~Una scelta difficile...~

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*Un mese dopo*

Liam continua a comportarsi sempre peggio.

Torna a casa tardi, rispose male e delle volte puzza di Alcool.

Non sappiamo più che fare con lui, pare che lo faccia per attirare la nostra attenzione

E io sono sempre più stufo del suo comportamento.

Sono altamente incazzato con lui.

Giuro che se continua così andrá a finire veramente male.

Poi c'è da dire che molte volte non mangia.

Ed io ho paura che inizi a fumare ma non può, noi abbiamo il nostro patto.

A distrarmi dai miei pensieri é la porta di casa che si apre e vedo Liam entrare.

Va in camera sua senza salutare, così decido di seguirlo.

"Liam?" Lo chiamo e lui gira la testa dalla mia parte.

"Mh? Che vuoi?" Risponde con fare scazzato.

"Ora non saluti più!?" Domando e mi metto con le braccia incrociate.

"A quanto pare no."
Fa le spallucce in modo strafottente.

"Sei veramente maleducato!"

"E tu frocio!"

Io a quelle parole gli tiro uno schiaffo in pieno viso.

"È così che mi ringrazi per avrti tirato fuori da quel posto orribile?"Domando incazzato.

Lui si massaggia la guancia colpita senza rispondere.

"Se è così che la pensi Liam, puoi anche smettere di considerarmi tuo padre" affermo incazzato nero.

Per poi uscire dalla stanza ma lui mi blocca per il polso, ed io giro la testa verso di lui guardandolo malissimo.

"Che fai? Scappi!?" Mi domanda lui altrettanto incazzato.

"No, non scappo, mi allontano prima che possa dire qualcosa che potrebbe ferirti seriamente."

"Dimmi quello che vuoi! Oppure non ne hai il coraggio?!" Mi istiga lui.

"Liam...finiscila qua." Dico liberandomi dalla sua presa.

"Dai forza! Dimmi quello che mi vuoi dire Frocio!" Dice spingendomi leggermente.

"Liam sei la delusione più grande di questo mondo, non mi sarei mai aspettato un tale comportamento da parte tua, non vale neanche più la pena parlarci con te, noi due abbiamo chiuso definitivamente, puoi anche smettere di chiamarmi papà perché per quello che mi riguarda non so quanto altro tempo starai in questa casa" dico per poi tirargli uno schiaffo.

Lui rimane paralizzato per qualche secondo.

"Visto? Non hai le palle di risolvere le questioni da uomo! Sai perché? Bhe perché non lo sei! Sei una checca! Non me ne frega se ci rimani male o se mi mandi via! Hai ragione non ti devo chiamare papá ma piuttosto mamma, dato che tra te é Babbo sei tu la femmina!" Dice e in pochi si butta addosso a me facendo cadere entrambi e cerca di tirarmi dei pugni.

Non ci metto nulla a prenderlo per i polsi e fermarlo.

Lo costringo ad alzarsi tirandogli un paio di schiaffi molto forti per poi buttarlo sul suo letto.

"Ahio!" Si lamenta lui.

"Ripeti quelli che hai detto!" Dico a denti stretti.

Lui tentenna qualche secondo e poi si alza.

We are adoptedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora