Mia Miller una famosa gangster, conosciuta anche come angel. Si ritroverà a Londra con un vecchio rivale nonché black angel. Tra i due non scorre buon sangue,ma si sa che odio e amore sono divisi da una linea sottilissima. Riusciranno a superare la...
Mia pov's Mi sveglio di soprassalto quando sento una porta sbattere. Mi giro di poco e vedo che Jack è ancora qui. Dorme ancora, è un ghiro. Mi alzo e mentre sto andando in bagno mi accorgo di una lettera sul letto di Sam- che per la cronaca è andata per un po' ad un ritiro in Francia. La prendo e vedo che c'è anche una rosa blu, la rosa che io definisco perfetta. Leggo sulla busta "per MIA".Oh è per me. Aspetta, per me? La apro e leggo tutto d'un fiato. "Perché io ci credevo davvero". Non c'è scritto il mittente ma non serve un sensitivo per capire che è opera di Patrick. Ci credeva davvero? Ma che se ne vada a fanculo. Lo odio, giuro che gli pianterei un proiettile nel cranio. Non so cosa voleva dimostrare con questo ma ora sono più incazzata di prima. Vado in bagno e sbatto un po' troppo forte la porta, ma Jack non si sveglia. Oh mio dio. E se fosse morto? Mi avvicino piano piano a lui e gli tiro qualche schiaffo. Niente. All'improvviso si sveglia e senza che io me ne accorgessi mi prende un braccio. L'unica cosa che riesco a fare in questo momento è urlare. "Gran testa di melone, mi volevi far morire di infarto? Di paura?" dico seria ma lui non smette di ridere "Testa di melone? Ma da dove ti escono queste perle?" dice "Divertente, davvero divertente. Intanto se morivo cosa facevi, eh?" "Ti davo un bacio come la bella addormentata e ti saresti svegliata" dice "Cosa ti fa pensare di essere all'altezza del mio principe azzurro?" domando accigliata "Oh, andiamo io sono il principe azzurro di tutte" "C'è un problema, io preferisco di gran lunga il nero" "Potrei essere un principe nero solo per te", mi fa un occhiolino "Aspetta, mi sta salendo il diabete" dico mettendomi la mano in fronte con fare teatrale "Chiameró un'ambulanza" " Fottiti" "Da solo?" dice "Sto per darti un pugno, quindi smettila" dico mostrandogli il mio pugno "Preferirei un bacio" dice e mi fa avvicinare a lui, sta per baciarmi quando lo fermo "Avevo detto 'Fottiti' e intendevo da solo, se vuoi bacia il tuo riflesso" dico lanciandogli un bacio con la mano e andando verso il bagno per cambiarmi. Metto:
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Faccio il solito trucco, matita,mascara e rossetto. Esco dal bagno e vado verso Jack e cogliendolo alla sprovvista lo bacio. "Ci ho ripensato" dico "Adoro i tuoi ripensamenti" "Ora, peró andiamo in caffetteria che ho fame da morire." "Vabbene" dice alzandosi Usciamo dalla stanza e andiamo in caffetteria, ci sediamo e viene una ragazza a prendere gli ordini. Ha i capelli rossi, è magra e slanciata. "Cosa desideri, uhm, desiderate?" dice accorgendosi anche della mia presenza "Io desidero che tu non lo guardassi come se tra poco scoperete e un milkshake vaniglia" dico e subito lei mi lancia un occhiataccia, ora glieli stacco quegli occhi. "Per me un cupcake a cioccolato, grazie" dice Jack "Arrivano subito" dice la puttana "Arrivano subito" la scimmiotto io "Qualcuno è per caso gelosa?" dice Jack con un ghigno "Oh, non so. Ora che porta gli ordini glielo chiediamo" affermo soddisfatta. Nel frattempo, arriva con i nostri ordini. "Sono 7 dollari."dice. Jack prende i soldi e glieli dà. " Ecco i tuoi 3,5 $"dico mettendo i soldi sul tavolo " Stai scherzando spero. Non prenderó i tuoi soldi"dice "Non insisteró, quindi li lascio sul tavolo de li vuoi li prendi altrimenti li lasciamo come mancia alla tua amica cameriera" dico, lui fa un sorrisetto e li prende. Bevo il mio milkshake e noto una scritta dietro lo scontrino, un numro di telefono e il nome della cameriera puttana. Ah, io l'ho sempre detto che le puttane sono come le mosche più le allontani e più ti si avvicinano. "Ma guarda un po' che casanova abbiamo qui. Addirittura il numero con uno sguardo. Ti faccio i miei complimenti."dico mostrandogli lo scontrino " Accetto i complimenti "dice, ma non fa niente per distruggere quel pezzo di carta. Allora lo faccio io, prendo in mano lo scontrino e lo faccio in mille pezzi, tutto questo guardandolo negli occhi e facendo un sorrisetto malefico. " La gelosia non è mai stata un tuo problema, vero?" domanda "Oh mio caro, quella notte al locale dovevi scappare. Sei inciampato in una psicopatica. E penso proprio che ti ci dovrai abituare, perché ho smesso di cambiare per voi" sorrido per l'ennesima volta compiaciuta