Capitolo 28~incidenti~

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Patrick Adams

<<quella ragazza fa dei miracoli>>,disse Daniel.

<<sta simpatica anche a testa rasata>>,dissi prendendo le scale nello sgabuzzino del secondo piano.
<<credo che sia stata una bella trovata farlo un mese prima degli esami>>,continuò lui.
<<già,si sta impegnando davvero molto>>.
Si fermò davanti a me scrutandomi dritto negli occhi.
<<provi ancora qualcosa per lei?>>,mi chiese.
Ma chi non proverebbe niente per lei è così pura e spontanea,oso sfidare chiunque a non provare niente per lei.
<<non importa. Io non posso darle niente te l'ho già detto>>,lui sospira.
<<senti amico ci conosciamo da un bel pó di tempo,siamo cresciuti insieme praticamente.
Lo vedo come la guardi,fidati tu riuscirai a darle qualcosa che gli altri non hanno. Però è incredibile quanto siete stupidi voi due>>,disse facendo un cenno dietro di me.
Prese le due scale che avevo in mano e se ne andò,così rimasi da solo con lei.
Cominciò saltare per cercare di prendere qualcosa.
<<bisogno di una mano?>>,si girò verso di me,mi guardò dritto negli occhi e corse via.Non mi abituerò mai alle sue stranezze,non riesco mai a starle dietro quando ho la sensazione di avvicinarmi a lei,poi la vedo correre via. Raggiunsi Isaac sul tavolo delle 'vendite'.
Avevamo diversi biglietti da vendere per il ballo ma a quanto pare non è stato così esaltante come immaginava. Rossi per i ragazzi sotto ai sedici anni,arancione sotto ai diciotto e verde i ragazzi che anno diciotto anni o di più.
Quando vidi la fila mi sentii male.
<<ci metteremo ore a controllare la carta d'identità,i biglietti adatti e i soldi.>>,disse Isaac osservando la fila. Il preside ci ha dato tre giorni per le prenotazioni e altro. Tanto tutti le classi  hanno finito il programma scolastico,il problema sono co loro che hanno da recuperare e con gli esami alle porte questo svago ci voleva proprio.
Dopo un'ora e mezza mi stufai.
Avevamo venduto quasi sessanta biglietti  ,la nostra scuola è molto grande e perciò ci sono molti studenti,poi ci sono anche quelli che verranno da fuori. Il resto toccherà alle ragazze.
<<ragazzi biglietti finiti,ritornare qui domani>>,urlai.
Sentii alcuni sbuffare e altri urlarono parolacce.
<<andiamo ho bisogno di sgranchirmi le gambe>>,dissi indicando il campo.
Quando guardai l'ora era arrivato il momento di andare in mensa.Ci sedemmo al solito tavolo.
<<sono esausta>>,disse Hailey appoggiando la testa sul tavolo.
<<Jess,penserete voi ai biglietti domani,noi ne abbiamo venduto intorno ai settanta o molto di più,ho smesso di contare dopo i cinquanta.È davvero irritante come cosa>>,disse Isaac.
<<già. Domani toccherà a voi ragazzi con le scale e tutto>>,annuì.
Jess si mise nella stessa posizione di Hailey e cominciò a ridere,ci accorgemmo tutti che si era addormentata profondamente.
<<correva di qua e di là sapete. Quasi ogni club volevo un auto da lei e per non deluderli faceva un salto ad ognuno. Passava dieci minuti con un club e correva subito dopo all'altro,poi veniva in palestra a dare una mano>>,disse Jess guardando l'amica addormentata sul tavolo.
<<beh,la porto in infermeria. Se si sveglia fra qualche ora e non si trova qui,sarebbe capace a staccarmi la testa>>,dissi prendendola in braccio delicatamente.Mentre cominciamo a camminare sentii qualcosa dal nostro tavolo.
<<secondo te se ne saranno accorti?>>,chiese Jess a Daniel.
<<no quei due sono troppo stupidì>>,continuò lui. Continuano a darci degli stupidi e non riesco neanche a capire di cosa stanno parlando quindi starei affermando la loro teoria,se Daniel mi dicesse le cose chiaramente mi risparmierebbe questo pensiero. Quando la posai nel lettino mi sdraiai anche io ma nel letto accanto,non entriamo in due sono pur sempre letti singoli.
Dopo mezz'ora si svegliò di colpa e si guardò intorno confusa.
<<vedi di non esagerare>>,dissi lasciandole un panino.
<<aspetta>>,disse saltanti giù dal letto.
<<ti va se decoriamo insieme la palestra?>>,mi chiese dolcemente.
<<domani. Tu per oggi hai finito,vai a casa>>,dissi allontanandomi da lei.
<<grazie bradipo>>,era da un bel pó che non mi chiamava così,c'è anche da dire che non abbiamo passato molto tempo insieme,ci siamo messi tutti con gli studi,avremmo dovuto farlo prima. Le sorrisi e me ne andai.
Vidi Rebecca uscire nel bagno delle ragazze. Ha un corpo slanciato e le tette sono palesemente in silicone così anche per le labbra,cominciai a ricordare i momenti passati con lei.
<<hey>>,dissi salutandola.
Lei mi sorrise. Mi avvicinai a lei che mi mise le mani nel mio fondoschiena
<<vuoi giocare?>>,chiese accarezzandomi i fianchi e piano piano stava scendendo giù.
<<Patrick>>,sentii la sua voce dietro.
Mi girai con Rebecca ancora avvinghiata a me.
Alzò gli occhi,e camminò verso di noi.
Mi ricordai quella volta che stavo con Rebecca e lei entrò come se nulla fosse,ricordo quanto mi trattenni a non ridere quel giorno.
<<dammi le chiavi>>,disse guardandomi dritto negli occhi.
<<ho sentito quello che ti ha fatto mio cugino>>,disse Rebecca con un ghigno.
<<sarebbe?>>,chiese senza distogliere lo sguardo dai miei occhi.
<<Blake...>>,lei rise.
<<ecco perché mi era familiare. Allora è una cosa di famiglia..ora capisco>>,per evitare discussioni le consegnai le chiavi ma fu troppo tardi.
<<se nessun ragazzo vuole stare con te non è colpa mia. Forse sei tu il problema per cui Ben l'abbia fatto non credi,pensiamo che lo abbia istigato tu,se così non fosse nessuno andrebbe con te,non è forse così ?>>,ribatte Rebecca.
Ora basta. Mi sto arrabbiando non sono rimasto qui per vedere queste sue litigare.
<<ora piantala . Mi hai scocciato parli tanto tu,ma sei peggio di quello che pensano gli altri. Vuoi che vada a spiattellare tutto?>>,dissi consegnando le chiavi ad Hailey e mi scostai da Rebecca e lei piano piano scosse la testa per dire di no. Pensavo di farmela di nuovo,per farmi passare questo interesse verso Hailey,ma non sarebbe bastato,lei non è Hailey. Vidi i ragazzi andare di nuovo verso il cancello così decisi di seguirli.
<<ragazzi>>,urlai.
<<vieni ad aiutarci>>,disse Daniel facendo un cenno sugli scatolini vicino al cancello.
Ne presi due e andai in palestra.
La vidi in piedi sulla scala. Pensavo fosse tornata a casa,mi ha chiesto le chiavi.Notai Rebecca in piedi in fondo la palestra con una palla in mano,se osa farlo...
<<Hey Adams posa quelle scatole qui>>,disse Isaac.Posai le scatole vicino alla rete che fra un po' toglieremo. Sentii una strana sensazione,come se qualcosa stesse per accadere,qualcosa di brutto. Mi guardai intorno e feci i miei conti. Corsi da Hailey,con la coda dell'occhio vidi Rebecca lanciare la palla verso i piedi della scala. La scala cominciò ad oscillare ed è come se tutto fosse a rallentatore,mi buttai vicino alla scala per velocizzare ogni mio movimento e finii vicino a lei. Mi alzai per fermare la scala ma fu troppo tardi,vidi Hailey cadere,cercai di prenderla in braccio ma la presi male e cademmo in due,sentii una fitta improvvisa sul braccio ma non ci feci molto caso.
<<merda>>,urlò Daniel e si precipitarono da noi.
<<oh mio dio state bene?>>,chiese Jess cercando di aiutare Hailey ad alzarsi ma si rifiutò.
