La mia vera identità

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( Pow Azrael, tempo passato, racconto della sua vita quando era in Paradiso )

Mi sentivo spaesato e confuso allo stesso tempo, mi guardai attorno vedendo altre sei persone attorno a me che mi guardavano con curiosità, ma che hanno da guardare così? Mi alzai da terra e li guardai male uno a uno, tranne colui che mi somigliava molto, ovvero Lucifero. Dopo qualche minuto arrivò il Signore dei Cieli, ossia mio padre. Nei mesi a seguire mio padre creò altri esseri come noi, anche se erano inferiori. Io rimasi sempre sulle mie, anche perché non ero molto calcolato dai miei fratelli e da nessuno, questo mi faceva stare molto male, odiavo la solitudine.
Dopo un'annetto circa conobbi una ragazza bellissima dai capelli lunghi di un castano molto chiaro, quasi sul biondo, occhi verdi, alta e snella. Lei cercava in tutti i modi di avere un dialogo con me e la cosa non mi dispiaceva, ma ero molto freddo caratterialmente dato che non parlavo mai con nessuno. Lei non si arrese mai con me, cercava sempre di darmi conforto e compagnia in qualunque momento. Passando la maggior parte del tempo assieme iniziai a provare un profondo affetto per lei, un sentimento che non avevo mai provato prima. Mi innamorai di lei e non sapevo nemmeno come dirglielo. Mio padre notò il mio cambiamento e i miei sentimenti per lei, ma a quanto pare aveva altro per me nella testa. Passarono i giorni e il mio rapporto con lei migliorava e con esso il mio amore aumentava. Decisi di dirle tutta la verità su ciò che provavo e da lì mi baciò, fui la persona più felice del mondo... Ma quella felicità durò solo un mese. Quel giorno il suolo del balcone del palazzo crollò in un nano secondo, una volta arrivato al suolo persi i sensi. Dopo qualche giorno riuscì a svegliarmi, mi sentivo molto debole e la testa pulsava continuamente. I miei ricordi erano molto confusi, ma riuscivo a ricordarmi il momento prima dell'incidente. Il mio pensiero andò direttamente su di lei, il mio cervello andò in tilt, dovevo sapere se stesse bene. Cercai di alzarmi con tutte le forze che avevo, ma qualcuno mi fermò. Mi voltai verso di lui per guardarlo con odio, ma appena vidi mio fratello Lucifero mi calmai. Lui era l'unico fratello a cui volevo bene  l'unico che mi somigliava, che mi parlava.

<< Lucifero... Dov'è lei? Come sta? >>
Dissi io cercando di stringere i pugni il meno possibile.

<< Azrael... Mi dispiace... >> disse Lucifero abbassando lo sguardo.

Il dolore sul mio petto aumentò a dismisura, urlai tutta l'angoscia che possedevo e questo mi fece perdere i sensi. Quando mi risvegliai da quel lungo sonno il luogo in cui mi trovavo era sconosciuto, mi guardai intorno più volte senza capire come ci ero arrivato. Dopo notai mio padre che mi guardava con un sorriso in volto e non ne capivo la ragione, indietreggiai di qualche passo. 

<< Padre che cosa ci facciamo qui? Che posto è? >> dissi io con tono serio e distaccato.

<< Questo luogo sarà la tua casa d'ora in avanti, mi dispiacerà molto non averti più in Paradiso >>

<< Di che stai parlando? Perché non posso stare in Paradiso? Che motivo hai di cacciarmi? >> dissi con tono furente, non poteva farmi questo.

<< Tu sei molto speciale figlio mio, sopratutto i tuoi poteri lo sono. Sono sicuro che con il compito che ti darò ora questo luogo sarà perfetto >> disse con tono tranquillo e impassibile. 

<< Non riesco a capire padre... Mi state rinchiudendo qui? >> 

<< Diciamo di si, hai quasi distrutto mezzo Paradiso quando hai scoperto la morte della tua amica, ti ho solo fatto un favore di non ammazzare la tua famiglia >>

<< Distrutto? Famiglia? Hai il coraggio di chiamarla famiglia? Adesso capisco perché mi stai abbandonando qui... Di me non te ne importa niente, come il resto della famiglia... Non vi siete mai preoccupati della mia opinione o di come stavo, mi avete sempre ignorato in tutto >> lo guardai in cagnesco, ero fin troppo arrabbiato con lui.

Love Lucifer - The Perfect Angel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora