Sesso o Distanza di sicurezza

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Draco's pov

Ho fatto una grandissima figura di merda ieri con la Granger.
Dopo averla baciata, sono corso via come un cretino. Il bello è che le ho chiesto io di baciarla. Penserà che sono un maniaco, ma la verità è che sono scappato perché quello che ho provato mi ha spaventato. Non può piacermi la Granger, eppure il mio amico laggiù la pensa diversamente. Credo che sia per lo più attrazione fisica. Si non c'é altro.
E tutto quel groviglio nello stomaco?
No. Solo attrazione fisica.
Non posso continuare così però, non posso continuare a sognarla. Qua ci vuole un buon sesso una volta per tutte, in modo tale da levarmela per sempre dalla testa. Oppure semplicemente stare lontani. Devo parlarle, anche perché le devo delle a
S-s-scuse. Che brutta parola. Un Malfoy non si scusa mai. Ma io ora sono solo Draco giusto?
Scendo per colazione, becco Blaise parlare con Ginny, questa sorride e ridacchia alle sue battute.
Credo che le piaccia, perché le battute di Blaise sono davvero pessime.
Entro in sala e vedo la Granger, intenta a ridere con Weasley.
Sento una frecciata allo stomaco e il mio umore cambia di getto. Ma che cazzo si ridono con tanto fervore?
Mi siedo, scrivo un biglietto e glielo mando.

Devo dirti una cosa, dimmi dove e quando possiamo parlare.
-D.L.M

Glielo mando e la osservo leggerlo. La sua fronte si corruga e noto Weasley cercare di leggere il mittente che lei copre con un dito.
Lo gira e mi risponde.

Stanza delle necessità dopo pranzo.
H.J.G

E con un colpo di bacchetta della grifondoro questo mi comprare davanti. Immagino per evitare che lenticchia capisse il destinatario del biglietto. Che impiccione. Ma poi, come cazzo la guarda? Mica è un tortino alla zucca che la guarda con la bava che scende!
Vorrei tirargli uno schiantassimo e farlo..
Solo attrazione fisica?
Si. Ok. Calmiamoci. Solo attrazione fisica.
La sala si sta svuotando e mi rendo conto che è ora di andare a lezione.
Pozione con i Grifondoro.
Ottimo inizio per togliersela di testa.
***
"Signorina Granger, Cos'è il Tricopozione Lisciariccio?" Chiede Lumacorno rivolgendosi all'unica persona che può saperlo.
"È una pozione utilizzata per dominare e sistemare i capelli" dice lei, alzando un sopracciglio ma continuando a preparare il suo distillato di morte.
"Lei signorina, profuma di Tricopozione Lisciariccio" dice sussurrando alla riccia. Lei sembra colga di sorpresa ma subito si ricompone.
"Bhe, lo uso professore. Ha presente i miei ricci?" Dice lei spontanea. Lumacorno scoppia a ridere e le da una pacca sulla spalla. Dopo la guerra solo noi serpeverde siamo costantemente controllati, i professori hanno un rapporto molto confidenziale con gli altri studenti.
Il mio sguardo torna su Hermione, sulle sue piccole mani che tagliuzzano i fagioli, sui suoi capelli raccolti con una matita e sul suo viso, tirato in un'espressione concentrata ma comunque così dolce e puro.
L'ora finisce e ci dirigiamo a pranzo dopo 3 ore di pozioni. Il nuovo orario è snervante.
Per tutto il pranzo, Weasley non fa altro che cercare di parlare con la Granger, Ginny è seduta al nostro tavolo con Blaise quindi Hermione è rimasta sola con Weasley dato che Potter e Paciock stanno sistemando l'aula di pozioni per aver quasi corroso il pavimento stamattina.
Salazar, che nervi.
Mi alzo e vado in camera, mi da fastidio assistere a questa scena.
Geloso?
No. Solo mentre mangio non voglio vedere pomiciate varie.
Mi faccio una doccia veloce, mi rivesto e scendo per dirigermi verso la stanza delle necessità.
La aspetto e quando la vedo arrivare mi scappa un sorriso che ricaccio dentro.
"Ciao" dice lei, per poi guardarsi indietro.
"Aspetti qualcuno?" Le chiedo intanto la sua agitazione.
"Nono, solo che Ronald mi ha seguita. Oggi era strano." Dice. E serro involontariamente la mascella.
"Entriamo?" Chiede lei. Io chiudo gli occhi e penso alla stanza. Come la voglio, per ogni necessità. La porta si apre e noi entriamo.
"M-Malfoy ma che cos-" comincia lei, guardando il letto a baldacchino e le candele intorno ad esso.
"No. Aspetta" la interrompo. "Lasciami spiegare. Sono notti che ti sogni, tante notti. Mi dispiace di essere scappato via come un coglione ieri. Non è stato per qualcosa che hai fatto, sei stata perfetta ma mi ha spaventato quello che ho provato baciandoti. Quella voglia di te che ogni secondo che passavo con le labbra sulle tue cresceva a dismisura. Ho bisogno di te, ora, qua. Altrimenti dobbiamo allontanarci per qualche giorno, dammi tempo di calmare gli ormoni" dico tutto d'un fiato e lei resta esterrefatta per poi sorridere nervosamente.
"O-ok allora.. il bacio è piaciuto anche me, entrambi in verità. E non posso negare di.. esserttrattadaeio quindi.." ma io la interrompo.
"Se parli così veloce, non capisco" le dico nervoso.
"Non posso negare di essere-attratta-da-te-anche-io." Scandisce le parole e un sorriso si apre sulla mia bocca notando il modo in cui evitava il mio sguardo.
"Ma non possiamo, non è giusto. Se è solo sesso, io non me la sento di farlo con te . Non che io voglia una storia." dice lei e la rabbia mi punta lo stomaco.
"E perché?" Le chiedo con i denti stretti.
"Perchè anche se tu ora sei solo Draco, io so cosa pensavi di me, di com'ero. Mi dicevi che ero un'acciuga zannuta, e che avresti preferito fare sesso con Martilla piuttosto che con me. Non puoi essere attratto da me." Le sue parole mi spengono. Cazzo, le dicevo cose orribili. Immagino che per una ragazza non sia piacevole sentirti dire certe cose. Non dico niente, non ho giustificazioni.
"Bhe.. allora stiamo lontani per un po'?" Dico io. E lei assume un'espressione indecifrabile.
"Certo, come preferisci." Lei mi sorride ed esce.
Sono proprio un coglione.

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