Capitolo 8 ~ Potrebbe essere sbagliato...~

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Non  dare mai il potere a qualcuno di farti sentire sbagliato. Perché quando loro si sentono così fanno sentire gli altri come loro perché sono deboli .

Patrick Adams

Sono diventato pazzo. Ecco,ne sono sicuro.
Rebecca continuò a baciarmi sul collo senza badare agli altri che ci circondano.
<<che schifo>>,disse lei. Mi scappò un sorriso e Rebecca mi diede una gomitata sulle costole.
«Vuoi ascoltarmi per qualche secondo» sentì dire da Rebecca ma quando vide che non le stavo dando attenzioni se ne andò senza dire niente.
Vidi un ragazzo della squadra avvicinarsi a Hailey e fece un segno ai suoi amici di stare zitti. Lei cominciò a fissarlo in un modo,non saprei come definire la sua espressione,sembra schifata ma divertita dalla situazione.
Cody Dashawn. Uno dei ragazzi più stronzi della scuola. So benissimo cosa fa con le ragazze,le tratta in un modo schifoso,alcuni ragazzi hanno cominciato a fare delle liste fra di loro e li fanno anche girare.  Ad essere onesti io non sono mai andato a letto con molte ragazze,non vorrei mai prendermi qualcosa da loro, per questo ho scelto Rebecca,tra noi due c'è un legame speciale.
<<hey>>,disse lui per sedersi accanto a lei,io ci appoggiai il piede facendo finta di niente e continuai a mangiare le mie patatine fritte mosce.
<<Cody>>,disse lei squadrandolo dalla testa ai piedi,alla fine gli sorrise gentilmente x
<<domani vorresti uscire con me?>>,chiese facendo un'espressione fiera come se sapesse già della risposta ma si sbaglia,si sta sbagliando di grosso.
<<domani dobbiamo andare con tua madre in quel negozio ricordi?>>,mi intromisi io,guadagnandomi uno sguardo incazzato da lei,poi mi ringrazierà quando scoprirà la verità su Cody.
<<dopo domani?>>,chiese sorridendole a trentadue denti ma a quanto pare a lei non interessa perché cominciò a strofinare il pollice con l'indice. Lo fa' ogni volta quando sta' per dare una brutta notizia a qualcuno.
<<verranno alcuni dei parenti a casa>>,mi intromisi di nuovo.
Questa volta mi beccai un calcio nello stinco.
<<ti chiamerò io Cody,in questi giorni sono piena di impegni>>,disse guardandomi male,di nuovo.
<<perfetto>>,disse per abbracciarla ma lei si scostò,scoppiai a ridere ma i ragazzi mi dissero di stare zitto. Lui in imbarazzo se ne tornò dai suoi amici. Sentii i suoi occhi su di me.
<<cosa?>>,chiesi a causa dallo sguardo di fuoco che mi stava lanciando.
<<cosa?! Andiamo,questa settima non ho niente da fare!>>,disse sbracciandosi.
Isaac le mette il braccio intorno alle spalle.
<<passerai del tempo con noi>>,lei sbuffò per poi respirare profondamente.
<<sono sempre con voi,non che vi odi,ma non vi sopporto più>>,effettivamente è così,stiamo passando molto tempo insieme.
Daniel buttò il vassoio sul tavolo,spaventando così Hailey.
<<che hai?>>,chiese lei preoccupata. Daniel si sedette a me e cominciò a fissarmi senza battere ciglio. Isaac disse ad Hailey di uscire fuori e di accompagnarlo alle macchinette perché aveva ancora fame e se ne andarono. Conoscendo il mio amico vorrà rimproverarmi per qualcosa che ho fatto di male. Non riesco a capire perché in queste situazioni sia sempre io il cattivo. Solo perché non faccio le cose come loro non significa che stia facendo qualcosa di male,cerco solo di evitare che succeda un enorme disastro ma a quanto pare non riescono a capirlo tutti.
<<amico,sai che non puoi farlo>>, disse guardando fuori dalla porta e puntò gli occhi sui nostri amici.
<<non so di cosa parli>>,misi una patatina in bocca,è tutto tranne una patatina fritta. C'è il fritto ma la patata è del tutto assente.
<<la scenata di gelosia che hai appena fatto...>>,<<frena. Io non sono geloso,poi di Dashawn. Figurati non sono il tipo che diventa geloso>>. Non ho mai trovato una ragione per essere geloso,anche se fosse lo troverei una cosa inutile e stupida. Se mi fidanzassi con qualcuno sono sicuro che avrà pienamente la mia fiducia. Daniel sospirò pesantemente ma rimase zitto,starà pensando a qualcosa da dirmi,qualcosa che potrà colpirmi e farmi dire ciò che vuole ma non succederà. Gli ho sempre detto quello che vuole sapere perché le persone appena ottengono questo smettono di rompere le scatole ed è la soluzione più veloce per avere un po' di pace.
<<so che farai una delle tue stronzate,ma non farlo con lei. Lei è diversa,lo sai anche tu>>.
Le lezioni passarono in fretta,io dalla rabbia durante gli allenamenti stavo per picchiare un ragazzo. Dashawn. Continuava a fare battute molto sporche su di lei e sentii anche che l'avevano messo nella lista. Non sapevo molto della lista,l'unica cosa che so' è che le ragazze si sentono molto a disagio.
Quando arrivai a casa,dedussi che mio padre fosse ancora al lavoro e Susan pure.
Sentii un oggetto cadere,dalla camera di Hailey.
Andai subito a controllare,bussai una volta ma niente,mi disse di bussare prima di entrare,io ho bussato ma non ha risposto non sono pienamente nel torto.
<<Terremoto ci sei?>>,non rispose così entrai.
La vidi a pancia in giù sul letto,in mostra sul suo bel sedere sodo e la testa sotto il cuscino.
Mi buttai sul letto accanto a lei e cominciai a fissare il soffitto.
<<vattene>>,disse cercando di spingermi giù dal letto con scarsi risultati. Sentii un singhiozzo uscirle dalla bocca,com'è possibile che ogni volta che torna a casa sia sempre in questo stato. Cosa succede in quelle poche ore che la lascio da sola e si riduce sempre in questo stato.
Le tolsi il cuscino dalla gesta e la girai verso di me,così potei guardarla negli occhi.
Le accarezzai la guancia e la spinsi verso di me per stringerla fra le mie braccia. Sembra una sensazione così muova,genere una ragazza tra le mie braccia,solo un abbraccio solo questo gesto così puro. Non ho mai abbracciato  così Rebecca chissà se sarebbe cambiato qualcosa se qualche volta l'avessi abbracciata così,ne dubito però. Questo tipo di cose vengono solo capite dalle persone che apprezzano questi tipi di gesti,quelle persone che capiscono cosa si nasconde realmente dietro in questi piccoli gesti,né lei né io siamo troppo stupidi  per capire quale sia il significato.
Hailey si avvicinò di più a me e mise la testa nell'incavo del mio collo,mi porse il telefono e capii che voleva mostrarmi qualcosa.
Vidi lo spogliatoio femminile,all'inizio ci sono solo le parete e il ragazzo da dietro la telecamera ridere. Poi vidi una ragazza di spalle con solo l'intimo,quando il ragazzo si mise a fischiare lei si girò e notai che era Hailey. Prima che si potesse vedere la sua espressione o la sua reazione il video finì. Quel bastardo di Dashawn,deve cancellare quel video adesso,in questo momento.
Presi il mio telefono e composi il suo numero rispose subito,mi chiese se stessi per organizzare una festa,gli dissi di no e lui riattaccò subito. Cercai di richiamarlo ma cominciò ad uscire la segreteria telefonica.
Cercai di alzarmi dal letto ma lei si aggrappò di più a me. Ecco di cosa stava parlando Rebecca.
Ecco perché le ragazze della scuola la stavano squadrando in modo strano, più del solito. 
Ecco perché i ragazzi la mangiavano con gli occhi...
Voglio spaccare la faccia a quel coglione.
<<non andare,resta qui Patrick>>,sentii la sua voce spezzata e la sua presa aumentare sulla mia maglietta. «Andrò a fargli cancellare il video» dissi ma lei scosse la testa dicendomi che potevo farglielo fare un altro giorno.
Quando finalmente incrocio il suo sguardo non seppi resistere. Posai le mie labbra sulle sue. Ha un sapore dolce. Leccai il suo labbro inferiore per avere l'accesso.
Ci staccammo soltanto per riprendere fiato. Appoggia la fronte sulla mia e con le mani tremanti mi accarezza il collo.
<<Patrick...>>,nei suoi occhi vedo un velo di pentimento. Lo so. Abbiamo sbagliato ma mi fa arrabbiare il fatto che lei si sia pentita di avermi baciato.
Abbassai lo sguardo ma continuai ad accarezzarle la guancia,cosa che stava facendo rilassare sia lei che me.
<<lo so>>,dico per prenderla fra le mie braccia.
<<adesso dormi>>,appoggiò la testa sul mio petto e sentì le sue braccia avvolgermi la vita.
Questo non va affatto bene,per niente.
So che è sbagliato.
So che se continuiamo così finiremo per odiarci e molto anche.
Ma per ora voglio solo godermi il momento.

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