Capitolo 12

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Simon fu svegliato da colpi insistenti e rabbiosi alla porta di ingresso della casa che divideva con la madre.

Si allora?! Cosa c'è di male a vivere ancora con la mamma!

Frastornato e ancora mezzo addormentato andò ad aprire la porta.
Si ritrovò davanti un Magnus in condizioni pessime.
Trucco colato, giacca mezza abbrustolita e ancora fumante e con foglie e rametti impigliati nei capelli, solitamente impeccabili, scarmigliati...
a coronare questo scempio di stile Magnus era anche arrabbiato nero.

"Cambiato stilista?"

Lo accolse Simon facendolo entrare. Magnus lo incenerì con un'occhiata e si accasciò sul divano.

"Caro chi è che bussa alla porta a quest'ora" una voce di donna eruppe da sopra.

"Magnus è venuto a trovarmi. Torna a letto mamma"

"Okay tesoruccio. Dagli un bacio da parte mia e non essere scortese offrigli una tazza di thè e i biscotti che abbiamo fatto questo pomeriggio insieme. Notte cucciolo di mamma."

"Mamma quante volte di devo dire di non chiamarmi così quando ci sono ospiti"

Simon alzò gli occhi al celo e sospirò rassegnato.
Nonostante le brutte figure che gli facesse fare, comunque le voleva un bene dell'anima.
Magnus aveva sempre invidiato il legame che aveva il suo amico con la madre. Non aveva mai conosciuto i suoi genitori, lo avevano dato in adozione appena nato. Non aveva mai provato il senso di famiglia fino a che non aveva incontrato il suo Alexander. Lui era la sua famiglia e adesso lo aveva perso. Gli aveva mentito per tutto questo tempo. Si fidava di lui.

"Mentre tu eri qui a fare biscotti' Simon arrossi leggermente 'io sono andato a trovare il sabotatore e indovina un po? È mio marito!"

Magnus si afflosciò contro lo schienale.

"Come scusa? Alec l'archeologo è il sabotatore?" Simon non poteva crederci

"Te lo avevo detto che quel tizio aveva qualcosa che non mi tornava."

In realtà non era vero a Simon anzi, in segreto, Alec era sempre piaciuto perché faceva star bene il suo migliore amico. Certo non lo "sopportava" per il fatto di Clary e il biondino... approposito anche lui era coinvolto, certo non poteva che essere così visto che gli aveva fregato la ragazza. Ha giocato sporco. Senza un'agenzia dietro non avrebbe mai fatto colpo...

"Simon ma hai ascoltato almeno una parola di ciò che ho detto?"

"Ehm, scusa che?"

"Ho detto puoi scoprire altro da quel computer che ti ho portato. Una società, un indirizzo, un qualsiasi cosa che mi possa aiutare."

"Amico stai chiedendo a Gary McKinnon"

"Pensavo ti chiamassi Simon Lewis"

Simon alzò gli occhi al cielo esasperato

"Seriamente non sai chi sia?! Il tuo abisso di ignoranza mi sconvolge sempre! È uno dei più famosi hacker al mondo. Ha violato più volte i siti riservati dell'esercito lasciando pure una firma dando degli incompetenti agli ingegneri che avevano progettato la sicurezza. È il mio idolo quell'uomo!!"

"Mi spiace mai sentito. Allora Gary Mcchicken puoi farlo si o no?"

Simon fingendosi offeso

"È Kinnen non chicken. Mi offendi così. Ti stai giocando il mio aiuto."

Simon mise il broncio ma prese comunque il computer e si mise subito al lavoro.
Magnus mentre aspettava che il suo amico gli desse qualche informazione andò in cucina in cerca dei biscotti sopra citati e del ghiaccio da mettere sullo zigomo offeso. Trovò i biscotti dentro una scatola salva freschezza. Erano a forma di cuori e fiorellini.

A quella vista ebbe un tuffo al cuore. Gli tornò in mente un pomeriggio di pioggia in cui lui ed Alec erano a casa intenti a preparare i biscotti. Non era finita molto bene visto che alla fine hanno fatto una battaglia a colpi di farina, zucchero e gocce di cioccolato.
Ne avevano dappertutto nei capelli, in faccia anche nelle orecchie. Si erano inseguiti per tutta la casa e avevano fatto un disastro ma ne era valsa la pena avevano fatto tutt'altro fuochè i biscotti. Non si erano mai divertiti tanto.

"il genio ha colpito ancora. Magnus ho trovato qualcosa"

Magnus fu riportato bruscamente alla realtà come risvegliato da un bellissimo sogno ad occhi aperti.
Tornò in soggiorno dimentico del ghiaccio e scacciò quei pensieri che non poteva permettersi.

"Ho trovato una delle società di copertura a cui si appoggiano per scoprire da dove arrivano davvero i soldi. E guarda un po' stanno costruendo un palazzo qui nella nostra adoratissima città."

"Dammi l'indirizzo. Ci vado subito."

"Dove credi di andare cowboy! Sono le 3 del mattino, hai un'aspetto orribile e in nome della nostra amicizia sulla puzza di pella bruciata non mi esprimo. Ora ti calmi, ti fai una bella doccia per il tuo bene e per quello della collettività, me compreso e poi ti fai una dormita rigenerante. Domani a mente lucida ci inventeremo qualcosa."

"Hai ragione. Meglio agire domani a mente lucida. Grazie Simon sei tutto ciò che mi resta."

Gli diede una pacca sulla spalla e si diresse verso il bagno.

Magnus non gli era mai apparso così stanco e fragile come in quel momento.

Gli preparò il letto della camera degli ospiti, gli rimboccò le coperte e gli augurò la buona notte. Domani sarebbe stata una lunga giornata.

Mr. & Mr. Lightwood-Bane // MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora