Capitolo 49 - Il risveglio

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Comincio a girare per il Giardino del tempo, carezzando tutte le rose morbide e vellutate che riempiono la terra intorno a me. Man mano che vado avanti le rose sembrano girarsi verso di me, come se fossi il loro sole personale. Sorrido tra me, pensando a quanto sia meraviglioso il legame che ho ottenuto dal roseto di Serena.
Arrivo lentamente al laghetto che si trova in fondo alla grotta e la paura mi serpeggia su per la schiena. L'ultima volta che sono caduta in questa pozza d'acqua sono quasi morta e Lucifero mi ha salvata, permettendomi di creare il primo legame con Seth. Un rampicante spunta dal terreno accanto a me e si attorciglia dolorosamente sulla mia gamba, stringendo e facendo entrare le spine nella pelle. Sussulto dal dolore e allungo la mano per toccare lo stelo, finché non vedo la rosa che si apre sul mio palmo. È di un viola intenso, scurissimo; sono quasi sicura che sia la dimostrazione fisica della mia paura. Estirpo la rosa e tutto quello che c'è sotto rinsecchisce all'istante, trasformandosi in cenere. Butto i petali nel laghetto e li osservo fluttuare sulla superficie.
Devo concentrarmi e pensare a dove possa trovarsi Lucifero, anche se ho la fastidiosa sensazione che non si trovi qui all'Inferno. Cammino avanti e indietro nervosamente, tormentandomi le mani, tirandomi i capelli e pizzicandomi la pelle. Non riesco a pensare a niente, a fare niente in verità.
-Ora basta!- La voce esasperata e scocciata di Nero mi rimbomba nella testa.
Sento la mia pelle cominciare a vibrare e una sensazione di vuoto si fa largo in me.
Nero si materializza davanti a me, leccandosi le labbra con espressione estasiata e fissandomi con l'acquolina in bocca. Della paura che provavo fino a poco fa non c'è più traccia.
-Non ti azzardare mai più a fare una cosa del genere, altrimenti il nostro patto salta.- Dico con voce poco convinta. Nero si avvicina con passo felino a me, gli occhi da gatto che mi fissano con espressione famelica.
-Te l'ho detto cucciola. Sei un banchetto praticamente irresistibile e faccio fatica a trattenermi. E poi ti ho fatto un favore. Così potrai concentrarti veramente sulla ricerca del Re.- Mi fa risalire una mano munita di artigli affilati su per il braccio, arrivando fino alla guancia per poi accarezzarla dolcemente. Mi sposto in modo da appoggiare la testa sul suo petto e Nero inspira bruscamente, ma non si scosta. -Gli assomigli talmente tanto che mi riesce difficile guardarti.- Borbotto contro la sua maglietta, mentre respiro il suo profumo selvaggio.
-Così mi offendi cucciola.- Ride e il suo petto sobbalza sotto il mio viso. Sento la sua coda strisciare sulle mie gambe con fare quasi affettuoso, ma conoscendo Nero è solo malizia mista a possesso. Mi scosto da lui, ritornando a camminare avanti e indietro davanti al laghetto. Noto che i petali che ho buttato prima stanno diventando sempre più piccoli sotto ai miei occhi. Li fisso incuriosita finché non spariscono, come se l'acqua li avesse sciolti. C'è qualcosa di misterioso in quest'acqua, che non riesco a capire, purtroppo adesso non ho il tempo di stare qui a pensarci.
Nero si è sdraiato a terra e ha cominciato a tracciare ghirigori nel terriccio, in attesa di qualche mia brillante idea su come fare a trovare Lucifero. Solo che di idee non ne ho nemmeno mezza e di sicuro non sarebbero brillanti.
Poi in un lampo di genio davvero brutale mi viene in mente il fatto che potrei sfruttare i legami che ho con le controparti animali dei peccati capitali. Altrimenti a cosa mi servono? -Ci sono!- Esclamo entusiasta saltellando in giro. Nero mi fissa alzando un sopracciglio. Tutto il mio entusiasmo svanisce in un attimo quando mi accorgo che non so come fare a usare il legame. Nero è ancora in attesa che io spieghi cosa ho scoperto, con lo sguardo fisso su di me e le mani intrecciate in grembo. Vado a sedermi accanto a lui e gli racconto quello che mi è venuto in mente. Il dubbio che non funzioni mi assale, ma cerco di scacciarlo.
-Come posso fare?- Domando dubbiosa. Ricordo che lui prima aveva detto di essere riuscito a influenzare il legame che ho ottenuto dal roseto di Serena. Forse sa anche come funzionano i legami i generale. Tentar non nuoce.
-La verità è che io mi posso connettere solo a te perché sono una parte fondamentale di te, come lo è il legame di Serena.- Mi spiega dopo che gli ho espresso la mia domanda.
-Il legame con le rose? Come fa ad essere così radicato in me rispetto a quello che ho ottenuto con gli altri peccati?- Chiedo confusa, tirandomi i capelli da un lato. Comincio a innervosirmi e la temperatura corporea del mio corpo sale in fretta.
Nero li afferra subito, stringendoli nel pugno e li usa come leva per tirare il mio viso verso il suo, finché la sua bocca è a pochi millimetri dalla mia. -Dammi una risposta.- Sibilo indignata, cercando di tirarmi indietro, senza riuscirci. Mi sta facendo arrabbiare, e parecchio anche.
-Perché, cara la mia cucciola, tu, come Serena prima di te, ami Lucifero con tutta te stessa e lui ricambia il tuo amore. Entrambe anime pure, amate da qualcosa di malvagio.- Sono sconvolta. Lucifero ricambia veramente quello che provo per lui? Rimango basita un attimo di troppo e Nero si fionda su di me. Preme la bocca contro la mia e mi passa la lingua sul labbro inferiore, gemendo estasiato. Cerco di riprendermi dallo shock e quando sento la sua lingua farsi spazio tra le mie labbra dischiuse dalla sorpresa ci affondo i denti con tutta la forza che ho, finché il sapore del sangue fumoso non mi invade i sensi.
Nero urla di dolore e si stacca da me immediatamente, portandosi una mano alla bocca, il sangue che gli scorre copioso sul mento. Non gli lascio il tempo di riprendersi che mi fiondo addosso a lui, atterrandogli sopra. Lo inchiodo a terra con il mio peso e stringo la mano sul suo collo, fino a fermare il passaggio dell'ossigeno. -Prenditi un'altra volta una libertà simile e morirai di fame, chiaro?- Ringhio infuriata.
Nero sta diventando paonazzo e comincia ad agitarsi. Riesce a liberare le mani e cerca di artigliarmi la faccia, riuscendo però solo a graffiarmi il collo e a rompere la catenina che custodisce l'Animus di Cameron. Con un gesto ad arco il ciondolo vola sopra la mia testa, sfilandosi facilmente dalle dita di Nero. Non posso permettermi di perderla, così lascio andare Nero per cercare di prenderla, ma è troppo tardi. La catenina sparisce con un tonfo sotto la superficie del laghetto in meno di un secondo. Mi aggrappo al bordo e scruto a fondo, ma della catenina niente.
Mi giro infuriata verso Nero, che sta ancora cercando di riprendere fiato e quando alza la testa verso di me leggo la paura nei suoi occhi gialli. Mi dirigo verso di lui con i pugni serrati, pronta a fargliela pagare, ma lui alza le mani in segno di resa e grida: -Mi dispiace!
Mi fermo, incapace di credere a ciò che ho sentito. Lo osservo incredula, ma le sue scuse sembrano sincere e la mia rabbia si attenua piano piano.
-Se avessi provato ad assorbire la tua furia probabilmente sarei esploso.- Borbotta mettendosi seduto comodo mentre si accarezza lentamente il collo, dove gli sono già comparsi i segni rossastri delle mie mani. La sua coda si muove ferocemente a destra e sinistra, come a dimostrare il suo scontento verso di me.
Come se non avesse aperto bocca mi siedo a un metro buono da lui, osservando il laghetto. Tolgo le scarpe e lascio affondare i piedi e le mani nella terra, cercando di calmarmi abbastanza da riuscire a capire come sfruttare il legame di Seth per trovare Lucifero.
Relego tutti i pensieri in fondo alla mente, lasciando perdere qualsiasi distrazione, compreso Nero che brontola alle mie spalle. Faccio la prima cosa che mi viene in mente. Chiudo gli occhi e mi concentro su Seth. Lo focalizzo fisicamente, con il piumaggio bianco e marrone, il becco e gli occhi gialli, le ali spalancate pronte per trovare una corrente su cui planare. Ricordo quando mi ha prestato la sua forza per tirare fuori Lucifero dalla sua camera in fiamme. E poi finalmente lo sento. Sembra come un filo che mi tira mentalmente verso una direzione ben precisa. Non so cosa pensare, ma quello che mi si presenta davanti di sicuro non è quello che mi aspettavo.

Lucifero - l'altra metà del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora