capitolo 36

2.1K 87 4
                                    

Decido di non tornare al college questa notte. Sfreccio sulla strada umida e arrivo alla mia meta. La casa dei miei genitori. Una visita non farà loro male, d'altronde sono la loro figlia, no? Parcheggio vicino all'ingresso e, nonostante siano l'una meno venti di notte, decido di bussare il campanello. Aspetto che aprano la porta seduta sul piccolo muretto della strada d'ingresso. Aprono, guardandosi intorno per capire chi avesse bussato a quest'ora.
"Pss... Qui" dico quasi sottovoce
"Chi sei?" dice mia madre
"Il lupo cattivo che ti è venuto a far visita" aggiungo beffandomi di loro
"Mia!?-prende fiato per la sorpresa-cosa ci fai qui?" urla
"Beh, sai quando mi sento giù di morale vengo qui a piangere" dico portandomi una mano sul petto con fare teatrale.
"Davvero?" dice preoccupata
"Nah, perchè dovrei venire in una casa da cui mi hanno cacciata?"
"Mia sai che lo abbiamo fatto per il tuo bene" dice asciugandosi una lacrima
"Ora tu mi spieghi cosa cazzo piangi a fare! Sei stata tu ad essere mandata in un college perchè i tuoi genitori non ti capivano? perché si erano resi conto di non saper fare i genitori? No, sono io quella, quindi qua l'unica che dovrebbe piangere dovrei essere io ma, sai, ho imparato a fregarmene di voi"sputo acida e alzando il tono di voce
"Tu non capisci" dice alzando la voce come se stesse per scoppiare
"Ah giusto. Mi ero dimenticata, io non capisco"
"Lui dov'è?" dico riferendomi a mio padre
"È andato a lavoro" dice
"Oh,il mio medico. Devo parlargli" dico
"Non puoi. Lui è cambiato, non resisteresti" afferma convinta
"Ma mammina anche io sono cambiata" dico facendo il labbruccio
"Per quanto tu sia cambiata, lui è sempre superiore a te"
"Tu fammelo incontrare, e digli di non portarsi la puttana che si fa a lavoro" dico baciandomi il palmo della mano per poi appoggiarlo sulla sua guancia.
Scendo il muretto e poi mi avvio verso la mia moto ler ritornare al college.Vado al bar del college, sempre aperto, e prendo un caffè. Finito il caffè e prendo il mio laptop e hackero il computer dei miei genitori, mi prenderò quello che mi spetta. Scusatemi mamma e papà per non essere quella che volevate ma, sapete, io mi preferico così

La mia bad girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora