Thara mi accompagnò al secondo piano del castello, sul lato sinistro, la mia camera era solamente ad una porta di distanza da quella di Tim.
La porta come sempre era a due facciate, la camera molto spaziosa era stata pulita ed era arredata con un grande armadio, una specchiera, un letto matrimoniale con due tavolini ai lati ed uno scrittoio con una poltrona in velluto, il tutto in stile rinascimentale. Mobili alti e scuri e pareti con carta fiorata, questo, nonostante la stanza fosse ampia almeno 50 metri quadri ed avesse due grandi finestre che si affacciavano sul giardino, mi rendeva claustrofobica, quelle pareti piene di rose mi davano il panico.
Sul lato sinistro della camera c'erano altre due porte, una chiusa a chiave, l'altra invece comunicava con un bagno privato dove all'interno c'era un wc relativamente moderno, una vasca in smalto bianco decisamente rovinata, un lavandino con specchio e un bidet, ne avevo visti diversi in Italia in un viaggio di tanti anni fa, non mi aspettavo di trovarne in una casa così antica.
Le mie valigie erano già qui, supposi dovesse essere stato Harry a portarle su, quindi ne approfittai per disfarle e mettere i miei amati vestiti nel guardaroba.
Aprii le ante dell'armadio e mi ritrovai davanti ad uno spazio enorme, quel guardaroba era talmente grande che per vedere la fine dovevo sporgermi all'interno. Dentro era buio e puzzava di umido e di disinfettante usciva un freddo boia da quell'armadio, era come se ci fosse una porta aperta sui ghiacciai canadesi, respirando usciva fumo dalla bocca.
Avevo deciso che avrei comprato una di quelle lampade a batteria che si attaccano al soffitto degli armadi ma, il problema era dove comprarla, Harry aveva detto che in paese c'era praticamente nulla o poco più. Poi, pensandoci, mi ero ricordata di essermi portata dietro il mio MacBook dando per scontato che ci fosse una connessione wifi, ma in quel castello sembrava un traguardo l'acqua calda e la luce elettrica, non sapevo se ridere o urlare.
Mentre sistemavo la roba dentro l'armadio "freezer" sentii bussare alla porta, che non ricordavo neppure di aver chiuso, mi voltai di scatto, ed in effetti la porta era aperta e sulla soglia c'era Tim.
«Allora "splendore" mi sa che hai fatto colpo con il conte» ridacchia «dei pronta per il pranzo? Io ho una fame tremenda, speriamo la cuoca non ci deluda»
«Si, sono pronta! E poi, no, non ho fatto né voglio fare colpo su nessuno. Sono, anzi siamo qui per lavorare. Adesso mangiamo e cominciamo a fare un sopralluogo. Andiamo, sciagurato!» Sorrisi e mi chiusi la porta alle spalle.
Lasciai far strada a Tim, che sembrava avere più senso dell'orientamento di me, fossi stata sola mi sarei sicuramente persa e avrei vagato in preda al panico per i corridoi del castello.
Arrivammo di sotto in sala da pranzo e Josy era già a tavola, con Christopher, un altro uomo e tre splendidi bimbi, i suoi figli, che subito ci presentò. Il bambino che prima stava sul tappeto a guardare la tv era su un seggiolone, il bimbo aveva circa un anno ed adesso che lo che lo guardavo era veramente magnifico, si chiamava Collin. Un altro maschietto sedeva accanto al fratellino, ma su una sedia come la nostra, aveva quattro anni ed il suo nome era Matthew ed accanto a lui sedeva una deliziosa bimba di sette anni, Helen. Quei bambini erano bellissimi e si somigliavano molto. Avevano tutti gli stessi occhi verde smeraldo di Josy e dello zio Christopher, capelli castani ed un viso dolcissimo.
L'uomo accanto a Josy, prima non lo avevo notato, era seduto su una sedia a rotelle; guardò verso di me e Tim e sorrise, mi avvicinai e gli porsi la mano: «Molto lieta, sono Susan Sheets, e lui è il mio collega Timothy Hanson»
«Ben arrivati, io sono Simon Harris, il marito di Josy».
Non mi aspettavo che il marito di Josy fosse disabile, un così bell'uomo su una sedia a rotelle, così giovane, mi chiesi cosa gli fosse successo.
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La Maledizione di Davenwood
Misterio / SuspensoSusan è una giovane arredatrice d'interni, viene assoldata per il restauro di un vecchio castello, DavenWood. Presto però delle strane presenze si paleseranno chiedendole aiuto per spezzare un maleficio lanciato sulla famiglia, e che, da oltre un...