Capitolo 19~Gelosia ~

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Patrick Adams

La guardai,non distolsi gli occhi da lei neanche per un secondo ,è così felice in questo momento.
Non sapevo che fosse in grado di fare quelle cose incredibili,voglio dire non mi sembrava il tipo di persona.Oggi è stata davvero fenomenale,poi è stata moto saggia con quella ragazza con la questione della scommessa.
Stavo per cominciare a scaldarmi quando sentii un tonfo e tutti che gridano il nome di Hailey.
La vedi per terra con il sangue che le cola dal naso. Improvvisamente mi sentii chiuso in una bolla e non riuscì più a sentire gli altri intorno a me,vidi soltanto lei a terra troppo debole per alzarsi da sola.
Preso dal panico corsi da lei,la presi in braccio a modo di sposa e cominciai a correre verso il parcheggio.La fortuna è che l'ospedale più vicino sono solo venti minuti da qui.
Chiamai Susan dicendole che la stavo portando in ospedale. Arrivato in ospedale due infermieri corsero da me insieme ad una barella.
Mi arrivò un messaggio,dicendo che hanno fatto giocare la squadra che avrebbe dovuto giocare dopo di noi ma riattaccai subito,non me ne fregava niente della partita.
<<Susan ma che cosa è successo?>>,chiesi appoggiandomi sullo schienale.
<<hai esagerato lo sai? Ha preso solo una gran pallonata in testa,stava facendo l'ultima volta la piramide ed è caduta, si riprenderà fra qualche minuto >>,disse cercando di alleviare la tensione. Quando sentii la notizia è come se mi fossi tolto un gran peso da tutto il corpo e ricominciai a respirare in modo regolare.
Ecco da chi ha preso Hailey,sono delle splendide.
<<senti tesoro,ho visto il tuo sguardo prima quando l'hai vista per terra priva di sensi.
Tu che eri il più lontano di tutti da lei,sei arrivato per primo ad aiutarla,non so cosa sta succedendo fra voi due ma state attenti,siete così giovani pieni di così tanta passione nel sangue>>,disse alzandosi quando vide il dottore uscire dalla stanza di Hailey.
<<la ragazza sta bene,si è solo spaventata troppo e il suo subconscio non ha retto ed è svenuta,fra un paio d'ore sarà come nuova>>,disse il dottore.
Susan dovette lasciare l'ospedale perché qualcuno la chiamò,un problema urgente al lavoro non ha potuto disdire sarebbe ritornata a prendere Hailey tra qualche ora ma non volendo lasciarla sola decisi di rimanere.
<<che ci fai qui?>>,mi chiese alzandosi leggermente.
<<stai bene?>>,chiesi sedendomi sulla sedia.
<<si,ma non dovresti giocare ora?>>,chiese guardando l'orologio.
<<l'hanno spostato,dovrei giocare fra una decina di minuti,non devi preoccuparti di questo. Dovresti stare più attenta>>,lei si alzò nuovamente e si mise davanti a me,pensavo che mi volesse abbracciare.
Mi tirò uno schiaffo talmente forte da farmi girare la testa,non mi aspettavo una reazione simile.
<<muovi il culo Adams>>,mi disse indicando la porta.
<<ma..>>,mi tira un altro schiaffo più forte di prima.
<<ricordati che se perderai questa partita ti odierò per sempre,io ho dato il meglio di me facendo quelle acrobazie adesso tocca a te>>,stava per tirarmi un'altro schiaffo ma questa volta scattai in piedi. Ha uno sguardo così bello,con quei occhi riuscirebbe a convincere chiunque a fare qualunque cosa ma non lo farebbe mai,è troppo giusta per farlo.
Corsi nel parcheggio e cercai di tornare in quella maledetta scuola a giocare la partita.
Quando sono arrivai stavano già giocando,quando il coach mise gli occhi su di me percepii il suo sguardo deluso e abbastanza arrabbiato.
<<coach mi faccia entrare>>,dissi mettendomi davanti a lui senza distogliere lo sguardo dal suo. Ci ripeteva sempre che i veri uomini non dovrebbero mai distogliere lo sguardo da un altro uomo,sarebbe un segno di debolezza e l'avversario se ne sarebbe accorto.
<<Adams,te l'ho detto un'altra bravata e niente partita>>,disse urlandomi contro,mi passò accanto per continuare a guardare la partita e si mise uno stuzzicadenti in bocca. Tutti i ragazzi in campo mi guardano e si fermarono tutti.
Che cazzo stanno facendo?
Anche la squadra avversaria si è fermata.
<<che cazzo fate il tempo scorre riprendere a giocare>>,nessuno ascoltò il coach,il tempo continuò a scorre, guardai i punti e notai che siamo sotto di quindici punti.
<<lo faccia entrare>>,urlò il capitano dell'altra squadra. Mi sentii improvvisamente felice,non me lo sarei mai aspettato.
<<già non c'è gusto,se non c'è Mr popolarità>>,continuò cercando di punzecchiarmi. Il coach scosse la testa ma quando capì che non avrebbero continuato si arrese.
<<vai Adams,muovi il culo>>,disse il coach scocciato .
<<andiamo ragazzi fatevi sentire!>>,urlai e ti ragazzi cominciano ad urlare.
Adesso è fra me e te Connor.

Benjamin Blake

La vidi cadere. Corsi il più veloce possibile da lei ma lui arrivò prima di me.
Cazzo,mi irrita un sacco,perché non se ne rimane al suo posto. Presi la macchina con Susan dietro.
<<non arrabbiarti quei due anche se litigano sempre,si vogliono un sacco di bene>>,disse Susan. Sarebbe meglio se non abitassero nella stessa casa,non mi preoccupa quando litigano,mi preoccupa il fatto che si vogliono bene. Perché si benissimo che se quei due non si sono saltati addosso prima per la situazione dei loro genitori.
Io l'ho visto,quel cazzo di sguardo di Patrick.
Lo vedo come la guarda,che non se ne renda conta come si può essere così stupidi.
Quando arrivai in ospedale,mi chiesero di attendere perché c'è già qualcuno da lei.Pensavo che se ne fosse già andato.
Susan mi salutò dicendomi di avere degli impegni con il lavoro.
Appena lo vidi uscire mi guardò dritto negli occhi e mi sorrise. Non disse niente e continuò a camminare dritto a se.
<<hey Ben>>,disse sorridendo,perché continuano tutti a sorridere,mi sento preso in giro.
Sono così incazzato.
Si avvicinò e cercò di darmi un bacio,mi scostai.
<<stai bene?>>,chiesi guardando la giacca che si trova nel letto.
La presi e la buttai a terra. Adams.
Ha gli occhi strabuzzati,la raccolse immediatamente e mi guardò male.
<<che cazzo fai>>,chiese guardando le condizioni della giacca,la girò e la rigirò per vedere se si fosse rotta.
<<l'ho solo buttato a terra non ti preoccupare,non si è rotto >>.
<<che cosa ti succede?>>,chiese incrociando le braccia.
<<niente assolutamente niente>>,dissi sedendomi sulla sedia davanti al letto.
Mi prese il telefono e se lo mise in tasca.
<<sei infastidito,perché?>>,tirai un pugno sul muro.
<<mi chiedi il perché?! Quello lì si atteggia come se fosse il tuo ragazzo deve stare al suo posto>>,dissi alzando un po' la voce. Si spaventò a causa della mia improvvisa sfuriata ma riprese a sorridere.
<<sei geloso di Patrick,oh mio Dio non ci credo>>,disse ridacchiando.
Si mise in punta di piedi e mi stampò un bacio vicino alle labbra.
La abbracciai e la tenni stretta a me. Circondai con il braccio le sue spalle.
Prese la giacca che avevo in mano e se la mise.
<<andiamo Ben,odio l'odore dell'ospedale>>,disse raccogliendo le sue cose vale a dire le sue scarpe e il telefono. Mi prese le chiavi e si mise a correre verso la macchina.
<<no,tu non la guidi>>,dissi cercando di riprendermi le chiavi ma lei corse dentro la macchina e bloccò tutti i finestrini.
<<andiamo piccola apri>>,dissi bussando.
Partii con la macchina.
<<ci vediamo a casa tua!!>>,mi urla.
Che cazzo,non fa sul serio ora tornerà indietro.
Aspettai cinque minuti.
Decisi di chiamarla.
<<dai torna>>,sentii la sua risata.
<<ti consiglio di prendere un taxi perché è un po' lontano a piedi. Comunque sei un genio a mettere le chiavi tutte insieme>>,disse attaccando.
Ci misi dieci minuti a prendere un taxi.
Sentii un telefono squillare.
Non mi dire ha scambiato i nostri telefoni.
Lessi il messaggio.
L'ho fatto solo per te terremoto.
Come faccio a capire chi cazzo sia Scimmione n.1?
Quando arrivai a casa la vidi con un paio di cuffiette e con una mia felpa senza pantaloni,è abbastanza lungo che le arriva sotto il sedere.
Mi sta preparando il pranzo.
<<hai fatto incazzare un dottore perché hai dato un pugno al muro>>,disse ridendo.
<<ho il diritto di essere arrabbiato non credi>>.
Tu sei solo mia Hailey,solo mia. Non ti avrà nessun altro.
Non lo permetterò.

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