Capitolo 14 ~problemi?~

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Hailey Collins

Mi svegliai con un mal di testa tremendo.
Sentii qualcosa di caldo.
Finalmente riuscì ad aprire gli occhi.
Sono nella stanza di Patrick e sono solo in intimo.
Cominciai ad urlare a squarciagola.Patrick dallo spavento cadde a terra.
<<che cazzo...>>,lo sentii imprecare e si alzò scocciato. Oh mio Dio. Sarà successo qualcosa?
Si appoggiò nuovamente nel letto e si grattò la testa con gli occhi socchiusi. Non disse niente per qualche minuto poi realizzò a cosa stessi pensando.
<<cazzo,non dirmi che noi abbiamo...>>,disse guardandomi dolcemente negli occhi ma con aria preoccupata
<<io non mi ricordo niente>>,dissi mettendomi la prima cosa che riuscì ad afferrare,anche se trovo inutile ormai essere in imbarazzo davanti a lui.
Senza dire niente mi alzai e uscii dalla stanza.
Trovai Isaac dormire in cima alle scale a torso nudo e con una bottiglia di birra vuota.
<<hey Isaac,svegliati>>,dissi scuotendolo un bel pó mentre gli prendevo la bottiglia,non si sa mai cosa possa accadere.
Menomale che si è svegliato subito.
<<Bel,mi fa male tutto>>,disse sedendosi.
Gli sorrisi e andai al piano di sotto.
Ci sono Daniel e Jess abbracciati,prima di preparare il caffè feci una foto ai due,sicura che avrebbero negato che ci sia qualcosa tra di loro.
Lanciai un cuscino ad entrambi e solo Jess si alzò di scatto spaventata.
Mi trovai diverse chiamate da mamma e da Paul,chissà se avrò il coraggio di chiamarlo papà...
Ci sono anche diversi messaggi di Ben.
Sono le dodici passate penso che sarà sveglio.
Così decisi di chiamarlo,ma sentii la suoneria del suo telefono in casa.
Così mi misi a cercarlo.
Oh mio Dio,ecco dove si era cacciato.
Cominciai a dargli fastidio con un cuscino e lui piano piano cominciò a svegliarsi.
<<ma dove cazzo sono?>>,chiese alzandosi.
<<a casa mia. Come ci sei finito là dietro?>>,chiesi sedendomi sul divano,mi disse che ad un certo punto qualcuno decise di giocare a nascondino ma si addormentò.
<<guarda guarda il nostro nuovo amico>>,urlò Isaac sicuramente per farsi sentire,sarà un gesto amichevole verso Benjamin o un altro gesto,perché urlare che sia qui.
<<amico non urlare a quest'ora>>,sentii la voce di Patrick in cima alle scale,quell'aria confusa che aveva prima si trasformò in un'espressione accigliata e infastidita.
Patrick e Benjamin si lanciarono uno strano sguardo,capii solo che non era uno sguardo amichevole,tutt'altro.
<<sei libera dopo?>>,mi chiese Ben distogliendo lo sguardo da Patrick che si sedette sullo sgabello in cucina.
<<dipende>>.
<<vorrei portarti fuori sai. Solo io e te>>,mi sorrise in un modo così dolce che non riuscì a dirgli di no.
<<certo! Come mi devo vestire?>>,chiesi.
<<portati un costume>>,disse sorridendomi.
<<ma...>>,<<ti porterò in un bel posto>>,disse facendomi l'occhiolino.
<<ci vediamo verso le sette>>,disse baciandomi sulla guancia.
Sentii qualcosa rompersi,la cosa mi allarmò così mi girai per vedere cosa fosse successo. Vidi Patrick davanti alla macchina del caffè davanti ai suoi piedi una tazza rotta,la mia tazza.
<<scusate>>,disse raccogliendo i vetri per terra.
Benjamin se ne andò e in casa ci fu solo silenzio.
Mi chinai vicino Patrick per aiutarlo a raccogliere il vetro.Ha lo sguardo perso,chissà a cosa sta pensando.Decisi di lasciarlo perdere non ha l'aria di qualcuno che ha voglia parlare.
Cominciammo a sistemare la casa.
<<ma che schifo! Quel coso non lo tocco>>,dissi indicando un preservativo usato per terra,ma come fanno ad avere il coraggio di farlo in un posto che non sia casa loro e con molte persone intorno.
I ragazzi risero e Daniel raccolse quello schifo dal pavimento. Devo chiedere che cosa sia successo fra Daniel e Jess,ma sopratutto,sarà successo qualcosa fra me e Patrick. Perché non me lo ricordo?
Perché lui è così triste o arrabbiato,ancora non sono riuscita a capirlo molto bene. Oddio,non ci sto più capendo niente.
<<ragazzi secondo me ha un problema>>,disse Jess.
<<sta per scoppiare di rabbia>>,commentò Daniel.
<<nah secondo me è solo infastidita>>,rispose invece Isaac.
Che bei amici che ho.
<<starà pensando al suo bel fidanzatino>>,disse Patrick con un tono infastidito.
<<ehm...stai insinuando qualcosa?>>,chiesi.
Vidi con la coda dell'occhio i ragazzi fare un passo all'indietro.
<<non sto insinuando niente,ma dovresti passare la notte con il tuo ragazzo non con qualcun altro>>,disse con un tono freddo,mi guardò dritto negli occhi,mi sta mettendo alla prova o sbaglio? S
Sentii qualcosa dentro di me stringersi e la mia rabbia aumentare,come osa dirmi una cosa del genere.
<<forse tu dovresti trovarti una ragazza con cui passare la notte che trascinare me in camera tua da ubriaca >>,dissi urlando,mi stava ferendo ne è consapevole e per questo che continua a farlo.
<<preferirei una qualunque che una come te>>,disse freddamente.
<<tranquillo non troverai mai nessuno come me,io sono unica >>,dissi sedendomi sul tavolo,devo cercare di calmarmi,voleranno delle frasi non pensate e l'aria è già abbastanza pesante così,è inutile peggiorare ulteriormente le cose.
<<sei  fastidiosa>>,mi sta facendo incazzare.
<<tranquillo non avrai questa ragazza fra i piedi per i prossimi giorni>>,dissi saltando giù dal tavolo.
Gli feci il dito medio e corsi in camera mia.
Andai nella cabina armadio e presi un borsone.
Sentii qualcuno bussare.
<<vattene>>,urlai.
<<sono io tesoro>>,disse la mia amica.
Mi prese le mani e so sedette sul letto trascinandomi con lei.
<<tesoro,che succede? Vi ho già visti litigare ma oggi è stato diverso...>>,non so se dirle tutto o no,ma infondo siamo amiche forse riuscita ad aiutarmi.
<<non lo so neanche io Jess,só soltanto che me ne voglio andare via da questa casa per qualche giorno>>,dissi entrando nella cabina.
Presi  tre pantaloni,una tuta e una gonna.
Diverse magliette e top e l'intimo.
<<vorrei poterti ospitare ma ci sono già i miei parenti questa settimana>>,disse con un tono triste.
<<non preoccuparti Jess,un posto lo troverò di sicuro>>,dissi sorridendole.
Mandai un messaggio a mia madre che sarei andata da Jess.
<<aspetta Bel,dove vai?>>,mi ferma Isaac.
<<da un amico>>,dissi chiudendo la porta alle mie spalle.
Chiamai la prima persona chi mi è venuta in mente.
<<hey mastice,ci siamo appena lasciati ti manco già?>>,chiese ridacchiando.
Mi aveva detto che abita da solo all'Upper East Side,sono solo dieci minuti in taxi da qui.
<<senti non è che mi potresti ospitare per qualche giorno?>>,chiesi nervosamente.
<<arrivo fra dieci minuti davanti a casa tua>>,disse per poi attaccare.
Precisamente dopo dieci minuti vidi la sua auto lussuosa davanti a me. Lo vidi uscire dall'auto.
Prese il mio borsone e lo mise nel bagagliaio.
<<cosa succede?>>,mi chiese aprendo lo sportello.
<<non ti dispiace se resto da te per qualche giorno vero? Se vuoi posso pagare finché non...>>,lui frena di colpo.
<<non ti azzardare neanche a dirlo,sarà divertente vivere con te anche se è per poco>>,disse sorridendomi.
Quando arriviamo a casa sua rimasi a bocca aperta.
Ha un appartamento gigantesco.
Al centro del soggiorno ci sta un tavolo da biliardo,due divani di pelle nero e una tv a schermo piatto attaccato sulla parete.
Il soggiorno e la cucina sono attaccati.
Da lontano,verso il corridoio,vedo tre porte bianche.
<<hai un appartamento favoloso>>.
Mi prende la mano e mi fa fare il giro di casa sua.
<<questa qui è la mia stanza,questa accanto sarà la tua e quella infondo è il bagno>>,disse tranquillamente.
Quando aprii la porta del bagno cominciai ad urlare come una matta.
C'è una vasca a idromassaggio infondo.
<<non mi avevi detto di essere schifosamente ricco>>,dissi ammirando la vasca davanti ai miei occhi.
<<io non lo sono,i miei genitori si. Puoi usarla quando vuoi>>,disse ridacchiando.
Non immaginavo che fosse così ricco,voglio dire non l'ha mai detto,è così giovane e ha già raggiunto una vetta abbastanza alta nella sua vita.
Lui aprii la stanza degli ospiti e ci mise il mio borsone.
Quando tirai tutto fuori lui fece un fischio.
<<come fa tutta quella roba ad entrare là dentro?>>,chiese guardando i miei vestiti sul letto,non lo so neanche io.
<<è una borsa magica gorilla>>,dissi sorridendogli.
Sentii qualcuno suonare alla porta.
Vidi Ben un po' scocciato.
<<hey amico ho un problema..>>,disse un ragazzo biondo entrando in casa.
Mi fissò per qualche istante e lo fissai a mia volta .
<<aspetta,tu sei il ragazzo che ha cercato di baciare Jess ma..>>,lui sospira.
<<ti prego non continuare,è stato molto imbarazzante>>,disse buttandosi sul divano.
<<perché  è qui?>>,chiese l'amico.
<<Volontà divina ?>>,gli risposi e lui come risposta mi sorrise nuovamente.
<<sei acida e carina,interessante >>,si intromise Ben.
<<comunque,io sono Bryan,suo cugino>>,disse il biondino.
Ah si chiama così,mi sembra uno da Steve.
<<Hailey>>,dissi sedendomi sulla tavola da biliardo.
<<lo so bellezza,sei famosa>>.
Quindi Ben parla di me.
Non so che emozione mi suscita questa cosa ma mi fa davvero piacere.

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