Allucinazioni

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( Pow Amy )

Venni sopraffatta da una manciata di ricordi, adesso ricordo tutto il resto della mia vita all'inferno. Ora riesco a dare una spiegazione al vuoto che sentivo, erano i miei sentimenti per Lucifero. Mi guardai intorno, stranamente non c'era nessuno in camera sua, dove saranno tutti? Mi alzai dal letto con un piccolo giramento di testa, sicuramente la mia malattia mi lascerà stare per poco come in passato. Andai in bagno per farmi una lunga doccia e per cercare di distendere i nervi del momento, pensai ha tutto quello che mi era capitato. Ora ricordo persino la mia vita passata ed è strano. Adesso so che devo lottare per la mia vita, ringrazio davvero Gabriele per quello che ha fatto per me o sarei morta sul serio... Ma devo capire come guarire. Uscita dalla doccia mi asciugai per bene. Finito il tutto andai in camera per controllare l'armadio e presi dei vestiti, dei leghins neri e una canottiera azzurra.

<< Ti fai bella per Lucifero? >>

Mi voltai alle mie spalle e non vidi nessuno, chi era? La voce mi è del tutto nuova.

<< Tranquilla mi conoscerai presto >>

Continuai a guardarmi intorno, sto sognando per caso?

<< Chi sei? Fatti vedere non è divertente >>

Davanti a me comparve un'angelo stupendo con le ali nere come la pece, mi somigliava tantissimo. Capelli rossi con qualche ciocca nera e occhi di un azzurro intenso simili a quelli di Lucifero, muscoloso al punto giusto. Mi sentivo attratta da lui, ma non in senso amoroso, ma in senso familiare non so.

<< Sei contenta adesso nel vedermi? >>

Feci segno di si e non so nemmeno io il perché, chi sei veramente?

<< Ne sono felice... Capisco come ti senta in questo momento, ti attraggo in senso familiare non è così? >>

<< Ecco... Come fai a saperlo? >>

<< Ti hanno strappata via da me... Quindi credo che sia nornale >>

Che vuole dire? Si avvicinò a me lentamente, io indietreggiai arrivando con le spalle al muro. Mi guardò attentamente per qualche minuto, io non riuscivo a togliergli gli'occhi di dosso.

<< Manca davvero poco ad averti con me, tranquilla figlia mia non ti farò soffrire più >>

Mi fece una carezza sul viso per poi sparire subito dopo. Io rimasi ferma per qualche minuto per metabolizzare le sue parole, come faccio ad essere sua figlia? Rimasi con quella domanda nel cervello per circa un'ora mentre ero sdraiata sul letto, ma dov'erano finiti tutti? Decisi di uscire dalla stanza per dare un'occhiata. I corridoi erano deserti considerando che era l'ora di pranzo, probabilmente erano tutti a pranzare, ma perché nessuno è venuto ad avvisarmi? C'è sotto qualcosa. Mentre percorrevo i corridoi mi fermai un attimo vedendo davanti a me un demone molto familiare, quando si voltò rimasi pietrificata nel vedere Lilim. La stronza venne verso di me come una furia, ma rimasi sorpresa nel vedere che mi passava attraverso. Sapevo della sua morte, ma che ci fa qui?

<< Tu... Ti ho uccisa con le mie mani, come fai ad essere ancora qui? >>

<< Non mi hai uccisa, sono riuscita a sopravvivere. Adesso ho una domanda, dato che tu sei morta come fai ad essere qui? >>

<< Di certo non sono affari che ti riguardano, stavo cercando Lucifero, ma non riesco a trovare nessuno >>

<< Nemmeno da morta cambi eh? >>

La vidi più arrabbiata di prima e questo mi dava soddisfazione. Cercò di colpirmi in tutti i modi, ma mi passava attraverso. Ci guardavamo con stupore e odio allo stesso tempo.

Love Lucifer - The Perfect Angel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora