Appena entrata in quella casa mi resi conto del calore che emanava. Era totalmente diverso dall'ambiente che regnava nella mia villetta, o almeno da quando i miei genitori non c'erano più. Non ebbi il tempo di soffermarmi su certi particolari perché quella foto era proprio ciò che stavo cercando.
-Ti piace? Risale ai tempi in cui Jack andava alle superiori.
Solo ora avevo messo a fuoco l'intera fotografia, erano Jack, Jamie e... Hiccup? Ciò voleva dire che Jack e Jamie venivano nella mia stessa scuola, e la divisa che indossavano lo confermava. Come potevo non saperne nulla? Non lo avevo mai notato.
-Conosci anche Hiccup vero? Jack mi ha detto che è anche tuo amico.
-Oh sì, è il ragazzo della mia migliore amica, ma non sapevo avesse fatto la scuola con Jack.
-Si conoscono da sempre, fin da quando ci siamo trasferiti in questa città.
-Non ne avevo idea...
-Vieni, sistemiamoci in salotto così parliamo un po'.
La seguii ed entrai in una stanza enorme, con un dicano rosso al centro e un caminetto alla parete, naturalmente spento.
-Siediti pure. Mi fa davvero piacere conoscerti!
-Come mai sai di me?
-Io e mio fratello abbiamo un rapporto molto stretto, quindi ci raccontiamo di tutto.
-Capisco...
Mi sentivo leggermente a disagio per questa affermazione, le aveva anche raccontato del mio attacco di panico? E di aver dormito con me?
-E poi avevo già visto una tua foto sull'annuario... Anzi, sui vari annuari di Jack. Aspettami qui, vado a prenderli.
La vidi scattare in piedi e lasciarmi da sola sull'enorme divano rosso. Forse mi stava portando dove volevo arrivare. Gli annuari erano il modo migliore per capire chi era Jamie e magari cosa era successo.
-Eccoli qui!!
Li riconobbi subito, ne avevo anche io delle copie a casa, ma non mi ero mai messa a sfogliarli. Come sono stupida.
-Guarda! Eccoti quí! Sei in tutti i club scientifici e io ti ho sempre ammirata perché per noi ragazze non è facile entrare in certi mondi.
Era vero, nessuno credeva che avrei completato il primo corso di chimica, poi invece ci riuscii e mi iscrissi a tutti gli altri. Matematica, Chimica, Fisica. Eccellevo in tutto... Almeno fino all'incidente.
-Nell'annuario dell'ultimo anno però non ci sei, c'è solo la tua foto tessera e sembri completamente diversa.
-Lo so, quel giorno stavo lasciando la scuola. Ho continuato da privatista.
-Perché lo hai fatto?
-Ci sono scelte che a volte sono necessarie Emy...
-Ti capisco, anche Jack ha dovuto fare certe scelte. Infatti non frequenta l'Università...
-Davvero?
-Già... è troppo impegnato con... Scusa, sono affari suoi. Non dovrei parlarne.
Era impegnato con Jamie. Seguiva così tanto quel ragazzo che non poteva permettersi di iniziare un corso di studio. Perché faceva tutto questo?
-Tu cosa studi?
-Frequento Medicina. Era un sogno che avevo fin da piccola.
-È davvero stupendo...
Intanto continuavamo a sfogliare l'annuario e subito notai il suo volto e i suoi occhi azzurri e sorridenti.
-Il club di arte...
-Sì, Jack era uno dei migliori. Continuano a tenere alcuni suoi quadri nell'aula del Liceo sai?
-Non mi stupisce...
Girai la pagina e lo vidi di nuovo. Quei suoi occhi castani e così penetranti, non poteva non essere Jamie. Faceva parte del club sportivo insieme ad Hiccup a quanto pare... Sembrava atletico, sano. Per niente malato.
-Chi è questo ragazzo insieme ad Hiccup?
-Oh... Lui è un loro compagno del liceo. Condividevano la camera...
La guardai, sembrava in imbarazzo. Ma non potevo accontentarmi.
-E ora che fine ha fatto? Non l'ho mai visto con loro.
-Beh ecco... Jamie...
In quel momento sentimmo la porta di casa aprirsi e la testa di Jack spuntare dall'entrata del salotto.
-Emy sono passato a fare la spesa, ho comprato...
Mi paralizzai all'istante. I suoi occhi erano posati su di me, sembrava sorpreso.
-Elsa...
-Jack, Elsa ti cercava, ho pensato di farla accomodare.
-Che ci fate con gli annuari?
Emy chiuse immediatamente la pagina che stavamo osservando e rispose prontamente e senza esitazione.
-Stavo dicendo quanto ammiro il fatto che Elsa sia stata la studentessa migliore degli ultimi cinque anni e di come sia affascinata dal fatto che sia stata in tutti i club scientifici!
-Già, era molto brava a scuola e vinceva sempre le gare di matematica.
Alzai lo sguardo su di lui e mi risvegliai immediatamente.
-Come fai a saperlo? Io nemmeno avevo idea che avessimo fatto la stessa scuola.
-Diciamo che era facile notarti.
Lo vidi sorridere, uno di quei sorrisi sinceri e giocherelloni che adoravo vedere sul suo volto.
Tu adori tutto il suo volto.
Mi alzai dal divano. Era ora di andare.
-Io devi andare, è stato un piacere conoscerti Emy.
-Ma non volevi parlare con me? Pensavo ti saresti trattenuta.
-È ora di pranzo e voi dovete mangiare. E io devo tornare.
-Ti accompagno.
Salutai la sorellina di Jack, era davvero una ragazza speciale.
-Torna presto Elsa, e cerca di sopportare quella testa di raviolo di mio fratello.
-Testa di raviolo a chi? Ti conviene andartene in camera prima che ti acchiappi.
Vidi Emy fargli una linguaccia e sparire su per le scale. Assomigliava parecchio ad Anna, dovrebbero avere più o meno la stessa età.
-Andiamo Els...
-Certo...
Annuii e lo seguii fuori di casa.
-Perché mi cercavi?
-Perché non mi hai detto che mi consocevi?
-Non credevo fosse importante, e poi tutti ti conoscevano. Almeno finché non sei sparita.
-Se lo ricordano tutti a quanto pare.
-Perché?
-Perché non frequenti l'Università?
Lo sentii sbuffare e rallentare il passo fino a fermarsi. Lo imitai.
-È maleducazione rispondere con una domanda ad una domanda.
-Hai ragione... Ma vorrei chiederti tante cose.
-Lo so...
-Non so nulla di te.
-Sai tanto di me.
-Nulla di eccessivamente importante.
-Sii diretta Els.
Presi un respiro e gettai fuori tutta la mia curiosità.
-Voglio sapere di Jamie.
-Lo immaginavo.
-So che non vuoi parlarne...
-No. È giusto. Però ad una condizione.
Sapevo già cosa mi avrebbe chiesto.
-Voglio sapere perché sei sparita. E perché sei cambiata.
Lo sapevo. Mi ha messo in trappola.
-Va bene... Avrai quella parte di me.
-Stasera usciamo. Ti porto in un posto, è il luogo dove vado a dipingere, è ottimo per parlare.
-Certo.
Mi guardò intensamente e i suoi occhi sembravano più scuri del solito, quasi impauriti.
Cosa nascondi Jack? Perché hai paura di me?
-A stasera...
-A stasera.
Lo vidi voltarsi e incamminarsi per tornare a casa. Solo in quel momento mi resi conto di una cosa, qualsiasi segreto mi avrebbe rivelato non avrei mai potuto lasciarlo andare.Angolo autrice
Dopo più di due mesi torno con questo nuovo capitolo. In realtà era necessario in quanto il prossimo verrà pubblicato domani e sarà uno speciale per San Valentino.
Spero di non avervi deluso e di aver provocato un minimo di curiosità. Attendo i vostri pareri.
A domani!
Kat.