Incontro

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( Pow Amy )

Sentendo bussare alla porta andai ad aprire. Mi trovai davanti una Tessa sorridente, riuscì a leggere nei suoi occhi sollievo nel vedere che io stia bene. Entrò in camera con un vestito viola sul braccio, andò in bagno per posarlo e notai nel mentre delle scarpe nere. Dopo iniziò a fare il letto. Ero nello stesso punto in cui avevo aperto la porta in attesa di avere un dialogo con lei, poco dopo mi parlò.

<< Noto con gioia che stai bene >>

<< Non pensavo che ti preoccupavi per la mia salute >>

<< Posso sembrare una persona fredda... Ma credimi che posso affezionarmi anch'io alle persone >>

<< Eh dimmi... Ti sei affezzionata a me vero? >>

Mi guardò con un sorriso, ma poi tornò subito seria.

<< Smettiamola con le domande e vai a prepararti, ti ho messo tutto nel bagno >>

<< Sissignora >>

Andai in bagno e chiusi a chiave. Mi tolsi i vestiti lentamente, avevo ancora qualche dolore all'altezza della pancia. Tolsi la benda e guardai la ferita, era leggermente aperta. Mi feci una doccia veloce con acqua fredda in modo da non sentire alcun bruciore per la ferita. Presi l'accapatoio di Lucifero assaporando il suo profumo, rimanendo per qualche minuto a pensare a lui. Devo capire ancora molte cose... Su di me... Su di lui... Cosa provo io per lui e viceversa. Mi misi l'intimo e il vestito con molta cautela, sentendo una fitta allo stomaco... Ghignai per il dolore e mi accovacciai a terra. Conoscevo quel dolore e lo avevo già provato in casa mia la sera del mio compleanno. Il dolore continuava ad aumentare e non voleva smettere... Cercai di alzarmi e mi guardai allo specchio, i miei occhi erano rossi... Ma questo dolore non era provocato per il sangue che al momento non desidero, c'è qualcosa che non va in me.

<< Dimmi un po'... Quanto vuoi rimanere in bagno? Se non ti muovi arriverai in ritardo >>

La voce di Tessa sembrava lontana, come se fosse fuori dalla stanza. Cercai di rilassarmi, il dolore cessò per il momento... Ma avevo una forte nausea e dei piccoli capogiri. Indossai le scarpe nere e cercai di truccarmi con matita e mascara. Quando uscì dal bagno Tessa mi guardò con sguardo interrogativo.

<< Sei sicura di voler andare a cena? Non hai una bella cera... >>

<< Sto bene davvero, grazie Tessa >>

Uscendo dalla camera la nausea non era ancora passata e nemmeno i capogiri. Entrai nella sala immensa e vidi molti demoni seduti a tavola, tra cui mio Padre, Asmodeus e Sheiva. Dov'era finito Lucifero? Mi sedetti al mio solito posto e vidi lo sguardo di Lilim puntato su di me, mi guardava come se fosse sorpresa nel vedermi... Allora è lei la stronza che mi ha fatto del male. Avevo una rabbia immensa, fu la fitta alla pancia a farmi stare buona.

<< Figliola va tutto bene? >>

Solo ora mi accorsi che loro tre mi stavano guardando... Non gli avevo nemmeno dato retta, cercai di mostrare un sorriso, ma mi riuscì male perché tutti fecero un espressione molto più seria di prima.

<< Davvero sto bene non vi dovete preoccupare >>

<< Amica mia sei stata attaccata recentemente, potresti stare ancora male e magari non vuoi darlo a vedere qui davanti a tutti >>

Vorrei tanto stare male solo per quella dannatissima ferita, ma purtroppo non è così. Vidi entrare Lucifero con altri demoni alle sue spalle, ognuno si sedette al suo posto. Con un cenno della mano Lucifero fece portare la cena, c'erano spaghetti e secondi vari.
Presi dei spaghetti alla carbonara, con la nausea che avevo non avevo nemmeno voglia di mangiare.

Love Lucifer - The Perfect Angel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora