Mia Miller una famosa gangster, conosciuta anche come angel. Si ritroverà a Londra con un vecchio rivale nonché black angel. Tra i due non scorre buon sangue,ma si sa che odio e amore sono divisi da una linea sottilissima. Riusciranno a superare la...
"Chi sei?" dico abbastanza indispettita "Chi sono, è una bella domanda" dice girando attorno alla risposta che aspetto da troppo ormai. "Non farmi innervosire, potrei investirti con la moto talmente forte che dopo i primi dieci minuti non sentirai più il corpo" dico facendo un mezzo sorriso "Sono una persona che conoscevi, Alex" dice "Ah Cristian, ma chi cazzo ti conosce?" "Forse ricoderai il mio cognome, Marshall" oh porca troia. Ma che cazzo i fantasmi mi perseguitano "Marshall, eh? Non eri morto? " chiedo abbastanza innervosita dal fatto che tutti quelli che credevo morti siano ancora vivi "Dovresti rimanere con le tue vittime quando le uccidi" "Non ripeterò lo stesso sbaglio, grazie lo stesso" dico prendendo il coltellino "Aspetta, io ti posso aiutare" "Addirittura, e su cosa poi? Se non lo sai sono autosufficiente" "Lo so molto bene, ma potrei avere qualcosa che interessa su un certo Patrick" dice "E cosa dovrebbe interessarmi di lui?" dico infastidita "Ti interesserebbe sapere che stasera prenderà il tuo carico di eroina?" dice. Ma cosa cazzo sta dicendo "É praticamente impossibile, ci sono Jennifer e Rebecca a prenderlo" dico "E se ti dicessi che loro sono sue alleate? Vai anche tu stasera senza farti vedere, io sarò lì. In fondo se andrà tutto correttamente cosa hai da perdere?" dice " Verrò, ma sappi che tu morirai a breve Marshall." "É un deja vu Miller" LA SERA Mi preparo per uccidere Alex e vedere se Patrick oserà rubarmi il carico. Prendo la pistola, le sigarette e l'accendino. Vado al pisto stabilito per lo scambio e vedo il camion e sfortunatamente anche Marshall. Vado verso di lui e mi nascondo. Le mie due ragazze vanno vicino al ragzzo che porta il camion carico di droga e sento cose che non avrei mai dovuto sentire "Patrick, puoi uscire il carico è tuo, Mia non se ne accorgerà neanche" dice Rebecca. Cosa? Aveva ragione Marshall, non mi posso fidare neanche della mia ombra ormai. Esco dal mio nascondiglio facendo un applauso al loro comportamento. "Pure secondo me non se ne accorgerà" dico fissandole negli occhi, loro sbiancano. "Su Patrick puoi uscire, so che sei qui" dico girando gli occhi verso il cielo. Lui come previsto esce e non dice nulla, ci mancherebbe altro. "Allora la mia roba è qui, ma visto che voi la volevate dare a Patrick penso che dovrebbe essere lui a pagarla, nonostante tutto" dico. Prendo l'accendino e brucio tutto il carico. Corro. Salto in sella alla mia moto e mi dirigo verso il mio capannone. Entro e vado sul divano prendo un po'di eroina e inizio la mia condanna a morte. Avrò fatto fuori mezzo chilo di questa roba, so quello che rischio ma devo fermare i pensieri. Perché alla fine tutti i forti sono deboli nel profondo e quando lo sfiori poi iniziano a non importarsi del resto, di se stessi e diventano trasandati quasi come degli zombie. Penso proprio che questa sia l'inizio di una guerra che vincerò, devo. La mattina seguente mi sveglio qui ancora con dei residui della sera precedente, non riesco a resistere all'impulso di farlo di nuovo e infatti lo rifaccio. Esco dal magazzino e salto in sella, è pericolosissimo nelle mie condizioni, ma devo andare al college o verrò seriamente bocciata. Sbando varie volte perché non ci vedo molto bene dato che la mia vista è offuscata. Arrivo sana e salva, ringraziando dio. Mi faccio una doccia, una volta entrata in camera. Mi cambio e metto
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Vado in classe ridendo, gli effetti dell'eroina. Mi siedo e continuo a ridere fin quando la prof non mi caccia. Ha fatto la cosa migliore, cosi posso continuare con la mia roba. Continuo, continuo, non ne ho mai abbastanza, ne ho sempre voglia. Mi addormento di colpo, lasciando tutto sul mio letto. Patrick pov's La sera che Mia ha bruciato tutto ho dovuto pagare io quel carico. Soldi sprecati. Oggi sono andato in quella specie di classe e l'ho vista ridotta malissimo, è che non se lo aspettava dalle sue amiche. Aveva gli occhi rossi, rideva in continuazione e aveva due occhiaie che faceva invidia ad Edward Cullen. Era decisamente fatta. Tanto fatta, aggiungerei. Quando la prof l'ha cacciata, l'ho vista soddisfatta di essere potura uscire e so già cosa farà. Non glielo impedirò, non sono mica suo padre. Jennifer pov's Vedere Mia drogata mi fa stare male e non so per quale motivo ma chiamo Jack, so che lei si è fidata di lui. C'è intesa tra i due "Jack?" dico quando risponde "Si, chi è?" "Sono Jennifer, una amica di Mia, sai la ragazz che hai conosciuto fuori un night club" "Si mi ricordo di lei, mi ha dato buca come potrei dimenticarla" "Si, ora questo non mi ineteressa. Dovresti venire al college, ora ti mando la posizione, lei non sta bene." "E perché dovrei venire proprio io? Non la conosco neanche direi" "Perché ti h parlato, quasi, di lei e poi non ti ha ucciso. Si fida di te." "Sto arrivando" dice attaccando Dopo una mezz'ora lui è arrivato. "Stanza 112, attento è fatta e potrebbe essere armata" dico e lui sbianca di colpo "Ok" dice tremolante Jack pov's Ma che problemi hanno questi ragazzi? Droga, armi. Ci manco solo un elefante che parla e siamo apposto. Entro, dato che la porta è aperta, è vedo uno schifo. Mia addormentata e tutta droga sparsa attorno a lei. Devo fare qualcosa o questa ragazza morirà per mano sua