Mentre leggete questo capitolo vi consiglio di ascoltare Life of the party.
Citazione per il capitolo:
Il primo bacio è l' abbraccio del cielo e della terra in un istante d' amore.( Stephen Littleword)
Un anno dopo...
Eleanor
<<Dai, vieni!>> scossi la testa nuovamente.
Era da mezz'ora che Shawn e Brian stavano cercando di convincermi sul venire alla festa di compleanno di Ian, un altro membro della mia compagnia di amici.
Odiavo la musica ad alto volume, odiavo la confusione e odiavo ballare.
Insomma, odiavo le feste in generale e in più, anche se avessi voluto andarci, mia mamma non mi avrebbe autorizzato.
Mi vedeva ancora come una bambina, nonostante avessi quattordici anni.
Per lei, la priorità che avevo in questo momento della mia vita era solamente lo studio.
Le amicizie e le feste venivano dopo.<<Ti divertirai!
È solo una festa di compleanno con pochi invitati>> mi supplicò Shawn.
Il loro pochi invitati erano praticamente quasi tutta la scuola, come era successo alla scorsa festa organizzata da Brian e a cui non ero andata, ma avevo saputo essere stata il migliore party della storia di Pickering.<<Per favore?>> chiese Brian.
Scossi ancora la testa, in segno di negazione.
Le feste e io eravamo due parole destinate a rimanere sconosciute per tutta la vita.<<Per favore?>> domandò Shawn.
Alla fine cedetti perchè sapevo che, se non avessi accettato, mi avrebbero stressato per tutto il giorno.<<E va bene>> risposi rassegnata.
<<Vedrai che non te ne pentirai>> esclamò Shawn abbracciandomi forte, abbraccio che io ricambiai.
<<Lei, venire a una festa? E con cosa si vestirebbe? Stracci?>> strinsi i pugni all'udire la fastidiosa voce di Samantha Smith.
Attraversò il corridoio con evidente aria di superiorità, iniziando a ridere con le sue amiche alla mia vista.
Brutta figlia di papà, pensavo sempre appena la vedevo.
Nella mia mente da quattordicenne, questo era il massimo insulto che riuscivo a pensare.
Mi tirai su le maniche della maglietta che stavo indossando e mi diressi verso di lei.
Non avevo paura di alzare le mani, ma lo facevo solo se necessario e in quel caso era necessario.
Una volta avevo mandato Billy Clark all'ospedale perchè mi aveva provocato e come risultato avevo ottenuto una bella sospensione di tre giorni.
Shawn mi tenne dalla vita, rispiarmando un brutto occhio nero a quella vipera.
Le parole che uscivano dalla sua bocca erano velenose quanto il veleno di una vipera.<<Calma, calma. Non ti, non ci, deve interessare quello che dice la gente, soprattutto quello che dice lei>> disse guardandomi fisso negli occhi.
Stava usando il plurale perchè una volta aveva preso in giro pure lui sul fatto che cantasse.
Un conto era prendere in giro me, ma se toccavi Shawn non la passavi liscia.
Lui non si toccava, era off limits.
Presi un respiro profondo e feci un sorriso fintissimo.***
Mi misi le mani nei capelli e successivamente mi guardai intorno.
Avevo messo la mia camera a soqquadro, per cercare un vestito decente, ma nulla.<<Ti serve una mano?>> mi chiese mia mamma.
Dopo ore e ore di suppliche, aveva accettato di farmi andare alla festa.
Alzai la testa dal cassetto nel quale stavo cercando e vidi mia mamma con in mano un vestito bellissimo.
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Classmates||Shawn Mendes
Fiksi PenggemarA Shawn Mendes fanfic Eleanor Kenner e Shawn Mendes, l'instancabile duo dalla prima media. Shawn è un ragazzo sentimentale e timido, a cui non mancano mai le belle parole. Eleanor è il suo contrario. È una combinaguai, un'esplosione di energia che s...