Tutti i presenti guardano Rebecca arrabbiati ma lei fece un sorriso soddisfatto che fece scaldare di più l'aria.
<<ops...mi è caduta la palla>>,disse lei uscendo.
Spinsi via la scala. Quando abbassai lo sguardo la vidi fissarmi con gli occhi pieni di preoccupazione e le cominciarono a lacrimare gli occhi. Istintivamente asciugai le sue lasciarne che continuarono a scendere,che si sia spaventata così tanto.
<<ti sei fatta male?>>,chiesi preoccupato.
<<alza il braccio>>,chiese guardandomi dritto negli occhi.
Alzai il braccio destro sorridendo ma capii cosa volesse dire,a quanto pare se n'è accorta anche lei.
<<non quello cretino,l'altro>>,sospirai.
Mentre lo alzavo,mi faceva un male cane,mi morsi la lingua per non fare smorfie.
<<stai tremando...Ti sei fatto male al braccio>>,disse lei alzandosi di scatto.
<<tranquilla passerà presto,mi basta soltanto un po' di ghiaccio>>.
Feci di tutto per confortarla ma niente,ogni tanto non sarebbe male se mi desse ascolto,sarebbe tutto più semplice.
Stefanie,la ragazza che ha convinto Hailey a partecipare ad organizzare il ballo,arrivò con il preside.
<<Adams,Collins. State bene?>>,chiese preoccupato.
<<Gary si è fatto male al braccio sinistro per colpa mia>>,disse Hailey con rabbia.
<<sto bene. Ti ho detto che mi basta soltanto del ghiaccio>>,il dolore cominciò ad aumentare ma cercai di non pensarci.
<<che cosa è successo?>>,chiese guardando tutti.
<<è stata quella puttana di Rebecca>>,disse Hailey arrabbiata.
<<Collins modera il linguaggio. Come fate a dire che è stata lei?>>,alcuni studenti si guardando intorno,capisco se ne vogliono lavare le mani.
<<sa,io l'ho vista. Ero io sopra quel coso>>,disse indicando la scala.
<<ragazzi,mi dispiace ma posso solo punirla per qualche ora. Se non avete le prove o se non viene lei a dirmelo,non posso fare più di tanto>>.
<<oh andiamo,secondo lei,per quanto fossi annoiata mi sarei buttata giù dalla scala per nessun motivo? È ridicolo>>,disse incrociando le braccia.
<<non parlarmi con quel tono Collins,sono pur sempre un supervisore e preside di questa scuola,esigo rispetto,capito?>>,disse invece Gary puntandole il dito contro.
Ci fù un silenzio tombale per circa trenta secondi.
<<Cazzo me n'ero dimenticata!>>,disse Hailey sorridendo.
La guardammo tutti incuriositi.
<<sei un fottuto genio amica mia. Sapevo che le tue stranezze ci sarebbe servito d'auto un giorno>>,disse Isaac dandole una pacca sulla schiena.
<<li vedete quei palloncini?>>,chiese indicando il soffitto.
<<visto che mia madre aveva delle piccole telecamere che voleva buttare le regalò a me. Le servivano per controllare un piccolo negozio che avevamo nella vecchia città . Hailey ebbe l'idea di metterne alcuni dentro i palloncini 'finti'. Perché voleva avere tutto sotto controllo il giorno del ballo. Noi stiamo registrando tutto da eri,perché voleva fare un video da mettere l'ultimo giorno di scuola e mostrare tutto a tutti per mostrare gli ultimi momenti passati insieme>>,disse Isaac rimettendo in piedi la scala.
<<sei un piccolo genio. Inquietante ma intelligente>>,disse Daniel abbracciando la sua ragazza,Jess.
La vidi un pò fiacca.
<<perfetto...menomale,è tutto a..>>,non finii la frase e cadde a terra.
In quel momento,ebbi la sensazione che il tempo si sia fermato del  tutto e il mio cuore battere così forte dentro di me che ebbi la certezza di sentire solo il suo battito che rimbomba per tutta la stanza.
Quel giorno,cominciai a capire quanto tenessi davvero a lei. Me n'ero accorto anche prima ma adesso le cose si stanno facendo più chiare.

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