Capitolo 42~Mason James~

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Hailey Collins
Quando tornai nel dormitorio notai la porta della stanza spalancata,cosa strana perché ero sicura di averla chiusa. Vidi una ragazza che sta prendendo la parte sopra del letto a castello,che sia lei la mi compagna e chissà quando arriverà l'altra, in ogni caso sono felice di essere arrivata prima.
Sembra simpatica pero,mi piacciono un sacco i suoi capelli biondi mossi,sembrano così morbidi e sono così luminosi.
<<Ciao>>,disse mentre cercava di mettere la trapunta,a fatica anche,mi guardò inizialmente confusa poi mi guardò come se volesse un po' di aiuto.
<<Tu devi essere Hailey. Sono Sarah,Sarah Smith,è un piacere>>,disse abbracciandomi.
<<Hai visto quant'è bello qui? Sembra stare in vacanza>>,continuò a parlare di altre cose che avevo notato prima di entrare nella stanza compreso le macchinette al piano di sotto che sono un orrore.
Guardai l'ora dodici e mezza perché avevo la sensazione che fosse tardi,invece mi ricredetti all'istante. Sentimmo qualcuno bussare ecco davvero molto puntuali,infondo c'è mamma con loro sarebbe stato strano se fossero arrivati in ritardo.
Quando decisi di aprire la porta e ci fu una guerra lampo nella mia testa, ci sono stati così tanti discussioni in così poco tempo,alla fine decisi di aprire anche se scappare dalla finestra non poteva essere un opzione. Appena mi decisi aprì la porta ed eccoli lì, la mia famiglia mancava solo Isaac,perché non c'è mai quando ne ho strettamente bisogno.
Mamma con aria poco seccata si guarda intorno a lei, sono sicura che ci sia stato una piccola discussione in macchina mentre venivano qui,sembrano un po' distanti, si distanti è la parola giusta. Comunque mamma cominciò a guardare le cose all'interno della camera, tastò ogni cosa e annusò ogni cosa,cosa che trovò un po' eccessivo mancava solo che cominciasse a sdraiarsi su un letto ad un altro,che alla fine fece,infondo è una mamma credo che stia facendo il suo dovere. Sono riuscita pure a persuaderla nel prendermi un materasso nuovo.
<<Dicono che sia la stanza più grande di questo dormitorio>>,disse Sarah credo che sia accorta anche lei del disagio presente in questo momento,chi non lo farebbe nessuno si è guardato negli occhi nei minuti passati e se accadesse sarà alquanto imbarazzante.
<<Devi essere la compagna di stanza di Hailey,io sono sua madre,è un piacere conoscerti...>>,se la guardò attentamente e lentamente, quel potere raggi-x che hanno solo le mamme, in quei pochi secondi riescono a dirti se si creerà legame e se sarà duraturo o meno è il contrario.
<<Sarah,mi chiamo Sarah,il piacere è tutto mio>>,disse sorridendole.
Sentì una sensazione strana, sentì un formicolio strana sul collo,poi sulle braccia,poi sulla testa,sono sicura che se alzassi lo sguardo in questo momento mi troverei davanti i suoi occhi,cosa che non posso permettere,ma se così non fosse...
<<Perché scappavi?>>chiese Jess, ecco cosa volevo,che bello che abbia capito in fretta ma poteva usare un altro argomento per rompere il ghiaccio, non so un aneddoto strano e divertente.
<<Ha ragione,chi era quel ragazzo di prima con cui eri scappata?>>,chiese John,papà,ancora non sono abituata a questa situazione è ancora presto credo chiamarlo papà e credo anche che gli farebbe piacere se lo chiamassi tale.
<<Beh a dire il vero non lo conosco,l'ho incontrato pochi minuti dopo aver varcato il cancello ,mi hanno sparato con dell'acqua colorata,quel ragazzo insieme ai suoi amici>>,dissi cercando di sorridere il più naturale possibile.
<<beh,io e la mia nuova amica e la mia amica andiamo>>,dissi prendendo le mani di entrambe.
<<Hailey...>>,sentii il mio nome,mi sta chiamando.
Non mi fermai,non posso guardarlo negli occhi.
Ho già sprecato abbastanza lacrime in questi ultimi mesi.
Quando l'ho trovato con la sua ex ragazza,nel suo letto...
Non ci voglio più pensare,io l'ho passata ormai.
Basta!
Andammo al bar,rividi i tre ragazzi di questa mattina e Mason.
Quando mi vide si alzò e mi sorrise a trentadue denti.Appoggiò il braccio intorno alle mie spalle.
<<Non riesci proprio a starmi lontano eh>>,disse sorridendo.
<<non ti montare troppo la testa mi raccomando>>,dissi togliendo il suo braccio.
<<chi è questo qui?>>,chiese.
Non ti girare,non ti devi girare,pensai fa me e me. Vidi Mason girarsi.
<<ce l'hai con noi?>>,chiese,il suo tono di voce mi parve diverso.
<<Hailey dobbiamo parlare>>,disse Patrick con tono autoritario.
<<io non ho niente da dirti>>,dissi guardandolo negli occhi.
Lui mi prese il polso e cercò di trascinarmi ma Mason si mise in mezzo e rimasi ferma come uno stoccafisso senza fare assolutamente niente.
<<Amico,non sembra che voglia parlarti,perché non la lasci in pace?>>,chiese guardandolo negli occhi che parve come una sfida perché improvvisamente calò in atmosfera pesante e mettevano a disagio me.
<<Fatti i cazzi tuoi>>,ringhia Patrick.
In pochi secondi Patrick colpii Mason in faccia e Mason colpii Patrick,lì rimasi a guardarli come se fossi una statua. Non ci credevo che Patrick avesse colpito Mason che d'altronde poverino non c'entrava niente e l'ho trascinato in mezzo.
Con l'aiuto di Daniel,Sarah e Jess riuscì a separarli.
Presi tutto il coraggio che avevo e lo spinsi via.
Vederlo così mi fece male,sembra davvero distrutto ma parecchio arrabbiato e sembra che questo lo stia dominando e non servirebbe a niente parlargli adesso.
<<Patrick,ti prego vattene. Parleremo ma non oggi. Tu hai fatto la tua scelta e io sto facendo la mia. Non posso dire che non provo più niente per te ma mi hai dato un altro motivo per lasciarti. Da oggi in poi,saremo solo fratellastri perché è questo che siamo ed è sbagliato. Siamo solo dei ragazzini e non mi va di avere già questi tipi di problemi. Quindi,ci vediamo fratellino>>.
<<Hailey no aspetta!>>,urlò lui.
Daniel lo prese con l'aiuto di John sentivo il suo sguardo sulla mia nuca come se aspettasse che faccia qualcosa di miracoloso, come cambiare idea in così poco tempo girarmi e correre da lui per abbracciarlo, non posso e non voglio.
Mi sedetti davanti a Mason e feci un respiro profondo per cercare di riprendere il controllo della mia mente e del mio corpo perché non mi resi conto che le mie mani stavo tremando.
<<Scusami ,sei stato colpito a causa mia>>,dissi guardando il cielo.
<<Vi va di aiutarci a preparare la festa? Si farà al teatro non più al nostro dormitorio. Diciamo che fa parte delle nostre piccole tradizioni e siete obbligate a dare una mano matricole.>>, più che una domanda era un ordine.
<<Si!>>,risposero in coro Sarah e Jess insieme.
<<beh,è deciso allora>>.
<<Cosa vuoi che facciamo precisamente ?>>.
Mason chiese alle ragazze di spargere in giro la voce per tutto il campus,io lo avrei aiutato con le bibite e snacks.
<<aspetta,sei maggiorenne vero?>>,chiese mentre sale le scale.
<<certo che sì!>>,dissi spingendolo.
Arrivai in camera sua notai i due ragazzi di questa mattina.
L'altro Moro stava suonando la chitarra mentre il biondo,esattamente non so cosa stesse facendo.
<<ragazzi,abbiamo ospiti>>,disse presentandomi ai suoi amici.
Il biondo si chiama Luis e l'altro Jack.
<<è un piacere ragazzi>>,dissi sorridendo ad entrambi.
Mi passò tre bottiglie di alcool e mi chiese di portarle giù.
Mentre scendevo un ragazzo si mise davanti a me. Non disse niente,mi stava fissando.
<<levati>>,dissi.
Lui sorrise ma avanzò di un passo,io me feci uno indietro. Mi sta facendo venire i brividi.
Mi scostai per farlo passare ma rimase davanti a me a guardarmi senza dire una parola e sorride.
Cercai di passare ma bloccò il passaggio.
<<mi stai facendo perdere la pazienza. Ti devi levare>>,dissi guardandolo dritto negli occhi.
<<non devi arrabbiarti>>,disse con un tono strano,cominciò ad avvicinarsi a me.
Scattai all'indietro ma rischiai di cadere.
Sentii qualcuno afferrarmi sul fianco.
<<ti avevo detto di scendere>>,mi disse Mason.
Guardò male il ragazzo davanti a me.
<<che novità James>>,disse il tipo davanti a me.
<<togliti>>,disse,il ragazzo si scostò e noi passammo.
<<mette un po' i brividi>>,dissi a bassa voce.
Lui rise.
Cominciammo a pregare alcolici di tutti i tipi.
Togliemmo tutte le sedie e le mettemmo dentro la biblioteca.
<<Ancora non va>>,disse Jack. Non riuscivamo a far partire la musica.
Luis diede per sbaglio un calcio a una cosa e la musica partii a tutto volume.
Misero un paio di luci sugli alberi ed era tutto pronto.
<<cosa fareste senza di me>>,disse Luis fiero.
Verso le nove cominciamo ad arrivare un sacco di gente e la musica continuava ad aumentare.
Jess,io e Sarah continuammo a ballare.
Poi da qualche parte spuntò Daniel che si prese Jess e Sarah la vidi avvinghiata a Luis.
<<siamo rimasti noi due>>,disse.
Aveva l'alito che sa di alcool e riusciva a malapena a tenersi in piedi.
<<sei ubriaco fradicio>>,dissi ridacchiando e cercando di tenere gli occhi aperti.
<<no,non credo>>,disse socchiudendo gli occhi e si mise un braccio sopra ad essi.Mi prese la mano e per qualche istante ebbi la sensazione che mi avrebbe detto qualcosa di importante ma mi ricredetti subito.

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