Parte un colpo, non sono sicura da dove e da chi provenga, ma sono abbastanza sicura che questo dolore lancinante al petto sia dovuto a questo. Mi tocco il punto dolorante e mi guardo la mano, sangue come non detto. Mi sforzo di avere gli occhi aperti per vedere chi mi abbia colpito, vedo l'unica persona che ha una pistola in mano.
"Quando dicevo squallido, mi riferivo proprio a questo" dico con voce flebile accasciandomi a terra.
"Sei un pezzo di merda, se non dovessi uscire viva da questa situazione, spero con tutto il cuore,che hai quasi trafitto, che qualcuno ti fotterà per bene." sorrido e lo vedo venire verso di me. Sto per chiudere gli occhi, è arrivato il momento.
"Non dovevi ucciderla" sento dire da Patrick.
"Spero tanto che stia bruciando all'inferno la tua amata mamma" sussurro ma lui mi sente.
FLASHBACK
Vado via da questo capannone, ma so che in realtà non lo lascerò mai davvero. Succede tutto troppo in fretta, sento il telefono di mio padre che avevo in tasca suonare, una tale di nome Lizzie. Rispondo e quello che sento mi fa quasi venire un colpo al cuore, Hai ucciso quella bastarda di tua figlia?, ci metto un po' a capire ma poi mi diventa tutto chiaro. Lizzie, la mamma di Patrick. Quel figlio di puttana, in tutti i sensi. Ma cosa c'entra lei con me? Penso e ripenso, ma non mi ci vuole molto a fare due più due, si frequentava con mio padre, era la sua segretaria, la stessa che ho umiliato più volte. La rabbia mi acceca, lui ha cercato di uccidermi solo perché lei glielo ha chiesto, ma stiamo scherzando? Corro verso la sua abitazione, ci metto un po' ad arrivare e le gambe sembrano cedermi per quanto abbia corso ma non mi importa. Busso alla porta, carico la pistola e lei apre.
"Sono viva brutta stronza" e le sparo senza che lei possa dire nulla.
Fine Flashback
Chiudo gli occhi, ma sento ancora il suo fiato sul mio collo, per quanto si è avvicinato, sento la sua voce dirmi che mi amava e che pensava che tra di noi le ostilità fossero finite; forse non avrò la forza di aprire gli occhi, ma non mi piace quando qualcuno mi prende in giro, uso il poco fiato che mi resta per dirgli le mie ultime parole. Muori. E cedo, mi lascio andare e vi assicuro che quando chiudo gli occhi non vedo una luce, solo buio, me lo merito. Sono stata una figlia di puttana per tutta la vita, mi sono divertita con le vite degli altri e me ne pento. Mi pento di non aver dato ascolto a mia madre quando mi diceva che non sarei dovuta diventare così, mi pento di aver tenuto tutto il mio dolore per me, mi pento di non aver denunciato gli abusi subiti da mio padre, mi pento di essermi fidata delle persone sbagliate e di non averlo fatto con chi davvero meritava, mi pento di essermene accorta solo ora, in punto di morte. Mi pento di tante cose, ma non di aver vissuto, forse magari in un'altra vita, sarò migliore e degna di essere viva, ora come ora non mi pento di essere morta, ho fatto tutto quello che ritenevo giusto pur sbagliando e me ne sto prendendo le conseguenze. Cosi miei cari, non dimenticatevi che le scelte che vi sembrano più giuste e le più comode, non sempre sono le migliori, non dimenticatevi che alla fine il conto arriva per tutti, non importa quanto tu lo rimandi, arriverà. Ho provato a farmi una nuova vita, ma ho commesso troppi errori, ho fatto troppe stronzate e posso solo sperare che le persone come me abbiano il loro conto il più presto possibile. Sono sicura che mi faranno un funerale e piangeranno per me, e mi dispiace, si riuniranno persone che non mi hanno dimostrato nulla e che mi hanno pugnalato alle spalle o addirittura sparato al cuore, ma ci saranno persone che saranno lì solo per me e la cosa mi rasserena. Ecco la mia storia, spero che non sia d'esempio, spero che voi siate migliori di me e che non dovrete pagare un conto così salato come il mio.
Mia Miller.

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La mia bad girl
Roman pour AdolescentsMia Miller una famosa gangster, conosciuta anche come angel. Si ritroverà a Londra con un vecchio rivale nonché black angel. Tra i due non scorre buon sangue,ma si sa che odio e amore sono divisi da una linea sottilissima. Riusciranno a superare la...