di educazione di educazione fisica sui paramorfismi mi aspettava e, cosa ancora peggiore, Mrs. Newmark, l'insegnante, mi aveva odiato sin dal nostro primo incontro, quando per sbaglio mi ero seduta sul suo amato fischietto rompendolo.***
<<Perchè proprio a me?>> iniziai ad imprecare.
Ero sotto la tettoia della scuola, cercando di non farmi bagnare dal temporale.
I miei genitori erano al lavoro e sarebbero tornati dopo domani, lo scuolabus era già partito e dovevo farmi tutta la strada per casa a piedi.
Cinque chilometri sotto un temporale, che non solo mi avrebbe bagnata completamente, ma che avrebbe trasformato i miei capelli in un ammasso informe.<<Eleanor, serve un passaggio?>> ringraziai mentalmente la signora Mendes e la sua puntualità.
Annuii e salii in macchina, sistemandomi vicino a Shawn.<<Allora ragazzi, come è andato il primo giorno di scuola media?>> domandò guardandoci dallo specchietto.
In macchina era calato uno strano silenzio e si sentiva la mancanza di Aaliyah, la quale, a differenza del fratello, parlava sempre.
Non sopportavo il silenzio,non sopportavo il fatto che nessuno parlasse e che non ci fosse nessun rumore.
Nei film horror, il protagonista moriva sempre quando c'era il momento di silenzio e io non volevo fare la stessa fine.<<Benissimo>> risposi felice.
Il primo giorno di scuola era sempre divertente perchè non si faceva altro che fare conoscenza con insegnati e compagni di classe.
Purtroppo, poi si veniva a contatto con la dura realtà, composta da test interrogazioni, sveglia che interrompeva i bei sogni che si stavano facendo e ragazzine che erano tutto il contrario della parola simpatia.<<Che corsi avete scelto?>> continuò il discorso la signora Mendes.
<<Lettura straniera e vorrei entrare nel consiglio studentesco, poi per gli altri vedrò...>> guardai nella direzione di Shawn che continuava a non calcolarmi minimamente.
Andava sempre così : lui alzava la testa, mi guardava per cinque secondi, abbassava la testa e ritornava a girarsi i pollici.
Insomma, molto emozionante.<<Shawn, alla fine sei riuscito a entrare nel coro della scuola?>> sbarrai gli occhi alla domanda della signora Mendes.
Coro?
Non sapevo che a Shawn piacesse cantare e non sapevo neanche che gli piacesse farlo.
Avevo sempre pensato che fosse il classico ragazzo un po' timido ma a cui piaceva fare sport e uscire all'aria aperta.<<Mamma>> sussurrò in imbarazzo Shawn <<Lei non lo doveva sapere>> disse indicandomi.
Continuavo a non capire perchè non mi avesse detto che voleva far parte del coro della scuola.
Non mi sembrava di essere tanto antipatica, anzi, cercavo sempre di fae battute con lui, ma non riuscivo mai a farlo ridere.
Mia madre diceva che ero una comica incompresa ed era vero.
Il mondo non era ancora pronto alle battute di Eleanor Kenner.
Digrignai i denti.
Avevo promesso alla mia mamma che non avrei parlato di me in terza persona, perché la irritava, ma lo avevo appena fatto!<<Perchè tesoro?>> chiese la signora Mendes.
Potevo percepire della tensione nell'aria.
Shawn non rispose alla domanda, ma abbassò la testa e si ammutolì, più di prima.
Riuscivo a sentire appena il rumore del suo respiro.
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Classmates||Shawn Mendes
FanfictionA Shawn Mendes fanfic Eleanor Kenner e Shawn Mendes, l'instancabile duo dalla prima media. Shawn è un ragazzo sentimentale e timido, a cui non mancano mai le belle parole. Eleanor è il suo contrario. È una combinaguai, un'esplosione di energia che s...