Capitolo 7

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"È tornato. Solo questa volta" Izzy era rimasta sorpresa quando aprendo la porta vide Alec.

"Lo so, non ho un'appuntamento. Posso entrare lo stesso?"

"Ma certo. Si accomodi"

Si sedette e Izzy attese che cominciasse a parlare.

"Le ho mentito l'altra volta!"

"Si spieghi"

"Tra me e Magnus non va affatto bene! Stiamo diventando due sconosciuti che vivono sotto lo stesso tetto. Prima ogni cosa facesse mi piaceva, c'era dialogo, restavano notti intere a parlare, ridere adesso a malapena ci scambiamo parole vuote compate in aria tanto per fingere che vada tutto bene.
Ogni volta che prova a cominciare una conversazione io gli rispondo male o taglio corto con risposte taglienti. Non so perché lo faccio ma lo faccio lo stesso. Fingo di ignorarlo anche se lo tengo d'occhio in ogni istante che siamo insieme."

Era da un pezzo che voleva liberarsi da quel peso, fingere che andava tutto bene. Non lo aveva detto a nessuno, neanche a Jace. Ma con Izzy era diverso, con lei si poteva parlare. Lo rassicurava. Gli dava fiducia, cosa rara per lui che non si fidava mai di nessuno.
Sarà per deformazione professionale?!

"Okay capisco. Faccia così, questo fine settimana andate a fare un bel picnic. Uscite e parlate. Fai finta che sia il tuo primo appuntamento con lui. Dimentica ciò che sai e ricomincia da capo".

"Mi toccherà rimandare siamo entrambi fuori per lavoro."

"Il lavoro vi porta a stare spesso lontano?"

"Si facciamo lavori che ci fanno viaggiare molto. Ma questa non è mai stato un problema per noi. Ora devo andare. È stato bello chiacchierare con lei."

Si salutarono e Izzy si sedette alla scrivania per azzanare il suo, da tanto aspettato panino.

Stava per morderlo quando bussarono alla porta. Contro voglia andò ad aprire pronta a dire di ripassare più tardi quando aprendo vide Magnus.

Scioccata per la seconda volta in un giorno lo fece accomodare.

"Salve Izzy, non volevo piombare così nel suo ufficio e disturbarla durante la pausa pranzo" Magnus accennò al panino scartato sulla scrivania

"Non si preoccupi"

"Grazie. È molto gentile." Dopo un'attimo di pausa proruppe

"Alexander mi ignora, e lo fa di proposito! Pensa che non me ne accorga ma non è così. Il problema è che anch'io lo faccio e non so spiegare il perché. Faccio di tutto per attirare la sua attenzione, cerco di farlo parlare ma lui taglia corto.
Pensi che ho comprato delle tende magnifiche e di un colore assurdo, impossibili da non notare ma lui lo ha fatto. Non se ne è accorto finché non gliel'ho detto io. Forse non faccio abbastanza, magari devo fare qualcosa di un po' più plateale che dice, magari se gli sparassi addosso se ne accorgerebbe o neanche quello!!"

Non pensava di essere così arrabbiato. Sapeva benissimo però che tutto quello rabbia non era verso suo marito ma contro se stesso. Aveva perso il suo tocco magico che faceva accendere il sorriso sul viso del suo Alexander. Sentiva che lo stava perdendo e che non sapeva cosa fare. Era una cosa che non gli capitava mai, sapeva reagire ad ogni evenienza, ma sembrava negato con l'uomo con cui divideva la vita da 6 anni.

"Devo fare qualcosa, magari uscire insieme una volta, come facevamo ai vecchi tempi, fare qualcosa di grande e divertente possiamo..."

Immerso nei suoi ragionamenti si alzò e si diresse verso la porta. Si fermò e si girò.

"... oppure al cinema. È stato molto utile parlare con lei, grazie mille per il suo tempo e grazie ancora "

Continuando a borbottare tra sé e sé, uscì dallo studio.
Izzy rimase lì interdetta. Aveva capito che era un tipo eccentrico ma non fino a che punto. Nonostante tutto era affascinata da quella coppia, entrambi profondamente diversi ma uniti da uno strano legame che gli impediva di separarsi.
Era fantastico.

Mr. & Mr. Lightwood-Bane // MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora