Mr. & Mr. Lightwood-Bane // Malec

Capitolo 9

Alec entrò come una furia. Tutti i presenti si immobilizzarono.

"Ma che diavolo è successo amico?!"

Jace lo accolse andandogli incontro con il kit di primo soccorso.

"Che avete da fissare! Tornate a lavorare!"

Jace era sempre stato protettivo nei confronti di Alec anche se sapeva benissimo che il suo amico era più che in grado di cavarsela da solo.

"Non ero solo. Quel dannatissimo..."

Era talmente furente che non riusciva neanche ad articolare una frase.

"Dai Alec siediti un momento. Ti estraggo le schegge dal braccio e poi ti bendo. Devi sbollire un po' prima di affrontare il capo".

Jace aveva perfettamente ragione, doveva riprendere il controllo di se. Non era il caso di peggiorare la situazione rispondendo male a Mr Robot.
Una volta fatto sedere l'amico, Jace cominciò a medicarlo facendo molto attenzione a non fargli male.
A lavoro finito Alec era tornato calmo e di nuovo con il pieno possesso delle sue capacità. Una voce lo chiamò

"Il capo è in linea, signore"

Alec fissò Jace che gli fece un cenno di incoraggiamento, si alzò e andò nel suo ufficio.
Si collegò e l'Uomo Ghiaccio lo accolse con sua solita espressione. Il nulla.

"Mi dica che cosa è andato storto"

"Non ero solo signore. Un'altra "persona" aveva il mio stesso obbiettivo e mi ha impedito di portare a termine la missione"

"È in grado di identificarla?"

"Non penso mi abbia visto, mi ha sparato da lontano"

"Sa cosa deve fare. Non lasci testimoni"

"Lo farò con sommo piacere signore"

Un sorriso omicida stravolse il viso di Alec.
Non vedeva l'ora di scoprire chi fosse per farlo fuori con le sue mani.

~•~

"Io quello lo ammazzo! Lo farò soffrire come mai nessuno a fatto finora! Lo ammazzo quel tipo! Lo ammazzo!"

Magnus era fuori di se, non riusciva a smettere di ripetere "lo ammazzo".
Simon che lo aveva seguito con il satellite sapeva benissimo cos'era successo.
Magnus sembrava la copia pazza di Jack Nicholson in Shining per fortuna senza accetta.

"Calmati adesso! Il concetto "lo ammazzo" è abbastanza chiaro, non credi?"

"Quell'infingardo! Ha mandato a monte l'operazione!"

"Hei ma sanguini! Ecco spiegato la pazzia, una bella botta in testa."

Lo sguardo omicida di Magnus congelò sul posto Simon che ci mise un attimo per riprendersi. Gli sembrava di essere dentro ad una dei suoi film dell'orrore preferiti.
Per calamaro l'animo incendiato dell'amico, Simon cambiò discorso vedendo il computer mezzo fritto che Magnus teneva in mano.

"Quello è del tuo amico?"

Magnus riscosso dalla sua furia omicida rimase interdetto all'inizio non capendo a cosa si riferisse.
Ci mise un attimo ma poi si ricordò del computer.

"Esattamente! E vorrei che tu, amico caro, mi aiutassi a capire a chi appartiene così potrò ridarglielo".

Gli passò il computer.

"Va bene, andiamo in laboratorio così farò le mie magie".

Simon si era messo il camice e aveva una luce da speleologo in testa e pinzette nelle mani guantate

"Vediamo un po' cosa possiamo fare per il nostro paziente. Tenterò di ridare la vita a questa povera creatura, Igor il martello!" Magnus capendo il riferimento a Frankenstein Jr gli sfuggì un sorriso.

"Allora dottore, qual'è la diagnosi?"
rispose passandogli il martello.

"Sto estraendo il cervello. È un'operazione molto delicata, gradirei silenzio... Ecco fatto!" Simon aveva nelle pinzette l'hard disck del computer. Lo sollevò analizzandolo meglio.

"Cerchiamo di scoprire da dove vieni, ti va?"

Lo collegò al computer e digitando tasti arrivò ad una scoperta.

"Questo gioiellino è stato ordinato da un istituto qui vicino. Questo è l'indirizzo. Vai a prenderlo tigre!"

Questa citazione Magnus non la capì e lo guardò interrogativo, Simon esasperato gli disse

"Mary Jane a Spider-Man alla fine del primo film!"

"Scusa non l'ho visto quel film."

"E no! Queste sono le basi! Come si fa a non conoscerlo? 
Che razza di adolescenza hai avuto? Hai vissuto su di un'isola deserta inmezzo al Pacifico?..."

"Non stare ad arrovellarti tanto, non lo saprai mai. Anche perché se te lo dicessi poi dovrei ucciderti!"

Simon sentendo la citazione stoppò il suo soliloquio.

Aveva davvero citato James Band!?!

Magnus facendogli l'occhiolino si voltò.

"Devo restituirgli questo e con gli interessi!"

Magnus era eccitato. Non vedeva l'ora di guardare in faccia la persona che avrebbe ucciso.
Salì di slancio in macchina e si diresse all'indirizzo fornitogli.

Giunto sul luogo vide l'istituto. Sembrava davvero un museo di archeologia. Scese dall'auto e si diresse al cancello. Lesse i nomi per dare un nome alla sua vittima...

Alexander G. Lightwood.

Magnus non poteva crederci. Rilesse cinque volte quel nome.
Calde lacrime gli salirono agli occhi.

Il suo Alexander...

Qualcosa dentro di lui si spezzò. Con rabbia e frustrazione tirò fuori il cellulare di tasca e con decisione digitò il numero del suo amore.