La cena

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( Pow Amy )

Venni svegliata dalle urla di una persona. Aprì gli'occhi trovandomi davanti una signora sulla quarantina d'anni. Mi misi a sedere sul letto e la guardai attentamente, capelli neri con qualche ciocca bianca, indossava una maglietta nera con una gonna lunga grigia e delle scarpe con un piccolo tacchetto.

<< Hai molto da guardare ragazzina? >> chiese con tono irritato.

"Ma che caratterino" pensai.

<< Ehm, tu chi saresti? >> chiesi io facendola irritare ancora di più.

<< Pensavo che Lucien ti avesse detto del mio arrivo >> disse incrociando le braccia.

<< Ah si, la mia serva o domestica giusto? >>

<< Di sicuro al momento non prendo ordini da te ragazzina, quando sarai degna di essere la mia padrona lo farò. Manca poco alla cena e ho portato gli'abiti che dovrai indossare, vedi di cambiarti alla svelta >>

<< Si certo >>

Decisi di non farla arrabbiare ulteriormente, presi gli'abiti che mi aveva portato e andai in bagno, rimasi incantata dal bagno che possedeva Lucifero. Mi feci una lunga doccia cercando di distendere i nervi e l'ansia che provavo, tra non molto sarei stata a cena con dei veri demoni e immagino che sarà una vera sfida poter stare simpatica a qualcuno, ricordando la mia vecchia vita non ho mai avuto nessun amico o amica.
Uscendo dalla vasca mi misi l'accappatoio di Lucifero sentendo il suo profumo meraviglioso, rimasi lì all'incirca cinque minuti ad assaporare quel profumo che mi faceva uscire di testa. Alla fine tolsi l'accappatoio con malavoglia e presi l'abito nero che mi aveva portato la signora scorbutica e lo guardai per bene, era stupendo...
Un abito di pizzo nero con le spalline lungo fino al ginocchio, scarpe alte con il tacco color nere.
Uscì dal bagno e vidi la domestica scorbutica sistemare il letto. Mi diede un'occhiata e sorrise soddisfatta di aver preso la taglia giusta.

<< Siediti qui ragazza che ti trucco e ti sistemo i capelli >>

Mi sedetti sulla sedia davanti allo specchio e la lasciai fare.
Quando ebbe finito guardai il mio riflesso e sorrisi del bel lavoro che aveva fatto. Il trucco non era troppo pesante, ombretto grigio chiaro, eyeliner e mascara. Per i capelli usò la piastra per fare dei piccoli boccoli. Mi alzai dalla sedia a lavoro finito e la guardai con un sorriso.

<< Ti ringrazio davvero per il tuo aiuto, ma posso sapere il tuo nome? >>

<< Mi chiamo Tessa ragazza. Adesso vai prima che si fa tardi, fuori troverai un amico di tuo padre che ti accompagnerà >>

<< Grazie Tessa, il mio nome invece è Amy >> dissi io salutandola con un cenno della mano.

<< Ora vai >>

Uscì dalla stanza di Lucifero e vidi di fronte un ragazzo molto carino, certo non come Lucifero, nessuno è paragonabile alla sua bellezza. Ha i capelli castani e occhi grigi, alto circa quanto mio padre. Indossava dei pantaloni neri e una camicia grigia e le scarpe altrettanto nere. Appena mi vide sorrise e mi salutò con un cenno della mano.

<< Tu devi essere Amy, piacere sono Asmodeus >>

Ricambiai il suo saluto con un sorriso.

<< Il piacere è mio, ma come sai il mio nome? >>

<< Lucien mi ha parlato molto di te e devo dire che è un onore conoscerti >>

<< Un onore? Caspita mi hai preso alla sprovvista, ne sei sicuro? >>

Love Lucifer - The Perfect Angel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora