Capitolo 12 Achille

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Corro su e giù tra le spiagge e i colli, col la mia spada nessuno mi ferma ma ogni volta che qualcuno cade a terra mi torna in mente lei: Hai ucciso molti uomini, ne ucciderai altri...
Scaccio quei pensieri che mi distraggono continuamente e mi concentro sull'obbiettivo.
Dopo tre lunghi giorni senza riposo finalmente facciamo ritorno all'accampamento stremati ed esausti e mi assale il panico entrando nella mia amata tenda e vedendola vuota.
Mi precipito fuori in cerca di qualcuno che possa aiutarmi:
-Dove è Briseide?- Urlo con tutta la mia voce.
Quasi tutti i soldati non sanno di cosa stia parlando così inizio ad alterarmi.
-Ho detto dove è? Qualcuno lo saprà?-
Giro tutto il campo ma lei non c'è.
-Achille, Achille caro- Mi volto e Agamennone sta avanzando verso me.
-dov'è lei?- Ringhio.
-Lei chi? La tua amata schiava?- Dice sfidandomi.
-Dov'è Briseide?- Grido con tutta la forza che ho.
-Portatela qui- Ordina Agamennone.
La sento piangere, poi gridare e finalmente la vedo: È legata in vita e una fascia le copre la bocca, i capelli sono sporchi e la faccia sofferente ma è comunque bellissima.
Non posso vederla così, corro da lei ma qualcuno me lo impedisce fermandomi a terra.
-Era quel che volevi- Dice Menelao al fianco di Agamennone.
-Cosa state dicendo?-
-Abbiamo fatto ciò che hai detto, consegnare Criseide ad Apollo ma in cambio avevi promesso la tua schiava...-
-Non ho mai detto questo-
-E comunque lei non ti vuole vedere vero piccola Briseide?-
Vorrei spaccare la testa ad Agamennone ma non riesco neanche a muovermi.

Un amore immortale ACHILLE E BRISEIDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora