Capitolo 41 ~Primi segni di guarigione~

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Hailey Collins
Presi tutto l'occorrente.
Le mie valigie  strapiene, il mio borsone, la voglia di cominciare un altro capitolo della mia vita...
Mesi fa avevo immaginato che in questo momento ci sarebbe stato per darmi la carica.
Ma non è successo. Alcuni eventi  hanno leggermente cambiato il futuro che avevamo immaginato e fin dei conti va bene così. 
Dopo la nostra vacanza a Roma, dopo circa due settimane, succedettero molte cose, in poche parole ci lasciammo. O meglio lo lasciai. Mi chiese scusa , lo perdonai ovviamente ma qualcosa dentro di me non era sicura se si potesse ancora fidare di lui quindi non gli diedi più altre possibilità.  Alla fine le persone non cambiano davvero, basta mentire per ottenere ciò che vogliono e questa cosa mi ferisce dannatamente. 
<<Sei sicura di voler stare nel dormitorio? Obbligherò Daniel a sgomberare la stanza degli ospiti. Dormirai con altre persone , avrete il bagno in comune capisci?! Se una di queste persone uscisse fuori di testa e ti uccidesse mentre dormi eh?>>,mi disse Jess cercando di dissuadermi ma non credo proprio che una persona possa uscire fuori di testa e uccidere proprio me. Si spera che non accada a nessuno pero è davvero una cosa improbabile.  Ultimamente guarda troppi film horror con Daniel , mi disse che le piaceva quella sensazi0one di paura e la cosa mi terrorizzò in un primo momento. <<Non penso che possa succedere e dovresti smettere di guardare film con Daniel, guardati Harry Potter o i film della Disney>>. 

 Decisi di stare nei dormitori che nell'appartamento con loro , sono sicura che mi  farà bene conoscere altre persone. Sono esperienze da fere ,giusto? Che esperienze siano. 
Lei e Daniel vivono insieme da un paio di mesi ormai quindi sono totalmente chiusi nella loro bolla amorosa e non vorrei mai fargli sentire a disagio con la mia presenza , poi le probabilità di vedere certe persone indesiderate sono troppo alte. Forse non l'ho perdonato del tutto e forse ho solo paura che rivedendolo i miei vecchi sentimenti possano affiorare come prima. 

<<Ma si, me la caverò , così potrò farmi dei nuovi amici, poi noi due ci vedremo  tutto il tempo>>,dissi sorridendole , andrà tutto bene. lo ripeto tutti i giorni a diverse persone ma come la sensazione che lo sto dicendo un po' a me stessa. 
Arrivati al college, rimasi un po' seccata, forse un po' di aiuto ne avevo bisogno. 
Ci sono studenti che fanno avanti e indietro con le loro valigie , fin troppi studenti. 
C'è un casino. Notai anche delle cose stranissime ,tipo un albero di palma fatto di gomma.
Gente che corre con i boxer e uno con il costume da coniglio. Starà morendo di caldo là dentro, non lo invidio affatto. 
Mi ricordai, quando obbligai i ragazzi  a travestirsi da gelato, ma quanto posso essere patetica , continuo a ripetermi che è finita ma continuo a pensare a quei momenti passati insieme, mi metto nostalgia da sola e mi sento stupida. 
Ero lì in piedi a pensare, finché qualcuno non mi fece cadere. 
<<Che male...>>,dissi massaggiandomi il sedere.
Vidi il ragazzo davanti a me, è  alto, capelli e occhi scuri. Mi fissò per un istante e mi aiutò ad alzarmi.
<<Grazie>>,dissi riprendendo le mie cose.
Sentii qualcuno prendermi le spalle, quando alzai lo sguardo c'erano tre ragazzi con delle pistole d'acqua puntate a me.
Guardai il ragazzo dietro di me, cercai di liberarmi ma mi tenne stretta.
<<Cosa sta succedendo?!>>,chiesi seccata e un po' preoccupata ma sento una bella sensazione  dentro di me , una piccola luce di gioia si accese e stava aumentando piano piano. 
<<Oh, è un rito di iniziazione matricola>>,disse il ragazzo dietro di me sorridendomi a trentadue denti e mi fece l'occhiolino. 
<<Sono Mason>>,disse senza smettere di sorridere , fa bene ha davvero un bel sorriso. Improvvisamente sentii qualcosa di freddo sulla mia pelle.
<<State scherzando?!>>dissi cercando di correre ma loro continuarono a spararmi con dell'acqua colorata , Mason allentò la presa così riuscì a scappare ma loro mi seguirono. 
Pensai alla situazione e scoppiai a ridere. Una risata forte , rumorosa e vera. 
<<Bene matricola. Come ti chiami?>>,chiese il ragazzo moro o meglio Mason.
<<Hailey>>,dissi strizzando la mia maglietta.
Perché Jess non è qui ora che ho bisogno di lei , ma sono felice che non sia qui in questo momento. Sono felice di aver incontrato Mason spero tanto che diventeremo amici. 
Mi assicurai che le mie cose fossero ancora tutte integre, oltre una piccola macchia blue è tutto apposto , adesso manca trovare il dormitorio. 
<<Se vuoi ti aiuto. Infondo ti ho sparato senza una valida ragione>>,disse prendendo il mio borsone e le due valigie. 
<<Tranquillo, mi prenderanno per una pazza quando lo andrò a raccontare , ma va bene>>,presi il mio borsone ma Mason me lo strappò dalle mani, di nuovo.
<<Lascia che mi sdebiti con te>>,gli diedi il foglio dove avrei trovato il mio dormitorio.
Questo posto è enorme. Ci sono in tutto otto dormitori. Due nella parte nord, sud ,est e ovest della scuola.
Io sto nella parte nord della a scuola ,la mia stanza è la 124.
Il mio dormitorio è gigantesco, appena entrata ci sta la sala comune ,ci sono in tutto  sei piani, ogni piano ha all'incirca cinque camere o otto non ne sono sicura. 
<<Benvenuta>>,disse Mason lasciando le mie cose davanti alla mia stanza.
<<Ti ringrazio Mason per avermi sparato e per avermi accompagnato nella mia stanza>>,dissi aprendo la porta . 
Le pareti sono bianche, troppo bianche per i miei gusti . 
Notai un letto a castello  e un letto singolo, ammetto che la stanza non è male è abbastanza grande ma visto che dovrò viverci con altre due ragazze, spero che ci basti lo spazio.
Guardai fuori dalla finestra, vidi un campo tutto verde, dove ci sono molti studenti che si rilassano.
<<Se vuoi ti faccio fare un giro, questo è il mio terzo anno e conosco bene il posto e a guardarti mi sembri una ragazza che bisogno di un buon caffè >>. 
Pensavo se ne fosse andato a dire il vero ma la sua  frase mi colpì e mi fece sorridere , ancora
<<Non per essere scortese  ma non hai niente di meglio da fare?>>,chiesi.
Si appoggiò vicino alla porta.
<<No>>,rispose secco.
<<Ok, mi cambio e facciamo questo giro>>,dissi chiudendo la porta.
Aprii la valigia e presi una gonna e un top, volevo essere presentabile o fare colpo , ma si entrambi è da un po' che qualcuno non i guardava così e la cosa non mi dispiace affatto. 
Mi pettinai i capelli e mi levai totalmente il trucco ,se ci fosse stata un'altra sparatoria almeno non avrei avuto del trucco che cola per poi sembrare un panda. 
Quando aprii la porta lui era lì con il telefono.
<<Beh, andiamo?>>,chiesi.
Mi fece fare tutto il giro, mi mostrò gli edifici dove si sarebbero state le lezioni, il bar,la grande biblioteca e un palco all'aperto.
<<questo posto è davvero grande>>,dissi.
Vidi Jess al campo con Daniel.
<<Jess!>>,dissi urlando il suo nome.
Quando mi vide mi squadrò dalla testa ai piedi.
<<Ma due ore fa non eri vestita così>>,disse.
<<Sono stata sparata con acqua colorata da questo qui e i suoi amici>>,dissi indicando Mason.
<<Beh, ti sto cercando da una mezz'oretta.
I tuoi sono qui con il resto delle tue cose e...>>,smisi di ascoltarla.
Lo vidi accanto ai miei genitori con una valigia in mano.
<<Tieni>>,diedi il nome del mio dormitorio e il numero della stanza e mi misi a correre.
Mi fermai dopo quasi dieci minuti.
Mi appoggiai su un albero per riprendere fiato.
<< woah ! Che bella scappatella>>,disse Mason accanto a me.
Non mi accorsi che gli stavo tenendo la mano , lo lasciai subito. Mi misi una mano sul petto e sentì il mio cuore battere così forte che ebbe la sensazione di sentirlo. 
<< Matricola, tu e la tua amica siete invitate della festa di questa sera. Ci conto eh>>,disse spiegandomi in quale dormitorio risedeva.
Mi lasciò davanti al bar.
<<si comincia verso le nove ,ti aspetterò. Amica>>,disse.
Quando tornò indietro mi stampò un bacio e corse via.
Ma cosa...
<<Mason!>>,dissi chiamandolo.
Quando si girò per guardarmi sbatte contro un palo e cadde a terra.
Corsi a vedere se fosse tutto intero.
Quando mi avvicinai a lui,scoppiai a ridere e lui con me.
<<ci vediamo questa sera Mason>>,dissi salutandolo.

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