“Alec credo che questo non sia esattamente l’edificio che mi hai mostrato anche perché non ce affatto un edificio!” La rabbia che provava in realtà mascherava la frustrazione. Possibile che nonostante la loro pianificazione alla fine non abbiano mai nulla a loro favore?
“Non è colpa mia se lo hanno demolito, tesoro” il tono stizzito di Alec fece voltare Magnus.
“No, ma una ricerca più approfondita poteva ovviare a questo insignificante contrattempo”
“Mi stai dando dell'incompetente Bane?!” Non lo chiamava mai così a meno che non fosse adirato e questo era uno di quei momenti.
Ma lui non ne aveva alcun diritto!“Invece di perdere tempo ad incolpare me perché non pensi ad una soluzione? Sono sempre io quello che deve risolvere le situazioni vero?! Tu sei solo bravo a lamentarti”
“Se avessi fatto bene il tuo lavoro adesso non saremmo in questa situazione”
“Se avessi fatto bene il mio lavoro adesso saresti morto!”
“Vuoi dire che sono vivo solo per tua gentile concessione?”
“Sai Magnus, per casi come questi ho sempre un piano. Adesso dovrei essere su di una barca diretta a Capo Verde! Sarei in costume da bagno a bruciarli al sole facendo il bagno con le tartarughe! Forse ho fatto la scelta sbagliata” quelle parole lo colpirono facendogli mancare il respiro. Una volta gli avevano sparato in pieno petto e la sensazione che provava adesso era la stessa. Un vuoto incredibile e l’impressione di non riuscire più a respirare. Avrebbe voluto ribattere ma il rumore di un elicottero in avvicinamento lo fecero desistere. Il segnalatore di posizione doveva aver fatto contatto, indicando dov’erano prima ancora di aver scelto il terreno di battaglia. O meglio in teoria dovevano già essere in posizione pronti ad accogliere chiunque li avesse attaccati. Ma adesso da predatori erano diventati prede.
“Andiamo, ce un magazzino poco lontano, visto che risolvo sempre i problemi?” senza aspettarlo si diresse verso dove aveva indicato.
Avevano trovato un nuovo terreno di caccia.
Più che magazzino era un vero e proprio centro commerciale di quelli che vendono di tutto, da roba per la casa ad attrezzi da giardino passando per vestiti e occhiali da sole. Alec aprì con maestria la porta di servizio con gli strumenti da scasso entrando poi dalla porta senza tenerla aperta per il marito che lo seguì a ruota con tutti i borsoni. Magnus ringhiò a denti stretti quando vide chiudersi in faccia la pesante porta.
Possibile che quel ragazzo fosse così… dannatamente bello quando era arrabbiato?! Gli si illuminava lo sguardo.Quanto ti odio Alexander George cioè Gideon Lightwood!
“Vuoi darti una mossa oppure vuoi attenderli tenendogli pure la porta aperta?” la faccia da saputello con tanto di sopracciglio alzato.
“Sarebbe un gesto troppo gentile non trovi?!”
Trovi pane per i tuoi denti Alexander. Non provocarmi.
“Già, va riservato solo alle persone a cui tieni.”
Colpo bassissimo!
Magnus stava per dare sfogo al suo repertorio di insulti quando una piccola detonazione lo fece trattenere.“Sono nell'edificio.”
Non mi ero accordo! Ma come farei senza di te dolcezza!
Si trattenne a stento, litigare in questo momento non era la cosa più costruttiva da fare quindi decise di chiudere momentaneamente la rabbia dietro la porta e di pensare in maniera costruttiva.
“Alec” il moro lo guardò in principio spazientito ma seguendo il suo sguardo comprese l’idea del marito il quale fissava gli abiti dei manichini.
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Mr. & Mr. Lightwood-Bane // Malec
FanficUna coppia normale, con un matrimonio normale, con problemi normali. E se fosse solo apparenza? Questa storia è liberamente tratta dal film Mr. & Mr. Smith. I personaggi nn sono frutto della mia fantasia ma di quella di Cassandra Clare.