Capitolo 3

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Si separarono.
Magnus guardandosi intorno vide che le guardie non se n’erano andate completamente.
Con un sorriso prese la mano del ragazzo, che con sua sorpresa non si ritrasse anzi sorrise a sua volta con disinvoltura, e lo condusse nella sua stanza.

Una volta entrati chiusero la porta e vi si appoggiarono.
Dopo aver tratto un lungo sospiro si guardarono e ridendo si presentarono.

“Io sono Magnus”

“Piacere di conoscerti. Io sono Alexander. Visto la situazione penso che tu possa chiamarmi Alec”
Disse accennando un sorriso.

“Piacere mio, Alexander”.

All’udire il suo nome pronunciato in quel modo, provò uno strano senso di piacere. Il suo sorriso da appena accennato gli si allargò illuminandogli lo splendido volto.

“Che ne diresti se questa sera andassimo a bere qualcosa? Visto che ti sei già preso un bacio da me accetteresti un appuntamento?” propose Magnus.

“Guarda che sei stato tu a baciare me!” ad Alec scomparve il sorriso e Magnus temette di aver corso troppo e di aver frainteso tutto.

“Ehi... su col morale! Stavo scherzando. Mi farebbe molto piacere quel drink”.

Dopo aver deciso dove e quando, si separarono.

Avevano concordato per un bar poco lontano da dove si erano incontrati. Era un bel locale che si apriva sulla piazza.

Magnus arrivò con 15 minuti di anticipo perché non voleva in alcun modo arrivare tardi, niente brutte figure al primo appuntamento!
Quando entrò nel locale sicuro di essere arrivato troppo presto perché Alexander fosse già arrivato, si stupì moltissimo nel vederlo seduto al tavolo che si guardava impaziente intorno, gli dava le spalle. Era rivolto verso la porta principale ma visto che Magnus era entrato da quella sul retro non poteva vederlo arrivare. Gli si avvicinò appoggiando delicatamente la mano sulla spalla. Alec sussulto lievemente sentendosi toccare.

Magnus gli si era accostato all’orecchio sussurrandogli “Buona sera Alexander.”

“Sei in anticipo.” Alec lo disse sorridendo.

Magnus pensò che quel sorriso doveva essere illegale, era come una droga per lui.

“Anche tu, mi sembra, sei arrivato leggermente in anticipo…” ribatte ridacchiando Magnus.

Alec abbassò lo sguardo imbarazzato e una punta di rosso gli tinse le guance.

“Scusa di solito non sono così… è solo che avevo paura di arrivare tardi all’appuntamento…” si interruppe e guardò furtivamente Magnus.

Aveva corso un po' troppo a chiamarlo appuntamento?

“… che sono uscito molto in anticipo, troppo. Fa caldo qui che ne diresti di ordinare e di sederci fuori? Ho sentito della musica venire da lì”.

Ordinarono e uscirono.
La brezza serale li investi, si sedettero ad un tavolo e guardarono la gente ballare.
Arrivati i drink li sorseggiarono parlando e scherzando avvolti dalla musica e dall’allegria degli altri clienti.
Bevero e risero tutta la sera fino a che non iniziò a piovere a dirotto. Fecero appena in tempo a ripararsi che già erano zuppi. Bagnati e felici risero al riparo di una tettoia.

Alec era rapito dalla risata di quell’uomo, i capelli di Magnus, prima portati altri, con la pioggia gli si era abbassati sugli occhi allegri e luminosi gocciolandogli sulle guance. Istintivamente sposto i capelli dal suo viso finendo il gesto accarezzandogli la guancia. Magnus lo guardava fisso pieno di aspettativa. Alec si morse il labro inferiore, indeciso se dare carta bianca al cuore o ascoltare la testa che lo tormentava con una miriade di dubbi, fermando la mano sul mento di Magnus.

Alla vista di quelle labbra morbide e umide di pioggia non seppe resistere.

Al limite mi prendo uno schiaffo in faccia! Ma per lui ne vale la pena!

Si avvicinò al suo viso e lo baciò lentamente, con timida dolcezza. Magnus rispose con altrettanto delicatezza e cautela. Quando si divisero Magnus condusse Alec per mano nella sua stanza.

Mr. & Mr. Lightwood-Bane // MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora