Capitolo 28 Achille

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«Sei il mio eroe, il mio salvatore e il mio soldato» Esclama Briseide mentre la copro e le porgo una zuppa.
La faccio accoccolare a me e la accarezzo dolcemente.
«Stai sanguinando?» Sussurra osservando il mio braccio.
«Non è niente di cui preoccuparsi» Dico baciandole la fronte.
«Mentre tornavo verso te mi hanno riconosciuto e hanno pensato...quello che tutti penserebbero» Concludo strizzando gli occhi che bruciano.
«Quello che tutti pensano cosa?» Chiede.
«Mostro, assassino...e quel genere di cose li» Dico fingendo che non me ne importi nulla.
«Il pensiero degli altri è irrilevante» Dice guardandomi negli occhi. Mi fissa così intensamente da far sembrare irreale tutto questo.
«Così hanno cercato di ferirmi ma poi hanno visto te» Confesso riprendendo ad accarezzarle i capelli, le guance e poi il mento.
«Ci stanno osservando attoniti anche adesso...ci guardano come se nulla di tutto questo fosse vero» Pensandoci forse è così.
«E invece eccoci qua...dopo mille battaglie e mille problemi»
Mi prende le mani e chiude gli occhi come se non le importasse nulla di nessuno.
«Non permetterò che ti accada nulla di brutto Achille Pelide. Nostro figlio nascerà a breve e tu sarai orgoglioso di essere suo padre» Dopo queste parole si addormenta sul mio petto e restiamo così, ognuno tra i suoi pensieri.

Diventerò padre, vivrò con una bellissima donna e sarò felice per la prima volta nella mia vita.
«Diventerò padre, vivrò con la mia amata Briseide e sarò felice» Urlo alle persone poco distanti da me. Si voltano e mi fissano confuse, così ripeto quello che ho detto a voce ancora più alta in modo che mi sentano tutti.
«Diventerò padre, vivrò con la mia amata Briseide e sarò felice!» Lo urlo più forte che posso, con tutta l'energia che mi è rimasta dentro.

Un amore immortale ACHILLE E BRISEIDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora