capitolo 48

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Probabilmente tutti conoscete quella sensazione di vuoto, stomaco sottosopra, respiro corto e testa altrove. Io di questo ne ho fatto una costante, ma ora per la prima volta dopo tempo il mio vuoto si è colmato. Tutto è successo quando l'ho visto, dietro a quel cespuglio le mie certezze sono cadute, il mio cuore, se è possibile, si è rotto ancora e ancora e vogliamo parlare di quello che ho nella testa? Niente mi fa smettere di provare odio, niente mi distoglie da quella scena. Probabilmente sono masochista, o troppo rotta per provare altro.
Flashback
"Jack" sussurro
"Amore, tutto bene?" dice lui sorridendo
"Tu sei morto" continuo a sussurrare
"Sei cosi..." non lo lascio finire
"Cosi cosa,eh? Cosi rotta? Cosi di merda? Sai cosa sono? Una stupida, si sono una fottuta stupida perché ho pensato che per una volta nella mia vita, per una cazzo di volta ,potessi essere felice con una persona vera al mio fianco, non con un falso opportunista. Gesù, ho cosi voglia di mandarti al creatore ora." dico
"Ehi ehi non esagerare ora"
"Non devo esagerare? Sono stata una merda, okay? Sei stato il mio unico rimorso per tutto questo tempo, sono stata tutto il fottuto tempo ad incolparmi per questa tua fine di merda." non urlo, sono calma e questo lo fa sorridere
"Anche quando sei furiosa non urli, ma ora bando alle ciance, mi dispiace per quello e per questo" dice e subito dopo sento un fazzoletto premermi in faccia.
"Andiamo Louis" sento le ultime parole di Jack prima di perdere completamente i sensi.
Fine flashback
Ora sono in un capanno, legata ad una sedia. Guardo Jack con disprezzo e lui lo nota.
"Sai cosa mi è piaciuto subito di te? I tuoi sguardi. Cazzo fanno quasi paura, sembra che possano toccarti" dice avvicinandosi.
"Prega dio che non  riesca a liberarmi perché se lo faccio, non avrai un' altra possibilità di rimanere vivo. Giuro che ti farò a pezzettini con le mie stesse mani e ti manderò per posta a tua mamma" dico fulminandolo
"L'amore tradito fa dire brutte cose"
"Amore? Pensi che una come me possa amare? Pensi che qui ci sia un cuore? Mi dispiace per te ma non sei così importante da riuscire a farmi amare, ma non preoccuparti capita anche ai peggiori di illudersi" dico e gli faccio un occhiolino. Lui incassa il colpo e si avvicina a me con un coltellino, sta per puntarmelo alla gola quando qualcuno lo interrompe.
"La mia ragazza, sempre al top" dice una voce familiare.
"Ah allora è cosi, la mia vita fa proprio schifo" dico quando vedo chi è stato a parlare. Mio padre.
"Ti libererei ma so che causeresti problemi, come sempre"
" Già, gli stessi problemi che ho causato quando ho rivelato a tutti che nel tuo ufficio invece di lavorare ti sbattevi una troia?" dico sputandolo in faccia
"Male, molto male, Mia. E il rispetto per i genitori? Dove è finito?" dice e guardandolo rido, rido cosi forte che si sente l'eco.
"Genitori? E cosa sono? Non ne ho mai visti prima d'ora" dico
" Ti ho mandato in collegio per vedere se tu fossi cambiata, se avessi finito di intralciare i miei piani, ma no" fa una pausa
"Ho fatto di tutto per farti crollare ma non ci sono mai riuscito, Rebecca, Jennifer, Jack, addirittura Patrick, ma non hai mai ceduto, fino ad ora" mi guarda e vedo tutta la mia vita passarmi in un baleno davanti agli occhi, tutte le delusioni, tutti i coltelli piantati nella mia schiena erano un progetto di mio padre.
"Beh, ti sei sprecato a mandare loro, mi fa piacere di essere così importante per te" dico
" Perché non cedi? Per quale cazzo di motivo anche adesso resti impassibile?" ha perso la pazienza
" Perché io a differenza di tutti gli altri non ho niente da perdere" e un sorriso  nasce sul mio volto, sono riuscita a liberarmi.
"Mi dispiace- dico distraendoli e tutti si girano verso di me- si hai sentito bene, mi dispiace per non essere come volevi, ma migliore, mi dispiace che tu abbia perso tutto questo tempo per me, ma non mi farai cedere e soprattutto mi dispiace perché ce l'avevi quasi fatta ma io ho imparato a vivere da sola e a saper uscire dalle situazioni difficili" dico alzandomi dalla sedia sotto lo sguardo sconvolto di tutto, subito mi ritrovo pistole puntate addosso da tutti i presenti e pian piano mi dirigo verso Jack. Lo guardo e riesco a sfilargli la pistola dalle mani. Mi guardo attorno
"E ora papà? Cosa farai?" dico puntandogli la pistola alla tempia.
"Abbassate le armi" dice lui e i suoi scagnozzi obbediscono.
"Se nessuno è contrario io me ne andrei con il mio amato padre, ma prima.." mi blocco e lo faccio,uno sparo che riesce a farmi provare emozioni contrastanti. Prima di andarmene lo guardo per l'ultima volta, guardo il corpo di Jack inerme a terra, un corpo che io ho reso cosi.

La mia bad girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora