Cap. 35

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-Un altro Frazza

Nina's pov

Okay, sono riuscita ad evitare che Fred si mangiasse tutto, ora devo muovermi ad andare avanti, non ci posso mettere delle ore! Okay okay, forse si, ma vorrei fare in fretta per aiutare gli altri...


Continuai a cucinare, quando ad un certo punto sentii come una leggera fitta alla testa, all'inizio era sopportabile, ma è anche persistente e fastidioso, poco dopo scomparve, ma dovetti appoggiarmi al bancone, un capogiro mi fece "strisciare" lungo il bancone, per poi cadere a terra, quando mi rialzai sentii qualcosa di caldo che scende dalla mia mano lungo il braccio... 

E' rosso e caldo... 

Oh no! Guardo per terra e vedo del sangue... e non è "poco", ho sporcato un bel po'...


Nina- Cavolo! E ora che faccio?- Andai velocemente verso il lavandino e riuscii a fermare il sangue, poi presi uno straccio per pulire, prima pensai a tutto quello che stava dipingendo il pavimento ora, poi al bancone, buttai via lo straccio, o meglio, lo feci sparire, grazie al nuovo incantesimo e alle mie nuove abilità col fuoco lo bruciai, in modo da non lasciare resti...


 Dopo essermi assicurata di aver pulito per terra corsi nello sgabuzzino, sempre lì in cucina, mentre tenevo la mano ferita stretta con l'altra per evitare di perdere altro sangue, cercai dei cerotti, e fortunatamente ne trovai uno della grandezza giusta...


Nina- Eppure il taglio non era così grande... Non capisco perché ne è uscito così tanto...- dissi sedendomi su una cassa lì nello stanzino per riposare un attimo...


Amon's pov
Martin- Wow, qui siamo già a livelli alti!- disse Martin parlando da solo, senza nemmeno accorgersi della mia presenza -Eppure sembra un'umana, sarà al mio stesso livello?- si chiesi ad alta voce


Amon- O potrebbe anche esserlo di più...- dissi da dietro di lui, si girò e rimase sorpreso di vedermi, o forse di più per quello che avevo detto...

Martin- A-amon! Che intendi?-

Amon- Lei, la ragazza in quella cucina è la stessa persona di cui parlavamo io e i ragazzi oggi nel bosco...- dissi indicando le porte della cucina

Martin- V-vuoi dire che tu sai che lei è...?- non finì la frase, ma la fece sembrare una domanda

Amon- Beh, io avevo solo dei sospetti, ma tu me li hai tolti tutti...- dissi notando qualcosa di strano nell'aria...


Martin- Che succede?- chiese curioso

Amon- Sangue...- mi girai verso la cucina -Ora fumo...- dissi disorientato

Martin- Fuoco?- aveva un tono pensieroso... Entrai in cucina e trovai un coltello da cucina sul tagliere, è tinto di rosso, è tinto di sangue...


Martin- Quello è ciò che penso che sia?- Lo guardai come si guardano i poveri cuccioli troppo innocenti

Amon- No è marmellata! Certo che è sangue! Credevo tu te ne accorgessi se trovassi del sangue!- dissi quasi deluso, mentre con un pezzo di carta pulivo il coltello, per poi bruciarle il fazzoletto 

Martin- Ma ora dov'è la ragazza?-

Amon- Non so, non ha lasciato nessuna scia di odori, ecco perché il fuoco! Strano che non sia suonato l'allarme...- pensai tra me -E ora come la troviamo?- chiesi preoccupato


Martin- Mi chiedo se... Ci sarebbe un modo...-


Amon- Avanti prova!- lo incitai


Vidi i suoi occhi cambiare colore, divennero castano chiaro, quasi dorati, alla luce del sole potevano sembrare anche arancioni...


Martin's pov
Questa è una tecnica antica, in pochi la conoscono, è detta "la vista" perché ti permette di vedere le anime delle persone, pensavo di sfruttarla per rintracciare una grande anima, quella della ragazza, ma non dovetti muovermi tanto, si trovava qui accanto, in uno stanzino... 

La vidi tramite "la vista" e quando cercai di avvicinarmi di nuovo un forte mal di testa, poi sentimmo dei lamenti provenire dallo sgabuzzino dove c'era la ragazza, Amon corse preoccupato e la trovò semi cosciente, mentre io mi appoggiavo al muro


Amon- Ehi! Ehi Ni...!- Non lo sentivo tanto bene...- Ehi svegliati!- di colpo aprì gli occhi, la vidi dalla porta, vidi due "luci bianche", due occhi del colore di una luce particolare, una luce magica, la ferita che le si vedeva dalla mano, se pur coperta con un cerotto smise di sanguinare e il dolore alla testa passò ad entrambi, lo capimmo dopo essere riusciti ad alzare in piedi, Amon era sparito, molto strano, ma non gli diedi tanto peso...


Ragazza- NO! Un altro che lo sa no!- sbuffò tornando in cucina e accorgendosi del coltello lo prese e lo buttò nel lavandino...


Ragazza- Aspetta un attimo!- si girò e mi squadrò dall'alto al basso, è stato strano, ma niente di male...

Martin- Ciao, io sono Martin tu?- disse allungando la mano, che subito fu stretta


Ragazza- Io sono Nina, Nina Lewis! Anche te sei invitato alla cena, si hanno invitato tutti, sono la cuoca di questa sera, spero che ti piaceranno i miei piatti...- Allora è lei Nina!


Martin- Lewis... L'ho già sentito... Non è che tuo padre lavora per i miei genitori?-


Nina- Non credo sia possibile...- disse gentilmente


Martin- Ne sei sicura? I miei parlano spesso dei loro dipendenti, potrebbe anche essere...- cercai di spiegarmi

Nina- No, non è fisicamente possibile, mio padre è morto...-

Martin- Morto?!- ripetei pensando a quanto fossi stupido e maledicendomi da solo... Poi una risata

Nina- Scusa, no, non preoccuparti!- disse cercando di trattenere le risate

Martin- Ma perché ridi? A me non sembra divertente...-

Nina- No, è che fra tutte le reazioni questa... La tua faccia diceva tutto...- disse girandosi per non ridermi in faccia, fece ridere anche me...

Martin- Comunque sono venuto qui per vedere se posso aiutare...-

Nina- No, ma che domande! Senti, dopo quello che hai detto mi chiedo chi siano i tuoi genitori...-


Martin- Ah, scusa ha ragione, io sono Martin, Martin Frazza...- dissi allungando di nuovo la mano, che questa volta non fu stretta, anzi, Nina si era bloccata, congelata, i suoi occhi erano persi nel vuoto... 

 Le passai più volte la mano d'avanti alla faccia...

Nina- non sembri come i tuoi genitori...- sussurrò, ma riuscii a sentirla

Martin- Beh, non so come tu faccia a conoscere i miei genitori, ma si, non gli somiglio per niente- dissi ridendo, me lo dicevano in molti...- Sono stufo di queste rivalità sociali che si sono create, ma non posso andare contro i miei stessi genitori, poi sono il figlio maggiore, dovrei dare l'esempio secondo loro...-

Nina- Menomale...- disse sorridendo senza motivo e riprendendo a cucinare


Martin- Sicura di stare bene?- le chiesi preoccupato...

Nina- Si si, ora si grazie...-

Nina's pov

Posso vedere la sua anima, è grande, rispetto alle altre, non saprei se comparata alla mia...

 Ha grandi poteri, ma meglio non dirgli niente, anche se mi ha vista in quello stato non vuol dire niente! Okay forse vorrebbe dire qualcosa, ma per ora lasciamo perdere, e ora vengo a sapere che è un "Frazza"!? Quella famiglia non merita di avere un figlio così potente...

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Oggi ho avuto la verifica di audio😱🔊 ed è andata bene... penso🤔
Voi??
Ciau👋

Nina - La StregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora