Capitolo 7

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"Elsa ti prego."
"Elsa torna in te."
"Non farmi così male... non farlo."
"Elsa ho bisogno di te."
"Siamo rimaste da sole."
Da sole. Siamo rimaste da sole.
Mi svegliai di soprassalto da quel sogno che oramai continuava a ripetersi quasi tutte le notti dalla morte dei miei genitori. Nel primo periodo dopo il funerale ero diventata una persona tremenda, a differenza di Anna non avevo sfogato il dolore in lacrime, non avevo pianto nemmeno una volta e avevo deciso di chiudermi letteralmente in me stessa escludendo tutti compresa mia sorella e provocandole così ancora più dolore. Nella mia mente continuavano a vorticare quelle frasi che lei mi ripeteva sempre per farmi parlare, per spingermi a tornare la Elsa di un tempo. In parte ci era riuscita, dopo sei mesi avevo ricominciato a rivolgerle la parola, mi ero iscritta alla facoltà di medicina e grazie all'eredità dei nostri genitori riuscivamo a vivere una vita decente, ci sarebbero bastati fino a quando non avrei finito gli studi e avrei iniziato a lavorare. Sarei diventata un medico. Un chirurgo e avrei dato ad Anna tutto quello di cui aveva bisogno. Lei doveva terminare il suo ultimo anno al Liceo e ancora non sapeva bene cosa fare dopo il diploma.
Mi vestii con una semplice tuta e scesi in cucina per fare colazione, lì trovai mia sorella.
"Con chi sei tornata ieri dalla festa? Mi hai fatto preoccupare."
Mi aspettavo la sua sfilza di domande di prima mattina e naturalmente sapevo già cosa dirle.
"Mi ero annoiata e così Jack mi ha riportato a casa."
"Elsa non mentire. Rapunzel mi ha detto che c'è stata una piccola lite."
"Sì, un ragazzo mi stava dando fastidio e mi hanno portato via."
"Lui ti ha portata via. E ti ha anche difesa."
"Sì, mi ha difesa."
"Punzie dice che è stato eroico e che lo ha fatto solo perché tu sei sua cugina."
Ah... lo aveva fatto per Rapunzel. "Forse."
"Io non ci credo sai."
"Come mai?"
"Ho visto come Jack ha rifiutato nostra cugina alla festa e quindi non penso che sia un atteggiamento di qualcuno che è interessato ad una ragazza."
"Forse."
"La smetti di rispondermi forse e inizi a raccontarmi il perché Jack ha cercato la tua compagnia tutta la serata?"
"Non lo so Anna. Non ne ho la minima idea. Forse perché siamo simili."
"Hai ragione, io vado a parlare con una ragazza soltanto perché è bionda e ha gli occhi azzurri come me. Ha molto più senso così."
La vidi alzare il sopracciglio e il tono sarcastico nella sua voce era altamente palese.
DRIIIIN
Salvata da un campanello.
"Vado io."
Sgusciai dalla cucina e dalle parole di Anna mentre mi chiedevo chi diavolo potesse essere alle 8 di Domenica mattina.
"Buongiorno."
Mi gelai sulla porta e fissai quegli occhi azzurri che stavano diventando sempre più familiari. "Speravo che stavolta venissi ad aprire tu e non tua sorella."
"Cosa diavolo ci fai qui?"
"Volevo sapere come stavi."
"Okay sto bene. Buona giornata."
"Elsa. Non essere evasiva."
Lo fissai interdetta mentre alzavo un sopracciglio.
"Andiamo a fare colazione insieme."
"Perché?"
"Ieri non abbiamo avuto la possibilità di bere il succo di mirtillo insieme, potremmo farlo stamattina."
"È la scusa più patetica che tu potessi trovare."
"Non è una scusa."
Alzai gli occhi al cielo e mi girai per tornarmene in casa e lasciarlo lì fuori.
"Elsa, vai pure a prepararti per uscire con Jack, aspetto io con lui. Non vorrai andare in centro con questa tuta tutta usata."
Solo allora mi resi conto di cosa indossavo e le mie guance si imporporavano. Oramai Anna aveva fatto il danno quindi sarebbe stato inutile rifiutare.
"Torno subito."
Corsi sulle scale ed entrai in camera chiudendomi la porta alle spalle.
Perfetto. Colazione con Jack. Maledizione.
Spazio autrice
Mi scuso per il capitolo corto e in ritardo, ma tra una settimana ho un esame in conservatorio e sono molto pressata.
Vi prometto che presto arriverà la nuova parte che ci farà vedere il nostro Frost con pane, burro e marmellata. Letteralmente.
Vi aspetto e vi chiedo di commentare se la storia vi piace e soprattutto se non vi piace così magari mi aiutate a migliorarla!
Grazie a tutte le ragazze che hanno votato, commentato o anche semplicemente letto la mia storia. Un grazie soprattutto a chi ha aggiunto "Parlami di lui" nel proprio elenco di lettura.
Un saluto a tutte e a presto.
-Kat

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