13 Giugno 2014
"Sì chiama Jack."
Jack
Jack
Jack"Maledizione..." La mia imprecazione mi distolse dal libro di anatomia su cui avrei dovuto svolgere un esame a fine Giugno. Ma come si fa a concentrarsi quando due dardi di ghiaccio continuano a trafiggerti la mente?
Non avrei dovuto sentire quella notizia da Rapunzel. Come avrei anche solo minimamente pensato di avere una possibilità con quel ragazzo?
Possibilità?
Andiamo Elsa, l'hai visto per cinque minuti.
Okay, devo uscire.
Chiusi il libro con forza e corsi letteralmente fuori.L'aria è troppo afosa... mi si attacca addosso. Un po' come il pensiero di lui.
Sei uscita per distrarti. Stupida.
Entrai in un bar e mi sedetti ad un tavolino in un angolo. Ho sempre preferito non destare l'attenzione delle persone e per questo preferisco i luoghi isolati, proprio come quel locale. Ora che lo osservavo meglio potevo notare che era davvero carino. Le pareti erano di un rosa antico e i tavolini e le sedie nere risaltavano molto. Mi piaceva davvero quell'effetto parigino che provocava lo stile leggermente vittoriano.
"Signorina cosa le posso portare? "
Una cameriera dai folti capelli ricci e rossi mi stava sorridendo con un'aria molto cortese.
"Un thè verde..."
"...freddo immagino."
Mi voltai verso la voce che aveva parlato.
Non è vero. Non è possibile.
"Ciao."
"Allora ci rivediamo."
Era davvero lui. Era Jack. Con i suoi occhi azzurro ghiaccio, il suo sorriso e la sua voce profonda.
Riprenditi stupida.
"Già, onestamente non l'avrei immaginato."
Involontariamente uscì fuori il mio carattere freddo e distaccato, ma non mi importò. Mi voltai verso la cameriera che stava aspettando lì impalata.
"Comunque si... un tea verde molto freddo grazie."
"Ce ne porti due."
Si sedette di fronte a me senza chiedere il permesso a nessuno.
"Abbiamo addirittura gli stessi gusti. Mi stupisci. Anche se io mi sarei seduto vicino alla vetrina per poter osservare meglio il sole e tutte le altre persone del bar."
"Puoi benissimo spostarti."
Non avrei voluto rispondere in maniera acida, anzi anche a me sarebbe piaciuto essere abbastanza coraggiosa da sedermi in un luogo più esposto.
"Ti ho vista qui e ho pensato di non lasciarti da sola."
"Scommetto che questo tuo animo buono esce spesso."
Sicuramente anche aver ballato con Rapunzel era stato un atto di bontà.
Ora fai anche la gelosa? Che ti prende?
La cameriera arrivò con i nostri bicchieri e io non persi tempo a berne il contenuto mentre la rossa lanciava uno sguardo interessato a Jack.
"Merida... spero che tu voglia tornare presto in questo bar."
Sarebbe inutile dirti che quelle parole non mi provocarono un senso di rabbia. Un peso sullo stomaco che salì pian piano fino ad attanagliarmi il petto. Mi alzai e poggiando i soldi sul vassoio mi apprestai ad uscire dal locale.
"Ciao..."
Fu l'unica cosa che riuscii a borbottare prima di scappare letteralmente verso casa.
Arrivai col fiatone e con le guance rosso porpora.
"Elsa ma dove sei stata?"
Anna mi vide in quel modo, con la schiena poggiata alla porta e i pugni chiusi. Non le avrei detto nulla.
"Al bar..."
Mi chiusi in camera e tornai a studiare.