Capitolo 15 ~Lui mi rende momentaneamente tranquilla~

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Hailey Collins

Mi svegliai presto,ricordandomi che devo andare a scuola.Mi feci la doccia e scelsi un outfit decente o meglio qualcosa che sia abbastanza decente,così gli altri non mi guardano straniti.
Decisi di non truccarmi perché non ne ho voglia.
Sono ormai le sette e di Benjamin nessuna traccia.
Così decisi di entrare in camera sua per vedere se ci fosse ancora oppure no.
Ma sbagliai  su una cosa,non bussai e me ne pentii.
Lo vedo sdraiato ancora sul letto con il suo membro in mano,si sta masturbando...
Provai ad uscire in fretta senza farmi notare ma non accadde,infatti scivolai su un calzino sperduto sul pavimento e caddi.
Mi girai per guardare Ben,dalla vergogna mi misi a correre fuori,non riuscì neanche a guardarlo in faccia,perché devo sempre comportarmi così,sono una frana. Dopo dieci minuti lui uscì dalla stanza in boxer,non so esattamente perché decisi di aspettarlo ,sarà per chiedergli scusa.
Lui si avvicinò a me e scoppiò a ridere in un modo così bello e naturale. Mi tirò le guance e si prese un po' di caffè che avevo preparato.
<<guardona>>,mi disse ridacchiando.
<<Non volevo rovinare un momento così intimo>> dissi ma me ne pentii immediatamente,lui se ne accorse,non disse niente ma mi diede un bacio sulla fronte che mi fece sentire molto meglio.
Prima di andare a prendere il mio zaino per andare a scuola gli tirai una sculacciata sul sedere per rompere l'imbarazzo che avevo creato.
<<Non puoi farmi cose che io non posso fare a te>>,disse mettendosi fra me e la porta.
Gli scostai il braccio e mi misi in punta di piedi e gli baciai la guancia destra ma prima che potessi uscire mi bloccò di nuovo.
<<sono in ritardo gorilla,ci vediamo dopo>>,dissi prendendo il telefono e la borsa.
E io come faccio a tornare qui?
<<Ehm Ben come faccio a...>>,lui mi lancia un mazzo di chiavi che presi al volo.
Sono le sette e quaranta arriverò in ritardo così,devo prendere ancora due autobus,è già sicuro che arriverò in ritardo ma forse mi faranno entrare le otto e venti,cosa improbabile ma ci spero.
<<non ti muovere,dammi dieci minuti,ti accompagno io,tanto inizi le 8 no?>>,annuì.
Questa casa è davvero splendida,immagino solo quanto si senta solo qui dentro,da come la vedo io,riesce gestire il lavoro,gli amici e gli hobby è una cosa impressionante,chissà dove troverà tutto quel tempo o forse sono io che ne perdo troppo.
Lo immaginai da solo a mangiare cibo in scatola seduto sul divano,improvvisamente venni travolta da una tristezza tremenda.
Mandai un messaggio a mia madre,con delle scuse e delle spiegazioni.Mandai un messaggio anche a Jess dicendole che ci saremmo viste a scuola.
Sentii Ben arrivare così rimisi il telefono in tasca.
Sembra quasi una persona diversa,si è messo dei pantaloni neri,camicia bianca e una cravatta. Perché si sarà vestito così.
<<sei splendido,ma come mai sei così elegante>>,chiesi sistemando il nodo della sua cravatta o meglio glielo tolsi.
<<vedi,io non vado più a scuola mi sono diplomato l'anno scorso,adesso lavoro nella compagnia di mio padre>>,questo mi incuriosò moltissimo.
<<è..>>,lui mi prende la mano e mi fa uscire di casa.
<<ne parliamo dopo,devo portare una bella ragazza a scuola>>,salii in macchina e lui partii. Sono una ragazza che ama le smancerie lo ammetto e lui sembra notarlo perché mi sorrise di nuovo.
<<dopo arriverò dopo di te,serviti pure a casa. Fai come se fossi a casa tua>>.
<<lo faccio già>>,stavo per scendere dall'auto ma lui mi anticipò e mi aprii la portiera.
Tutti gli studenti che si trovano nel parcheggio in questo momento cominciarono a fissarci,perfetto altro pettegolezzi,perché non pensano agli affari loro ogni tanto.
<<beh,ci vediamo dopo allora>>,disse lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra.Che carino ma questo lo notarono anche gli altri.
<<ci vediamo dopo e lavora bene gorilla>>,scherzai.
<<e tu comportati bene>>,disse facendomi l'occhiolino.
Mi girai e vidi i ragazzi a fissarmi come tutti gli altri,li raggiunsi in fretta e diede un abbraccio a Jess.
<<ciao ragazzi>>,dissi salutandoli.
Mi salutano tutti tranne Patrick ovviamente. Ancora non ho capito cosa sia successo,alla fine decisi di arrendermi,non riuscì a recuperare niente di quella serata,neanche un piccolo ricordo,spero che lui ci sia riuscito magari quando smetterà di comportarsi così riusciremo a parlarne.
Mi girai per andarmene ma sentii qualcuno prendermi in braccio.
<<lasciami Adams>>,dissi urlando.
Niente,aprii la sua auto e mi buttò sul sedile,non ha niente a che fare con Ben,niente di niente.
<<che cazzo vuoi>>,sbottai.
<<che cos'era quello? Ora stai da quel coglione>>,disse incazzato.
<<fatti gli affari tuoi Patrick,con lui sono felice. Sono tranquilla e mi diverto,lui mi piace. Quindi lasciami in pace>>,dissi guardandolo male.Mi sembra di aver visto un velo di tristezza nei suoi occhi ma quando notò che lo stavo fissando lo fece subito sparire come se non fosse successo niente.
La giornata finii in fretta e senza accorgermene era ora di tornare a casa,anche se la casa dove sarei tornare non era la mia.
Parlai con mamma,le dissi la verità,non mi disse niente,sa benissimo che ho questi attacchi di rabbia,mi pregò di tornare a casa dicendomi che non conosceva Benjamin,aggiunse che mi avrebbe dato un altro giorno ma non di più.
Mandai un messaggio a Ben,dicendogli che stavo tornando a casa sua. Ben è stato davvero gentile a farmi stare a casa sua,infondo non ci consociamo da tanto e non sembra un cattivo ragazzo,almeno spero proprio che non lo sia.
Lui tornerà verso le quattro,posso preparagli qualcosa per la merenda,ma non so che cosa gli piace.
Aspetta,ogni volta che siamo usciti in queste settimane lui ha sempre preso la Red Velvet,chissà se sarò in grado di farlo.
Arrivata a casa mi cambiai e mi misi subito al lavoro,i compiti li avrei fatti dopo.
Dopo un'ora e mezza avevo finito.
Sono le quattro Ben arriverà a minuti è meglio se mi cambio.
Sentii il mio telefono squillare,Jess.
<<hey>>,urlò lei.
<<tu lo sai che Patrick ti ha fatto una scena di gelosia prima vero?>>,mi disse arrabbiata ma non riuscì a capire bene per cosa.
<<guarda ti sbagli,perché dovrebbe>>,sentii Ben rientrare, attaccai il telefono in faccia a Jess,lei è abituata,anzi tutti sono abituati,attacco senza salutare lo trovo inutile.
Sembra molto stanco.
Mi sorrise e mi stampò un bacio sulla fronte,puzza di fumo,io ormai ho smesso.
Gli feci uno dei miei sorrisi più belli. Almeno credo.
<<hai fame?>>,chiesi speranzosa.
<<no,scusami ora vado a fare la doccia>>.
Peccato...
Andai in camera e cercai di fare i compiti.
Oggi sembra diverso,sembra triste.
Vorrei chiedergli cosa gli è successo ma sembra non star molto bene,glielo chiederò dopo.
Senza accorgermene,mi addormentai leggendo le grande imprese di Carlo V.

Before i met youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora