«20»

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Alzo gli occhi al cielo e dopo aver finito di mangiare i cereali torno in camera per mettermi i leggings neri, una felpa enorme e le scarpe, mi slego i capelli e metto gli occhiali da vista.

«Ma non usavi le lenti?» mi chiede Matt spaventandomi
«Si, ma devo comprarle»

Prendo lo zaino, il telefono e seguo mio fratello fuori casa.

Entrati in macchina accendo la radio e inizio a cambiare un po' di stazioni fino a quando ne trovo una che trasmette Barcelona di Ed Sheeran e inizio a canticchiare guardando fuori dal finestrino.

«Siamo arrivati» dice mio fratello dopo un po'
«Suppongo io debba andare dalla preside giusto?» mormoro continuando a guardare fuori dal finestrino
«Si.. Ti accompagno..»

Annuisco e scendo dalla macchina con lo zaino in spalla, Matt mi raggiunge e dopo avermi presa per mano mi porta all'ufficio del preside.

Tutti mi stanno guardando e alcuni al mio passaggio si girano a parlottare con l'amico vicino.

«Matt..»
«Fregatene come hai sempre fatto okay? Loro non sanno quello che hai passato.» dice continuando a camminare
«Non è facile..»
«Non ho mai detto il contrario..»

Dopo aver bussato alla porta dell'ufficio della preside entriamo e ci sediamo sulle sedie davanti alla scrivania.

«Come ti avrà detto tuo fratello dovrai recuperare le verifiche che hai perso in questi mesi e le assenze non verranno contate dato che hai il certificato dell'ospedale. Layla come saprai i tuoi compagni di scuola metteranno in circolazione false voci sulla tua lunga assenza ma ti posso assicurare che verranno puniti dato che non sanno nulla. Non ti preoccupare» spiega
«Okay.. Io.. Vado in classe...»
«Di a Christine che eri da me a parlare e dalle questo foglio già che ci sei» dice passandomi un foglio

Annuisco, e dopo aver salutato mio fratello esco dalla stanza dirigendomi nella mia classe.

Prima ora storia americana.

Busso alla porta e dopo aver sentito un "avanti" entro nella classe e sotto lo sguardo di tutti mi avvicino alla cattedra porgendo il foglio alla prof.

«Ero dal preside e mi ha detto di darle questo foglio.» mormoro
«Grazie.. Siediti pure al tuo posto»

Mi siedo vicino a Cameron e sospiro notando la sua indifferenza verso di me.

Dalla cartella tiro fuori l'astuccio e il quaderno e inizio a prendere appunti mentre la prof spiega fino a quando Cameron non mi passa un bigliettino senza farsi vedere.

'Dov'eri?'

'Dal preside con Matt..' scrivo per poi ripassargli il foglietto

Continuo a scrivere ciò che dice la prof fino al suono della campana che segna la fine della lezione sollevando dei mormorii di approvazione da parte della classe.

«Layla, potremmo parlare?» mi chiede la prof mentre sto sistemando le mie cose
«Certo, mi dica prof»
«Noi professori ci siamo accordati per farti recuperare le verifiche che hai perso.. Io te ne vorrei far fare una settimana prossima su Colombo e la guerra d'indipendenza dal millenovecento settantacinque al millenovecento ottantatré» dice
«Okay, va benissimo.»
«Poi l'altra la farai dopo aver saputo l'esito di questa e ovviamente ti dirò gli argomenti»

Annuisco, prendo il foglio con scritto le cose che ha spiegato durante la mia assenza ed esco dalla classe dirigendomi verso la mia prossima lezione, matematica.

«Espinosa alla fine della lezione ti vorrei parlare» mi dice il professore
«Certo» rispondo sedendomi al mio posto, ovvero in fondo alla classe vicino alla finestra

Dalla cartella prendo un quaderno e l'astuccio poggiandoli sul banco aspettando che il prof inizi la lezione.

«..Cooper... Espinosa.. Grier..
«Eccomi!» urla entrando in classe
«Prima cosa non urlare. Seconda cosa in ritardo come ieri e i giorni precedenti!» borbotta il prof
«Lo so.. Ero dalla preside»
«Vai al tuo posto!» urla il prof

E il suo posto dov'è? Vicino a me, mi sembra logico no?

«Posso?» mormora indicando il banco
«Se devi..»

Molto rumorosamente si siede sulla sedia e tira fuori il quaderno e l'astuccio.

Per mezz'ora, Nash, ha cercato di fare conversazione con me come se non fosse successo nulla, come se lui non facesse parte dei Titans e come se i suoi amici non mi avessero picchiata e violentata..

Circa cinque minuti prima del suono della campana mi passa un foglietto piegato in quattro e titubante lo apro.

'Io ti amo davvero, non ti sto prendendo in giro..'

Gli ripasso il foglietto come se nulla fosse e sento un sospiro da parte sua.

«Espinosa.. Vorrei che prendessi ripetizioni della mia materia..» dice il prof, una volta soli
«Oh... Va bene.. Con chi?»
«Con Grier, è il migliore del mio corso»
«Non potrei farmi aiutare da mio fratello?» chiedo sperando in un si da parte sua
«No mi spiace, Grier avvicinati!»
«Si professore?» chiede
«Ti dispiacerebbe darle delle ripetizioni?»
«Nessun problema»

Stronzo.

«La verifica sarà martedì della settimana prossima, questo è il foglio con gli argomenti» mi dice passandomi un foglio
«Si...»

Esco dall'aula, mi dirigo al mio armadietto per prendere il libro di chimica e posare quello di matematica ma vengo fermata da Nash.

«Non mi interessa se gli altri ti hanno perdonato, tu mi devi stare alla larga ti è chiaro?»
«Prima di saltare a conclusioni affrettate mi dovresti ascoltare non credi?» dice cercando di prendermi la mano

A quel gesto scatto e lo attacco al muro tenendolo per la gola.

«Tu non mi devi toccare, parlare e nemmeno guardare okay? Io per te non esisto» ringhio guardandolo dritto negli occhi
«N.. Non... Respiro»

Mollo la presa e corro in classe.

Stessa cosa anche qui.
Il professore che mi da il foglio con scritti gli argomenti della verifica e che mi dice il giorno in cui ci sarà.
Io sommersa di studio.

***

Alla fine delle lezioni vado al mio armadietto e, dopo aver inserito il codice nel lucchetto, tiro fuori uno dei miei tanti skate. Esco dall'edificio e mi dirigo verso casa senza salutare i ragazzi.
Ho bisogno di stare sola e capire ciò che devo fare.

Appena arrivo a casa entro e trovo mio fratello che parla con Jack e Nash.
Che bello.

Tiro dritto in camera e una volta dentro mi ci chiudo a chiave.

Mi siedo alla scrivania e inizio a fare gli schemi di storia così poi da poter iniziare a studiare il prima possibile.

«Layla! Apri!» urla mio fratello
«Sto studiando!»
«Non mangi?»

Poso l'evidenziatore, mi alzo e vado ad aprire la porta.

«Dammi il vassoio e sparisci»
«Dovrete parlare prima o poi»
«Non succederà» borbotto chiudendogli la porta in faccia dopo aver preso il vassoio

All or Nothing || Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora