~Lo spero tanto~

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Io lo inseguo subito sperando che stesse scherzando.

"Saul cosa stai dicendo, stai scherzando vero?" dico afferrandolo per un braccio.

"nessuno scherzo, io non sto con i froci" afferma guardandomi dritto meglio occhi.

Sento il mondo crollaemi adosso a quelle parole.

La testa mi dice di mandarlo a fanculo, ma io lo amo e non voglio perderlo, e quindi faccio quello che non avrei mai pensato di fare.

"era solo uno scherzo, non volevo farti arrabbiare, scusa, volevo vedere solo come la prendevi" mento con un piccolo sorriso.

"uno scherzo?" mi domanda con sguardo interrogativo.

"si Saul, uno scherzo, ti pare che sono finocchio, dai non puoi averci creduto davvero" dico sentendomi maliasimo a quelle parole.

Non voglio rinnegare me stesso.

So di essere gay, e so di non poterlo cambiare.

Ma così tante persone che amavo mi hanno lasciato per questo è io non voglio più che accada.

"simo mi hai fatto prendere un colpo, ci ho creduto davvero, brutto moccioso" dice dandomi un pugno amichevole sul braccio.

"io l'ho sempre detto di essere un attore con i fiocchi, e poi sei tu ad essere una pera a farti raggirare da me" dico cercando di non dare peso al groppo che mi sento in gola.

Passiamo un pomeriggio abbastanza tranquillo, anche se più passa il tempo e più mi sale la voglia di piangere.

Pernsavo mi avrebbe accettato, e invece non è stato così.

Pensavo mi volesse davvero bene ma è bastato così poco per farlo allontanare da me.

Ma io non voglio perderlo, non è solo il mio migliore amico lui è anche il mio unico amico.

E se per farlo dovrò fingere, va bene, non voglio che mi lasci solo anche lui, non voglio.

Verso le 18:00 ci salutiamo e ognuno ritorna a casa sua.

Io entro dentro casa e corro subito il camera senza salutare nessuno.

Mi butto a peso morto sul letto cominciando a singhiozzare.

Resto nella stessa posizione per interminabili minuti, fino a quando non sento una mano che mi accarezza dolcemente i capelli.

"hey cucciolotto, cos'hai?" sento dire dalla voce del mio fratellone che riesce sempre a farmi sentire meglio.

"Zayn.." lo chiamo singhiozzando girandomi piano verso di lui allungando le braccia in una chiara supplica che lui intuisce subito prendendomi in braccio per poi farmi sedere sulle sue gambe e stringermi al suo petto.

"cosa ti è successo amore mio? Raccontami tutto su" dice coccolandomi nel tentativo di calmarmi.

"Ho  detto a Saul che sono gay, e..e lui mi ha insultato, se ne stava andando, mi stava lasciando solo, io non voglio stare solo così gli ho detto che scherzavo, così è rimasto, ma adesso sto tanto me" gli spiego singhiozzando.

"Simo ma cosa ti salta in mente eh? Uno così tu non lo meriti, dovevi mandarlo a quel paese, tu sei bellissimo e perfetto così come sei, la tua omosessualità non ti rende diverso dagli altri, e se Saul non lo capisce è perché è solo un deficente, e d'ora in poi ti è proibito vederlo" mi sgrida lui mantenendo un tono dolce.

"no Zayn, io voglio continuarlo a vedere, è il mio migliore amico" dico piangendo di più.

"no, non lo è, se fosse davvero il tuo migliore amico non ti avrebbe insultato, anzi ti avrebbe detto che per lui potevi essere pure attratto dai cavolfiori e comunque tu avrebbe voluto bene, e invece non lo ha fatto, questo perché non è un vero amico, e non merita la tua compagnia" dice baciandomi la fronte.

"ma è l'unico che mi parla e che mi vuole bene, senza di lui sono solo"

"non ti vuole bene, alteimenti si sarebbe comportato diversamente, e non sei solo, hai comunque noi, e nessuno di noi ti lascerà mai solo fratellino, adesso smetti di piangere per questo deficente, che a volte è molto meglio stare soli che stare con dei rimbambiti" mi dice facendomi il solletico per farmi ridere.

"ti voglio tanto bene fratellone, non so cosa farei senza di te" dico abbracciando forte. "neanche io so cosa farei senza di te fratellino, ma adesso scendiamo giù, il papà il babbo e Liam sono molto preoccupato per te scricciolo" dice sollevandomi come se pessasi niente.

Io mi stringo a lui come un koala e appoggio la testa sulla sua spalla.

Scendiamo in salotto e ci sediamo sul divano, dove Zayn spiega cos'è successo ai miei papà e a Liam, che subito mi stringono in un forte abbraccio per rassicurarmi.

E ovviamente sono d'accordo con Zayn nel non farmi più vedere Saul.

Io annuisce anche se so che non smetterò di vedere il mio migliore amico, perché non ho altri che lui.

E perché il mio cuore batte fortissimo quando lo vedo e ogni volta che mi tocca mi sembra di essere in paradiso.

E per quanto possa farmi soffrire mendire a me seltesso su chi sono davvero, la ricompensa mi spinge a farlo lo stesso.

Poter vedere il suo sorriso tutti i giorni, potergli parlare, poterci scherzare, sentire la sua risata, è ciò che mi serve per essere felice.

O almeno spero che basti.

E spero che il dolore che provo quando penso alle sue parole si allievi con il tempo e che un giorno sarà solo un brutto ricordo e che lui possa capirmi e accettare la mia omosessualità, così non dovrò più fingere.

Lo spero tanto.

Angolo autrici
Sorpresa doppio aggiornamento!

Speriamo che il capitolo vi piaccia

Baci A&G

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