«12»

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«Ma lo sai che io ti voglio bene!» ridacchia Matt
«Ti uccido sei avvisato»

Mi siedo sulla sedia davanti ai PC e mi giro verso di loro.

«Allora. Qual'è questo problema?»
«Lo dici tu o lo dico io?» chiede Jack
«Layla... Uhm.. Abbiamo visto una persona...» sussurra mio fratello
«Chi? Non tenermi sulle spine»
«La mamma...» dice tutto d'un fiato
«Cosa?!» urlo

È impossibile che l'abbiano vista! È morta due anni fa!

«È impossibile!» urlo
«L'abbiamo vista, te lo giuro!» ribatte Jack G
«È assurdo...»
«Hacker dei miei stivali se non ci credi controlla le videocamere davanti a Starbucks» sbuffa mio cugino

Inizio a smanettare nei server obsoleti della città e dopo cinque minuti riesco ad entrarci.
Scorro tra i filmati fin quando vedo un volto familiare. Hanno ragione.
Perché ci hai fatto questo mamma? Perché ci hai abbandonati?

Mi alzo di scatto ed esco dalla stanza per poi chiudermi, al piano di sotto, nella sala giochi iniziando a tirare tutto quello che mi capita sotto mano contro il muro urlando e piangendo.

«Non mi spaccare la sala!» urla mio cugino
«Insensibile del cazzo!» urla Matthew
«Lasciatela stare, ha bisogno di tempo» sento dire da Cam

Mi siedo per terra contro il muro e mi tiro le gambe al petto e ci nascondo la testa in mezzo tirando su con il naso.

Perché la mamma ci ha abbandonati?
Perché papà ci ha detto che era morta?
Perché ci hanno mentito?
Che abbiamo fatto di male io e Matthew?

Vorrei solo sapere perché.
Perché tutto questo doveva proprio capitare a me?

Alzo la testa e noto che non distrutto nulla di valore tranne qualche vaso ma suppongo di aver fatto un favore sia agli zii che a Jack perché loro li odiano. Butto i cocci nella pattumiera, attenta a non tagliarmi, senza far rumore giro la chiave nella toppa aprendola e poi mi sdraio sul divano, addormentandomi subito dopo.

***

Quando apro gli occhi noto di essere nel mio letto abbracciata a Cameron che mi stringe a sé protettivo come se avesse paura che da un momento all'altro io possa sparire.

«Cam... Ehi Cam.. Su svegliati» sussurro accarezzandogli i capelli
«Mmmh.. Altri cinque minuti mamma...» mugugna
«Cameron sveglia!» urlo nel suo orecchio

Lui spalanca gli occhi terrorizzato e poi mi guarda torvo.

«Ti odio stronza» borbotta
«È bello sapere che anche tu mi vuoi bene sai?»
«Perché mi hai svegliato? Stavo dormendo così bene»
«Volevo parlare con te...» sussurro
«Non sei obbligata okay? Quando ti sentirai pronta io sono qui, pronto ad ascoltarti» dice
«Ti voglio bene.. davvero grazie»
«Anche io piccola» dice baciandomi la fronte
«Andiamo su in sala giochi?» chiedo alzandomi

Annuisce e io gli prendo la mano trascinandolo fuori dalla stanza per poi correre di sopra.
Una volta arrivati nella sala giochi spalanco la porta e mi trovo davanti alquanto divertente: Jack e Jack che si rincorrono per tutta la stanza urlando cose senza senso.

«Ma è normale?» mi sussurra Cam
«È normalissimo, dovevi vederli da piccoli erano peggio» ridacchio

Prendo un cuscino e lo tiro in testa a Jack, mio cugino, e lui si gira verso Cameron e lo tira in faccia a lui.

Da li parte una battaglia a chi prende più cuscinate in faccia.

«Ma che cazzo state facendo?!» urla mia zia entrando nella stanza
«Ciao zia!» urlo agitando la mano
«Nipotina mia!» urla abbracciandomi
«Zia... Zia non respiro!»
«Oops!»

Perché nella mia famiglia quando ti abbracciano cercano di ucciderti?
Questa cosa non l'ho mai capita e mai la capirò.

«Comunque.. Piacere Cameron»
«Io sono Anne, la mamma di Jack e la zia di Layla e Matthew. Ora voi metterete tutta la stanza a posto se volete pranzare» dice la zia

Esce dalla stanza borbottando qualcosa a proposito di noi giovani che quando mettiamo in disordine qualcosa non la mettiamo mai a posto e che siamo dei casinisti.

«Capito Lay? Metti in ordine!» dice Jack
«Forse non hai capito.. Se voi non pulite con me, io non pulisco nemmeno un centimetro di questa stanza.» indico lo stanzino delle scope e loro con lo sguardo basso si dirigono verso di esso prendendo, appunto, le scope iniziando a pulire tutto il gran casino
«Stronzetti voglio sapere di chi cazzo sono le valigie nella mia stanza.» borbotta qualcuno entrando nella sala
«Che cazzo ci fa qui lei?»
«Uhm.. Sorpresa?» dice a mo di domanda Gilinsky
«Ma ti pare che sia una sorpresa questa coglione?!» urla quella
«Che cazzo urli!» dice mio fratello entrando «Nancy?!»
«No, sono la nonna! Ma secondo te?!» urla
«Che cazzo urlate?» urla Cam

Tutto quello che doveva fare lui era stare zitto e non portare su di se l'attenzione di Nancy.

«E tu chi sei?» chiede la troia
«Fatti i cazzi tuoi.. A già tu non sei capace a starci senza!» dico sfidandola
«Parli proprio tu tesoro»
«Comunque la stanza non è la tua. È mia. Tu non sei nessuno.»

Cameron sposta lo sguardo da me a Nancy e viceversa, come gli altri.

Io l'ho sempre odiata lei, sempre in mezzo ai piedi in qualsiasi circostanza.

«Troietta da quattro soldi» la sento dire
«Eh no ora basta» dico avventandomi su di lei sbattendola contro il muro «La troia sei tu qui dentro chiaro?»
«Uhm... Io direi di no» dice liberandosi dalla mia presa
«Non un'altra volta.. non di nuovo» dice Matthew esasperato

Ci separano ma io mi libero e corro fuori di casa per poi nascondermi nel parco vicino a casa. Non è un buon nascondiglio però ci venivo da piccola quando i miei genitori litigavano con gli zii e io scappavo da casa finché non arrivava Jack che dopo un po' di tentativi mi ci riportava.

Mi arrampico su un albero e prendo il telefono per mandare un messaggio a Benji.

Benji

Lay 💢
Novità?

Benji
Per ora no... Abbiamo un carico di
coca da vendere ai clienti. Le solite cose..
Ah è arrivato un pacco per te.

Lay 💢Non lo aprite. Lo apro io lunedì quando torno.

Benji
Okay capo.

Blocco il telefono e mi godo l'arietta che c'è finché non passa sotto l'albero mio cugino insieme a Cameron, sinceramente mi sarei aspettata mio fratello ma come al solito mi sono sbagliata...

«Dove può essere?» chiede Cam
«Da piccola si nascondeva qui o dai giochi... Tu prova laggiù io la cerco qui..» dice Jack

Cameron sparisce e Jack tira su la testa sorridendomi.

«Uffa. Non è giusto con te non c'è gusto.»

All or Nothing || Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora